Passione Gourmet Carusu Restaurant - Passione Gourmet

Carusu Restaurant

Ristorante
passeggiata Archeologica 8, Agrigento
Chef Alen Mangione
Recensito da Alfonso Isinelli

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • La mano in cucina già sicura di un giovane chef venticinquenne.
  • La location immersa nella passeggiata archeologica della Valle dei Templi.

Difetti

  • Qualche sbavatura nelle cotture e in alcune salse.
  • Un servizio volenteroso che necessita di esperienza.
Visitato il 06-2023

Una nuova apertura nella Valle dei Templi

Siamo nel sito archeologico più importante del mondo, quello della Valle dei Templi. Qui dal primo gennaio è iniziata l’avventura di un nuovo ristorante che si affaccia proprio sull’inizio della passeggiata archeologica: “Carusu“, ovvero “ragazzo”, in siciliano, perché lo Chef proprietario, Alen Mangione, diploma all’ALMA e un bel periodo di formazione dai fratelli Cerea nella casa madre di Brusaporto, ha appena compiuto venticinque anni. Il ristorante, che vuole collocarsi nell’ambito del fine dining, nasce dal lavoro della famiglia dello Chef che ha abbandonato una attività di successo in campo ristorativo per assecondare le ambizioni del giovane Alen. Questa dimensione familiare, nel breve tempo di attività, porta al fatto che alcune cose non siano ancora del tutto compiute, come nel servizio ancora molto volenteroso a cui l’esperienza sul campo non potrà fare che bene.

Una cucina che si nutre di Sicilia

La mano di Mangione è invece già abbastanza compiuta e sicura: i suoi piatti lavorano su materie e tradizioni siciliane, rilette con tecnica e aderenza gustativa. La Spremuta di datterino con sarde, cipolla rossa, origano, pane tostato riporta ai piatti dei pescatori in una fusione, bella anche esteticamente, di sapori. I Boccoli con le fave sono esaltati dalla croccantezza delle cotenne di maiale soffiate, la tatin di patate, caviale e panna acida l’unico richiamo ad un classicismo francese fuori dal percorso regionale. Certo ci sono ancora alcune ingenuità: una bernese sifonata ed eccessiva ad accompagnare il Roast beef di vitellone; una cottura un filo oltre della ricciola; l’eccessiva pesantezza a fine pasto del Cosciotto d’agnello come un falsomagro. Ma l’eleganza del comparto dei dessert, originali anche nella loro costruzione, fa capire che il talento c’è e presto potrà dare belle soddisfazioni.

IL PIATTO MIGLIORE: La pasta e fave: boccoli, fave verdi e cotenna di maiale soffiata.

La Galleria Fotografica:

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