Disfrutar
Valutazione
Pregi
- Divertimento, stupore e piacere in un'esperienza unica.
- Un servizio di sala con pochi eguali al mondo.
- Il lavoro svolto sulle preparazioni liquide (alcoliche e non).
Difetti
- Al momento, fino a marzo 2025, è tutto pieno.
- È chiuso il sabato.
Dieci anni su livelli assoluti di eccellenza
Dieci anni. Era il 2014 quando il ristorante Disfrutar aprì le porte del suo universo immaginifico al mondo. Sono bastati soltanto dieci anni per infondere infantile stupore a tutti i commensali che hanno varcato la soglia di questo laboratorio di sofisticazione gastronomica in una delle capitali europee più entusiasmanti sul tema. C’è poco da fare e da dire. La cucina del trio Eduard Xatruch, Oriol Castro e Mateu Casañas (quest’ultimo, in verità, più impegnato nel progetto Compatir, a Cadeques) ha un dono, quello di innescare gioia servendo cibo e facendolo con la necessaria empatia per rendere l’esperienza unica e indimenticabile. A tal fine è cruciale anche il lavoro svolto della sala che interagisce con familiare – e informale ma garbata – accoglienza e diventa propedeuticamente parte essenziale dell’esperienza. Un servizio superiore alle aspettative sotto tutti i punti di vista, capace di colpi di classe come l’audacia di rivolgersi verso i commensali per i quali sono state segnalate allergie o intolleranze alimentari.
Prima della tecnica, per Xatruch, Castro e Casañas, c’è l’idea
La critica gastronomica l’ha definita cucina “tecno-emozionale” o comunque hanno coniato nuove terminologie che a distanza di poco tempo sono state comunemente utilizzate per identificare altre cucine. Sgomberiamo il campo da dubbi: chi guida le cucine di Disfrutar è stato parte integrante di quel processo culinario sperimentale e avanguardista (guidato da Ferran Adrià) che ha fatto da spartiacque tra due ere gastronomiche, quella moderna e… l’altra. La loro cucina può essere descritta con un semplice algoritmo: divertimento, stupore e, soprattutto, gusto. Prima di cominciare il pasto, viene consegnato per qualche minuto un foglio con un elenco di parole sparse intitolato “Cosa si nasconde dietro il nostro cibo?” Si leggono, tra le altre, “Sopresa“, “Emozioni“, “Provocazione“, ma anche “Sapore“, “Sensi“, “Consistenze” e tanto altro. Leggerlo si rivelerà interessante in quanto tutto verrà matematicamente riscontrato al momento degli assaggi.
Un pasto da Disfrutar è un’esperienza epica in cui interazione, contemplazione e divertimento sono scanditi in una sequenza dal ritmo incalzante (di oltre quattro ore che volano in un batter di ciglio) e avvincente. La grandezza di questa tavola può essere riassunta in pochi passaggi che hanno sancito, a nostro avviso, il picco della cena. A partire dalla folgorante partenza all’insegna del minimalismo con i Germogli e la loro concentrazione di sapori, ossia una metafora sulla cucina: la tecnica conta ma non è tutto, anzi, soprattutto in un ristorante dove le peculiarità delle tecniche di preparazioni sembrano imprescindibili; ecco, quindi, che il concetto del piatto ha un valore assoluto quasi esclusivamente nella sua componente materica: il minimalismo di potentissimi germogli di erbe aromatiche coperte da un leggero gel di pomodoro. Ogni singolo assaggio – dal gusto concentrato e distinto – viene resettato da un gel di pomodoro a fungere da riequilibratore. Semplice, vero? Un po’ come la meravigliosa Foglia di fungo, ossia l’idea platonica dell’intensità che dovrebbe sprigionare un singolo ingrediente e, in questo caso, lo fa sotto forma di essiccazione di una zuppa di funghi di incredibile persistenza; ma è tutto un susseguirsi di vulcanica creatività tra piatti scenici, ludici e mirabolanti, però contrassegnati da una disarmante bontà, tutt’altro che scontata. Parliamo, in ordine sparso, di un uovo fritto il cui finto tuorlo racchiude, in realtà, un consomméIl consommé è un brodo ristretto di carne bovina o avicola, appartenente alla tradizione culinaria francese. Si prepara aggiungendo a un brodo di carne freddo: ritagli di carne tritati, verdure e un albume sbattuto per litro di brodo. Viene fatto sobbollire per circa un'ora, al termine della quale viene filtrato. Il nome deriva dal francese consommer, ovvero restringere, "consumare" letteralmente. Nella cucina francese è un piatto annoverabile... Leggi speziato di gamberi sferificato, il Corallo di amaranto, riproduzione edibile di uno scoglio marino, servito dopo un divertente gioco di prestigio, e la straordinaria Seppia “thai” con sferificazione multipla di cocco dove, ancora una volta, c’è il trionfo dell’ingrediente meno “lavorato”, ossia i piccoli molluschi.
