Torre del Saracino

VALUTAZIONE

Cucina Classica

18/20

PREGI
I dolci di grande fattura e gusto.
La carta dei vini.
DIFETTI
La mise en place “estiva”.

Evoluzione e rivoluzione della cucina tradizionale della Penisola Sorrentina

È stato tra i pionieri della ristorazione di qualità nella Penisola Sorrentina, e ben presto in modo del tutto naturale ne è diventato uno dei suoi ambasciatori nel mondo, parliamo di Gennaro Esposito e del suo ristorante La Torre del Saracino, nella piccola frazione di Marina di Seiano. Uno dei pochi locali ai cui tavoli è possibile accomodarsi anche fuori dai periodi turistici, che nella bella stagione gode invece di un’atmosfera particolare, con il Vesuvio sullo sfondo e la brezza marina che soffia tra i tavoli disposti per l’occasione all’esterno.

Esposito attinge a piene mani gusti e sapori dai piatti della tradizione e valorizza nelle sue creazioni i prodotti della Costiera, sia quelli iconici sia quelli meno conosciuti e bistrattati come le erbe spontanee o i pesci “poveri”. Tuttavia, nel tempo, i piatti dello Chef di Vico Equense hanno subito profonde evoluzioni, le rotondità hanno lasciato spazio a note acide e amaricanti e le componenti lipidiche sono state ridimensionate donando alle portate maggiore eleganza e leggerezza. Le verdure e le carni inoltre sono diventate una costante nei percorsi degustazione, anche in estate.

Sapori puliti, netti e persistenti

Nelle ultime visite ci hanno piacevolmente impressionato i Ravioli fondenti di erbe spontanee alle noci, albedo di limone e cicorietta selvatica con una piacevole deriva amarognola e una Royale di coniglio all’ischitana ulteriormente perfezionata. Il Cipollotto nocerino cotto sotto la cenere con spuma di papaccelle è invece l’emblema del lavoro fatto dallo chef e dalla sua brigata su un piatto in carta da qualche anno che ha tuttavia visto una evoluzione in termini di profondità gustativa e persistenza davvero notevole.

Di alto livello il reparto dolci con la rivisitazione della Delizia al limone tra le migliori assaggiate nel corso dell’anno. Enciclopedica la carta dei vini (ospitati nei sotterranei della torre), originale e profonda sia sulle referenze italiche che estere e abilissimo il sommelier Gianni Piezzo a strutturare percorsi affatto banali. Il servizio è gentile e preparato a tutte le tipologie di clienti, anche se lo preferiremmo meno accademico.

IL PIATTO MIGLIORE: Ravioli fondenti di erbe spontanee alle noci, albedo di limone e cicorietta selvatica.

La Galleria Fotografica:

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Picture of Antonio Sgobba

Antonio Sgobba

Uomo del sud con animo contadino prestato alla finanza. Giunto a Milano, diventa gourmet per necessità, spinto dalla curiosità per la ricerca di nuovi sapori. Resta comunque un amante delle cotture tradizionali: cucinerebbe di tutto sulla brace del suo camino. Nel tempo libero si dedica alla pesca in apnea, oltre che rincorrere le avanguardie culinarie.

2 Comments

  1. Franco ha detto:

    Punteggio a mio avviso piuttosto generoso, in rapporto alle ultime (sempre interessanti) recensioni lette e ai piatti, dove ci vedo poco pesce.

  2. Anna Esposito ha detto:

    Il maestro Esposito, mio compaesano e’ un esempio, ha lavorato sodo e viene da famiglia umile e lavoratrice! Grazie Gennaro per tanta bellezza non solo culinaria dove sei tu stesso “stella”.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

18/20

PREGI
I dolci di grande fattura e gusto.
La carta dei vini.
DIFETTI
La mise en place “estiva”.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 5 portate 190€, 8 portate 220€, 12 portate 280€;

Alla carta 200€

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