Valutazione
Pregi
- La valorizzazione del territorio all'ennesima potenza.
Difetti
- Durante le serate di pienone il servizio va in affanno.
Una tappa imprescindibile per gli appassionati di funghi e di altre eccellenze delle Madonie
Le meraviglie della Sicilia gastronomica passano anche da Nangalarruni. Il Parco naturale delle Madonie, situato nella parte settentrionale dell’Isola, è uno dei più importanti ecosistemi montani del bacino del Mediterraneo e ingloba una serie di piccoli comuni che partono da Cefalù e si snodano verso l’interno dell’Isola. Tra questi piccoli comuni a pochi tornanti dalle spiagge di Cefalù c’è Castelbuono, affascinante borgo situato alle pendici del “Colle Milocca”, dominato dal Castello dei Ventimiglia che sorge sui resti di un antico casale di epoca bizantina e successivamente arabo-normanna.
Castelbuono è famosa per la sua tradizione dolciaria – qui c’è la prestigiosa azienda Fiasconaro che delizia tutto il mondo con i suoi lievitati – ma anche per la manna delle Madonie, importante Presidio Slow Food utilizzato in cucina quale sostituto dello zucchero così come in cosmetica. Gli appassionati di gastronomia, inoltre, conoscono Castelbuono per un’osteria che da trent’anni riesce nella lungimirante impresa di valorizzare le meravigliose risorse enogastronomiche di un territorio meno conosciuto di altri.
Ricette antiche che rischiano di essere dimenticate col tempo vengono riproposte con le accortezze tecniche attuali nel massimo rispetto delle tradizioni per riscoprire i sapori di una volta. Marcatore identitario di questa tavola è il fungo, in tutte le qualità e e varietà stagionali, ma anche maiale nero, salumi e formaggi di razze autoctone.
Nangalarruni stupisce con una nuova location ad alto tasso di tradizione
Il locale si è da poco trasferito in una nuova location, più ampia e con un bel dehors, a pochi metri dalla sede originaria dove, ora, c’è una enoteca che attinge dalla fornitissima cantina del ristorante. Prodotti e produttori di nicchia sono i protagonisti del menù del Nangalarruni: piatti semplici e di gran gusto che da anni hanno consacrato questo piccolo tempio del gusto come una delle tappe imprescindibili della Sicilia del nord. Da non perdere il percorso di funghi locali in cinque portate che cambia in base alle stagioni; il meraviglioso flan di tenerumi; il maialino al cartoccio e, va da sé, uno dei primi piatti a base di funghi. Attenzione, però, a non sottovalutare i salumi e i formaggi che, qui, riservano chicche davvero introvabili.
Interessantissimi i menu degustazione proposti (anche nella immancabile variante vegetariana), dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.