Passione Gourmet Renato Keber - Passione Gourmet

Renato Keber

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Infinitamente Collio

Per iniziare questo articolo lascerei la parola ai protagonisti, i vini di Renato Keber, che mi auguro vi stuzzichino la curiosità di provare, o riprovare se li conoscete già, perché ci troviamo di fronte a dei bianchi di statura immensa, direi la complessità di un grande rosso in un bianco, questa è la mia lettura dei vini di Renato. D’altra parte un produttore che esce con i primi vini, i varietali, dopo 5 anni dalla vendemmia va contro le regole, ma il suo sguardo serio e fiero la dice lunga sul fatto che vorrebbe farli  solo in quel modo, sono più i contro che i pro a perseguire questa via ma in un mondo di vini che si assomigliano, lui naviga controcorrente… meno male.

Spero vi arrivi la grande complessità e potenza dei suoi vini dalle mie parole e vi susciti la voglia di assaggiarli, ho avuto modo di degustarli in giorni diversi per non essere troppo di parte, quando si arriva in questi luoghi, gli occhi sono rapiti dalla bellezza dei paesaggi e il palato è completamente in estasi… così li ho portati nel mio tessuto urbano e piatto, ma le cose non sono cambiate, anzi, con un giorno di ossigeno sono esplosi.

La degustazione

Pinot Grigio Riserva 2016 Collio

Il Pinot grigio viene vinificato in bianco, spremitura immediata delle uve senza macerazioni, decantazione a freddo e fermentazione spontanea. Bagaglio olfattivo ottimamente espresso, nitido e definito, esordio di frutti bianchi, mela pera, mandorla amara, tocco vegetale, note minerali, gesso, pepe bianco. In bocca dilaga la sua densità senza scomporsi, la componente minerale si associa a freschezza nel bilanciare la grande sostanza. Lunga la persistenza. 92/100

Friulano Zio Romi Riserva 2019 Biologico Collio

Naso di incredibile intensità, ammalianti suggestioni tropicali di papaya, passion fruit, melone, mango, mandorla, fiori gialli, cera d’api. Sul palato denso e sostanzioso, di incredibile intensità, cremoso, denso ma proporzionato,  con estrema eleganza e finezza mette in mostra sapidità e freschezza in una lunghezza infinita. 94/100

I prossimi due vini portano nell’etichetta solo il nome Zegla a dimostrare la voglia di interpretare nel modo migliore le potenzialità dell’uva Friulano della piccola frazione di Zegla, situata nella zona di Cormons per cercare di promuoverla al rango di Cru, all’interno della denominazione Collio.

Attualmente il Friulano Zegla viene prodotto dai tre produttori Renato Keber, Michele Blazic e Kristian Keber, stesso metodo di produzione condiviso, concepito come una sorta di disciplinare di produzione: uve 100% Friulano dello stesso cru; macerazione sulle bucce per alcuni giorni, fermentazione alcolica spontanea con lieviti indigeni in botti di rovere di Slavonia e messa in commercio dopo almeno 6 anni dalla vendemmia. Renato Keber applica una maturazione di 12 mesi in botti di rovere di Slavonia, 24 mesi in acciaio e altri 36 mesi in bottiglia.

Zegla Friulano Riserva 2016 Collio

Ammaliante intensità di profumi, si riconoscono intense note di frutta tropicali dense e complesse, come la papaya, il mango, passion fruit poi resine, spezie dolci, zafferano, incenso, curcuma. Trama gustativa compatta, setosa, di straordinaria complessità aromatica. Grande persistenza. 94/100

Zegla Friulano Riserva 2008 Collio

Oro denso e brillante. Grande complessità aromatica, è un’armoniosa fusione di pesca sciroppata, ananas disidratato, fiori gialli, mimosa e rosa, cera d’api, pepe bianco, confetto alla mandorla, zenzero, curry. Bocca di tessuto pregiato, carezzevole, piena di sapore, decisa freschezza e profondità in un lungo finale salino e delicatamente amarognolo. Aristocratico e complesso. 96/100

Malchevada Collezione 2019 Bianco Biologico Riserva Collio

Blend composto da Malvasia per 2/3, poi Friulano, Pinot Bianco, Pinot Griogio, Sauvignon, Ribolla, si tratta di un vino  ricco e molto espressivo, vinificato in acciaio con macerazione sulle bucce e affinato per circa 3 anni tra botti di rovere, acciaio e bottiglia. Merce pregiata, al naso è un fluire compatto e soave di intense note di frutta tropicale, più toni di buccia di mela, pesca, albicocca disidratata, curcuma, pepe bianco, fiori, buccia di agrume, zenzero candito, ceralacca.  Al gusto sembra una sfera per completezza, proporzioni ed equilibrio, denso e  cremoso in prima battuta a dimostrare la sua nobile estrazione, fresco e salino in seconda battura a dimostrare la sua energia. Super persistenza. Super vino. 95/100

