Passione Gourmet Ristorante Contraste Milano Recensione - Passione Gourmet

Contraste

Ristorante
via Meda 2, Milano
Chef Matias Perdomo
Recensito da Alberto Cauzzi

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Ambiente piacevole, coniugante classicimo e modernità.
  • Servizio inappuntabile, professionale e dinamico.
  • Cucina esteticamente irriverente, con punte di originalità.

Difetti

  • Poca variazione nei piatti.
  • Non è sempre facile prenotare (ma tenete d'occhio le rinunce a corto termine).
Visitato il 07-2020

I tre moschettieri di Milano continuano a stupirci

Molte parole abbiamo ormai speso per questo ristorante e per le tre teste che lo governano. Ma mai come questa volta abbiamo avuto la netta sensazione di trovarci di fronte a un modello, a un nuovo paradigma di ristorazione. Tre giovanissimi e affiatatissimi proprietari, complementari, un talento sterminato e intelligenza imprenditoriale. Un cocktail formidabile che ricorda il mitico Celler De Can Roca ai suoi inizi.

Anche qui la cucina è ottima, il servizio attento, moderno, preciso e puntuale, ma è l’insieme, la naturale commistione e compenetrazione sinergica di tutte le componenti a render veramente speciale questo luogo che, peraltro, miete successi di pubblico e critica continui e costanti. Merito di Thomas Piras che, spigliato, divertente, simpatico e, sopratutto, discreto, gestisce sala e accoglienza in maniera impeccabile dimostrando di essere sempre al posto giusto nel momento giusto. Sarà lui che vi farà divertire con abbinamenti inusuali e vini poco noti ai più ma dal carattere originale com’è il suo, d’altra parte.

E merito della cucina di Simon e Mathias, Mathias e Simon. Il braccio armato e la mente, nei due ruoli spesso interscambiabili. Un unico pensiero e linea di fondo in cui si stimolano reciprocamente, in continuazione. Sono amici tutti e tre, si vogliono bene, probabilmente discutono anche in maniera accesa a volte, ma ciò che ne sortisce è sempre e comunque una formula di sicuro successo, costruita con talento, confronto, umiltà ed intelligenza e, poche, rare volte, si è visto un connubio tra sala e cucina così spinto e intenso. Ed è questo, crediamo, il segreto del loro successo.

Venendo ai piatti, siamo rimasti impressionati dalla pasta e caviale, una fregola maturata in cera che assume il risvolto ossidativo-morbido-vellutato dell’amido, davvero intrigante, giustamente contrastato dalla sapidità del caviale. Ottimo, anche se per palati davvero forti, il coniglio in tartare a crudo, splendida la girandola di assaggi iniziali e davvero notevole la carne affinata di Motta, servita al termine del pasto quasi fosse un erborinato di lunga stagionatura.

Così, il palato collettivo di questo trio ci ha portato a scalare le montagne russe del gusto anche se, a dire il vero, l’unico leggero appunto che muoviamo a questa splendida macchina è che ci saremmo aspettati qualche punta di contrasto e di sapore più acceso, e penetrante, lungo tutto il percorso e non solo nei piatti citati. E anche qualche varietà sui piatti maggiore, un maggiore cambiamento di registro nel tempo. Ciò detto, ci troviamo di fronte ad una delle migliori tavole dello Stivale ed è esattamente per questo che non ci accontentiamo.

Sarà ancora una volta difficile prenotare ma ci auguriamo che la prossima volta il Contraste possa davvero rappresentare, a Milano, quell’esperienza che valga da sola non solo la visita, ma anche il viaggio.

La galleria fotografica:

1 Commento.

  • Mario Galliani17 Agosto 2020

    Incredibilmente non ci sono commenti sul parcheggio!!!

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