Passione Gourmet Motelombroso - Milano - 2020 - Passione Gourmet

Motelombroso

Ristorante
Alzaia Naviglio Pavese 256, 20142, Milano
Chef Andrea Zazzara
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • L'affascinante location: un luogo bucolico sul naviglio pavese.

Difetti

  • Attenzione alle zanzare in estate...
Visitato il 07-2020

L’ozio, tra vino e cibo, in una ex casa cantoniera

Milano, ormai da qualche anno, sa riservare piacevoli sorprese in ambito enogastronomico. L’asticella della qualità è, di base, alta e i nuovi progetti sul fronte culinario non possono che essere lanciati solo avendo fatto un controllo, con dovizie di particolari, su tutti gli aspetti che interessano al cliente: ambiente, servizi e offerta gastronomica. Se a tutto ciò si aggiungono passione e ambizione, il risultato è teoricamente assicurato.

Certo, la pandemia, in questo caso ci ha messo del suo, ma sembra che ci voglia ben altro per fermare i sogni di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, giovane coppia che ha rilevato questa ex casa cantoniera e, dopo averla ridipinta (cambiando colore dal rosso al rosa), l’ha adibita a luogo di gusto, ricco di sfumature e dettagli in cui il ruolo del vino è sicuramente importante, tanto quanto quello del cibo.

L’idea da infondere è quella di oziare in un luogo bucolico ma non per questo poco fascinoso, verso la parte defilata del Naviglio Pavese in cui trascorrere del tempo in tranquillità, tra etichette di vini naturali e piatti audaci, dove la materia prima ha sempre un ruolo di rilievo.

Una cucina dalla parvenza ludica ma non priva di sostanza

In cucina, da qualche mese, officia Andrea Zazzara, che dopo una lunga gavetta (da ultimo nelle cucine di Contraste) ha accolto la sfida di guidare la brigata. Il menù ha piatti dai nomi intelligenti e ironici, creati con un’ottima tecnica e particolare attenzione alle materie prime. Ci ha colpito particolarmente il fiore di zucchina, un’originale interpretazione, fresca al palato e con un ottimo gioco di consistenze, e la squisita la cernia (“… che si credeva coniglio”) accompagnata da una salsa di carote zafferano e cumino da manuale.

Altre portate giocano sulle tecniche di assemblaggio come il finto calamaro che in bocca si rivela un godurioso saor di sgombro e sarde mantecate all’interno di una cipolla, mentre l’ottimo bianca romagnola viene servita in un assoluto di purezza, accompagnata da una crema di patate, finferli e un tutt’altro che banale perlage al tartufo nero. I primi piatti sono invece spinti su toni meno trasversali, come il riso nero integrale, levistico, aglio nero e limone salato che genera un allungo finale sul fresco-balsamico e i cannelloni farciti di tartare di triglia, crema di fegato d’oca, latte e miele e salsa alla triglia, trionfo di voluttuosità con un inaspettato finale amaro. Anche pre-dessert e dessert non lasciano indifferenti, per forma ma anche sostanza. Bella e personale la carta dei vini, che conta più di 300 referenze con un’attenzione particolare alle bollicine d’Oltralpe.

Ma non è tutto. Motelombroso, infatti, nasconde una seconda anima con una proposta più informale e semplice che si contrappone alla più audace carta del ristorante con gustosi assaggi come tonno e salmone marinati e affumicati in casa, sottaceti e conserve, acciughe e il goloso maritozzo, in doppia versione (farcito di pecora pulled e crema di scalogno al burro e a mo’ di lobster roll) da poter gustare il sabato o la domenica all’ora della merenda nel giardino o il resto della settimana per un aperitivo serale.

Ci sentiamo di incoraggiare questo progetto anche e soprattutto in questo momento storico; pertanto, anche se la strada da percorrere è ancora lunga e la sfida è appena iniziata, riteniamo che questa (ri)partenza meriti questa nostra incoraggiante valutazione, nella speranza di auspicabili riconferme e miglioramenti futuri.

La Galleria Fotografica:

1 Commento.

  • Gianluca4 Agosto 2020

    Alessandra e Matteo hanno creato un progetto di raro gusto. In cui la cucina sembra sempre più avvicinarsi alla bellezza architettonica del luogo. Bravi, meritate ogni soddisfazione!

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