Valutazione
Pregi
- La storia di una famiglia condensata in un locale di indiscusso valore.
Difetti
- Durante questa visita, dolci non al livello di una grande maison.
Il goût maison della famiglia Cera
Alcuni grandi ristoranti, nel tempo, si legano indissolubilmente al nome di una famiglia che, col progressivo avvicendamento delle generazioni, evolve al punto da farne diventare il cognome un vero e proprio marchio di prestigio, che in Francia definiscono, non a caso, come “maison“. Una di queste officine familiari forgiate dal tempo e giammai cristallizzate nel successo che da tempo gli arride è l’Antica Osteria da Cera, celeberrimo locale situato a ridosso della laguna veneta.
Un ristorante che ha fatto della sublimazione della cucina di pesce il proprio biglietto da visita, raggiungendo un tale magistero da rappresentare, in materia ittica, un benchmark ormai di rilevanza nazionale. Il tutto in un ambiente di eleganza sussurrata ed essenziale, con teli di lino che discretamente definiscono spazi e luci sviluppando un’atmosfera assai appropriata al pieno godimento dell’esperienza.
La materia prima dai mercati della vicina Chioggia e Ancona fornisce il substrato ideale per le trasformazioni compiute con certosina accuratezza dalla cucina. Del resto le faremmo un torto se non ne sottolineassimo il livello raggiunto nel corso degli anni, che ha consentito oggi la realizzazione di pietanze gustose e raffinate che non si fermano alla semplice presentazione degli ingredienti ma li esaltano, aggiungendo delicate e talvolta graffianti note che definiscono i piatti in modo compiuto. L’eccellente mareggiata di molluschi con patate cotte sotto la cenere ne rappresenta un’esauriente dimostrazione: ogni elemento, cotto separatamente, è ulteriormente valorizzato dall’affumicatura di una elegantissima crema di patate al basilico.
Ma altri particolari, come la chirurgica frittura delle golosissime moeche o le semplici ma non scontate guarnizioni che accompagnano i colori del mare, altra portata paradigmatica dell’attenzione prodigata nello sviluppo di un’idea, sono la certificazione del livello raggiunto, e costantemente mantenuto, da questa tavola, fiore all’occhiello del panorama nazionale.
Ho cenato all'Antica Osteria da Cera la scorsa settimana, il 17/20 secondo me è corretto. Se devo individuare una distonia rispetto alla recensione, sono i dolci: nel mio caso erano differenti (Gin, acqua di mare e lime + Crema fredda alla zucca, birra e arachidi), ma mi hanno colpito davvero molto, soprattutto la capacità di utilizzare la sapidità e l'amarotico. Da un ristorante con un'attitudine classica, mi sarei aspettato qualcosa di più conservatore, invece ho apprezzato davvero molto la virata.