Gli abbinamenti alcolici e analcolici (impressionante, in termini di ricerca e innovazione, il lavoro svolto su quest’ultimo fronte) sono parte integrante dei percorsi degustazione. Occhio però, perché si pescano vini interessanti grazie a una politica di prezzi “conveniente” a questi livelli. La squadra che gestisce la sala – ogni singolo cameriere si verrà a presentare al tavolo con il proprio nome – come detto, è un paniere prezioso di fenomeni e incide con la medesima determinazione della cucina sull’esperienza complessiva. Può sembrare banale – anzi lo è – ma sarebbe al contempo poco credibile non definire Disfrutar e il suo trio fenomenale di cuochi come una delle più divertenti e coinvolgenti esperienze di ristorazione che si possano fare oggigiorno in giro per il mondo.
IL PIATTO MIGLIORE: Seppia “thai” con multi-sfera di cocco.
La Galleria Fotografica:
Cosa ci aspetterà? Pisco Sour. Concentrazione di sapori: germogli. Insalata liquida e “Polvorón” di pomodoro e Caviaroli all’olio di oliva (varietà Arbequina). Vodka al tartufo che precede il geniale “Pan de coca” senza farina con tartufo, ossia una eterea millefoglie di amido di patata farcito con burrata, uova di pesce e tartufo nero grattugiato. Iconico… “Panchino” ripieno di caviale. Bollicine solide di burro affumicato con riccio di mare. Spirits fatti in casa. Olfattivamente impressionanti. Strepitoso e geniale “Corallo di amaranto.” Mousse di olive in insalata assortita. Foglia croccante di fungo. Aceto di funghi marinati con ostrica. L’aceto di funghi. Zuppa di cipolla con pane areato di cipolla. La straordinaria Seppia “thai” con multi-sfera di cocco. Calçotada 2023: cipollotto liofilizzato con il suo consommé e miso al Romesco. Altro piatto notevolissimo giocato su un ingrediente principale. Paura: una scatola misteriosa… …contenente un Gambero alla catalana, ovvero bollito solo pochi secondi. E un consommè fatto con il crostaceo. Arriva un paniere di uova con un uovo d’oro. L’oca che ha deposto le uova d’oro: uovo fritto di crostaceo. Sidro fatto in casa affumicato istantaneo. Piccione con spaghetti di amasake kombu, mandorle e uva. Assortimento di snack al microonde. Le mani vengono rinfrescate e profumate da una intensa acqua di rose. Prima di indossare gli Anelli di fidanzamento. Esplosione di fiori. Coulant all’olio di zucca nixtamalizzato. I diversi stadi della mela.. Mela nera con gelato al burro di nocciole e sfoglia senza farina. Petit fours: Zucchero filato. Ananas. Foglia di basilico. Roccia di tè matcha. Marshmallow al lampone. I vini degustati.