Pinot Bianco Riserva 2016 Collio

Naso di grande eleganza e profondità, lineari le sfumature di limone, cedro, pesca, ananas, melone giallo che virano verso un dolce di cera d’api, miele millefiori, curcuma. Al gusto un flusso compatto accarezza il palato, caldo, avvolgente ma di estrema eleganza, ottima le freschezza e salinità che lo spingono verso una super persistenza. 94/100

La cantina

Nel 1985 Renato inizia a fare le prime bottiglie, l’azienda è attiva sin dal 1900  gestita nel corso degli anni da 4 generazioni familiari.  Il bisnonno di Renato, Franc, è venuto dalla vicina Vipulzano per stabilirsi qui, quando questa zona era ancora sotto il dominio austriaco. Erano agricoltori che producevano frutta, uva e fieno per l’esercito austriaco, facevano un po’ di vino, soprattutto Ribolla, dai loro vigneti terrazzati e lo vendevano alla corte degli Asburgo a Vienna. Si faceva anche dell’allevamento bestiame ma da dal 2000 si chiude la stalla dedicando tutti gli sforzi alla viticoltura, attualmente sono 15 gli ettari vitati, 13 in collina e 2 in pianura. Potenzialmente si potrebbero fare 150.000 bottiglie, in modo industriale, ma noi ne facciamo 40.000, in vigna la produzione va dai 30 ai 60 quintali di uva, da 10 anni c’è la certificazione bio, senza l’uso di  diserbanti e senza prodotti sistemici. Produciamo bianchi che escono dopo 5 anni e rossi che escono dopo 11. Nel 2011 è stata ampliata la cantina, sono stati scavati 2 piani sotto e implementata con tutta la tecnologia che è al servizio della grande uva che entra in cantina. La mia idea di vino nasce in origine assaggiando prima quello che fanno gli altri, quello che ti sta intorno prima, e negli altri territori poi.  Sono aperto a tutti i vini e gli stili, gli eleganti in stile francese, i macerati, io cerco di collimare le 2 cose, assecondando quello che offre questo grande territorio. ”

Sono sempre stato attratto da profumi secondari e terziari, così apprezzo i vini che sono espressivi e che hanno vitalità sufficiente restare giovani. I pregi dei terreni del Collio mi aiutano a raggiungere questi obiettivi”.

La fortuna di questo terroir è dovuto innanzitutto alle significative escursioni termiche e al suolo chiamato ponka, costituito da marne arenarie, che costituiscono condizioni privilegiate per la viticoltura. Il resto lo fa l’uomo, con le sue competenze, le sue tradizioni e la sua esperienza; elementi che Renato ha dimostrato di sapere gestire alla perfezione. Le varietà predilette sono quelle a bacca bianca, come Friulano, Ribolla Gialla, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Grigio, anche se non mancano varietà a bacca rossa come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.

In cantina cerco sempre la fermentazione spontanea, brevi o lunghe macerazioni sulle bucce anche per i vini bianchi,  il controllo della temperatura, poi il vino rimane acciaio per 2 anni sulle fecce fini in vasche di acciaio o in botti di rovere, successivi 2 anni di affinamento in bottiglia  e dal quinto si vende. Questo approccio è figlio della lunga tradizione del territorio, reinterpretata con grande scrupolo, serietà e competenza.”

Tra le varietà su cui la cantina, negli ultimi anni, ha concentrato gli sforzi maggiori spicca il Friulano, considerato da Renato come il grande autoctono della sua terra, dotato di potenzialità ancora di scoprire pienamente, particolarmente significativo per il Friulano è il Cru di Zegla, una collina che scende dolcemente vicino al confine con la Slovenia, è da lungo tempo la casa di Renato Keber e della sua famiglia. Lo Zegla friulano assume un ruolo molto importante perché fa parte di un Cru storico, forse il più importante, storicamente i vecchi mediatori che compravano le partite di vini per venderle venivano sempre a Zegla ad assaggiare il Friulano per avere un riferimento sulla qualità.

In conclusione avrei potuto solo scrivere dei vini, perché parlano da soli attraverso le sensazioni che trasmettono sul calice, raccontano di una  concentrazione incredibile, sempre con eleganza  e raffinatezza, d’altra parte produrre una grande uva in questi luoghi è qualcosa di naturale, ma poi interviene l’uomo, che sapientemente la trasforma in vino e cerca di valorizzarla al massimo. Bianchi che attraversano il tempo, dopo 6 anni tirano fuori le note speziate e acquistano complessità, vini che non hanno problemi ad essere dimenticati in cantina  e dopo 10-15 anni saranno al meglio delle loro potenzialità.

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