Passione Gourmet I Tenerumi - Passione Gourmet

I Tenerumi

Ristorante
Vulcanello (ME) Italia
Chef Davide Guidara
Recensito da Claudio Persichella

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • L’accademia del gusto. Vegetale.
  • La location, davvero fantastica.

Difetti

  • Per raggiungere la comodità della seduta non sempre basta il primo tentativo.
Visitato il 06-2022

Le verdure, un mondo di potenzialità infinite

Se la bellezza rappresenta un prezioso valore da preservare, quello in grado di alleviare gli affanni e rendere possibile prospettive di vita dedicate alla sua ricerca, allora, è legittima e quasi doverosa ambizione per noi essere come naviganti.
I campi delle sue potenziali manifestazioni sono innumerevoli; alcune volte essa è da spigolare nei particolari, anche quelli inaspettati; altre, invece, appare nella sua sfolgorante evidenza riuscendo a suscitare persino un’infantile meraviglia. Un esempio eccezionale di quest’ultima tipologia è senz’altro il Therasia Resort di Vulcano che, situato in posizione che definire suggestiva sarebbe riduttivo, letteralmente domina non solo Lipari, situata a un tiro di schioppo in linea retta, ma le Eolie tutte, che quasi si dispongono in riverente e ordinata schiera di fronte a esso. La punta di diamante gastronomica della risorsa è l’ottimo ristorante Il Cappero che formalmente rispetta canoni di una ristorazione più classica e, se vogliamo, più rassicurante, ma la vera perla è rappresentata senz’altro da I Tenerumi. Qui officia Davide Guidara, Chef beneventano giovane (28 anni) che ha scelto come biglietto da visita l’informalità assoluta.

Siamo, infatti, su uno splendido prato prospiciente il mare, dove pochi tavolini bassi con sedute rappresentate da pouf sono corredati a capotavola di uno sgabello che ospita, di volta in volta, i vari commis, Chef incluso, che presenteranno le varie portate che si susseguiranno nel menù degustazione.

Accademia del gusto vegetale

Quest’ultimo, ancor più che semplicemente vegetariano, lo si può tranquillamente catalogare come vera e propria accademia del gusto vegetale in cui ogni piatto funge da sunto e veicolo di questo o quell’ingrediente che viene sviluppato grazie a fermentazioni, ossidazioni, cotture eseguite su misura che ne celebrano quasi didatticamente la propria quintessenza in un tourbillon di sensazioni che restano impresse.

L’obiettivo è quello di modificare l’approccio culturale alle verdure, un mondo di potenzialità infinite che, opportunamente sfruttate, non ha nulla da invidiare al comparto proteico tout court. Una delle vere e proprie nuove avanguardie di questi tempi, proposta in modo tale da essere qui comprensibile a tutti, e non solo da attenti degustatori. Il tutto, accompagnato da cocktail analcolici o comunque a basso tasso alcolico (1°-4°), che mai banalmente accompagnano i piatti aggiungendo inedite nuance e amplificando lo spettro dei sapori. Un Datterino cotto nella calce per tre ore servito con acqua di pomodoro, anch’essa a lunga cottura, sarà una piccola rivelazione per concentrazione e gusto che inevitabilmente riparametrerá per il futuro il nostro rapporto con questo meraviglioso ortaggio. Una zucchina alla scapece diventa La zucchina alla scapece con l’aceto di riso e menta, che si arricchisce di un sapiente dressing all’aglio nero ossidato che modulerà in polarità felicemente acido-balsamica la preparazione. O, ancora, la Lattuga fermentata nel latticello di capra con masala che aggiunge nuove sfumature al concetto di versatilità.

Si sta assai bene in un luogo dove, trovata la giusta posizione sul pouf, si vorrebbe prolungare l’esperienza il più a lungo possibile.

La Galleria Fotografica:


1 Commento.

  • Gianluca Colombo7 Settembre 2022

    Spettacolo!

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