A Cattolica, un originale e divertente interprete del mare
La storia d’amore di Raffaele Liuzzi con la cucina festeggia ormai il suo 30ennale, proprio quest’anno. Una storia fatta di contaminazioni e provocazioni crescenti e studiate da lui che, pugliese d’origine, gioca con la sua terra d’adozione, la Romagna, creando accostamenti e rimescolamenti spesso anche arditi, “perché il rischio di annoiarsi, nella routine, è alto e costante” e la passione resta, delle cose del mondo, anche in natura, il motore.
Perché Raffaele Luizzi non è solo bravo e onesto, ma anche un appassionato non solo di cucina, ma anche di sala, tavola e cantina, e così ha creato un luogo tagliato su misura del cliente, che riceve tante piccole premure e attenzioni creative, ma vanta anche un’interessante selezione di vini e, dulcis in fundo, un prezzo davvero competitivo se consideriamo il livello raggiunto.
Tanto zelo e nessun punto di riferimento
L’originalità è, certamente, uno dei suoi valori espressivi. Nessun déjà-vu, nessun punto di riferimento, ma una cucina che strizza l’occhio alle due terre, Puglia ed Emilia-Romagna, e che viene proiettata altrove con viaggi e voli pindarici e generosità di ingredienti e stimoli a profusione. Che qualche volta trovano il fuori giri per eccesso di prestazione, come nel cannolo fritto come un panzerotto, in cui la prelibatezza del pesce scompare in un mare magnum di ingredienti. A far da contraltare, però, a queste piccole e rade cadute, tanti piatti interessanti e stimolanti, come il quinto quarto di pesce coi paccheri, il polpo con le cime di rapa e gli ottimi passatelli, la costata di rombo con una salsa precisa e concentrata così come i dolci, in cui svetta la rivisitazione della Tarte au Citron.
Bravo Raffaele, davvero. Un luogo piacevole, originale, non banale e dal rapporto qualità/prezzo assolutamente invidiabile. Da visitare se ci si trova da queste parti, senza ombra di dubbio alcuno.
La galleria fotografica:
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Baccalà mantecato
Ricetta tipica veneziana a base di baccalà (stoccafisso come viene chiamato in tutto il resto d’Italia eccezion fatta per il Veneto) che viene montato con la sua acqua di cottura, aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo tritato. Il baccalà mantecato viene servito comunemente tiepido o freddo con polenta morbida, fritta o tostata. Leggi, lenticchie croccanti e crema di albicocche selvatiche.
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Scampo, ricci di mare, caviale, porri al wasabi
Eutrema japonicum, conosciuta comunemente come wasabi o anche con il nome di ravanello giapponese, è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota. Dal rizoma di Eutrema japonicum si ottiene una pasta di... Leggi, mela verde e zabaione al tartufo.
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PACCHERI “SCARICATORE di PORTO”, Bottarga
La bottarga è un alimento costituito dall'ovario del pesce, le cui uova vengono salate ed essiccate con procedimenti tradizionali. Viene ricavata dalle uova di tonno o di muggine. I due prodotti differiscono sia nel colore che nel gusto (più deciso quella di tonno). La bottarga di tonno ha un colore che varia dal rosa chiaro a quello scuro, mentre quella... Leggi, Succo di Testa di Gamberi e Fegato di Merluzzo.
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- CANNOLO FRITTO “come un panzerotto” Rombo, Pomodori secchi, Erbe Ripassate in Padella e Burrata di Andria.
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FILETTI di SOGLIOLA al VAPORE di PORCINI Salsa di Ostriche Affumicata, Lenticchie al Tamarindo
Il tamarindo o "dattero dell'India", è un albero tropicale della famiglia delle Fabaceae, originario dell'Africa Orientale, ma ora presente in aree tropicali asiatiche e dell'America Latina. È l'unica specie del genere Tamarindus. Il tamarindo è utilizzato per l'alimentazione, per scopi ornamentali e anche per le sue proprietà medicinali.I frutti del tamarindo sono commestibili. La polpa dei frutti acerbi è molto... Leggi e Cavolo Nero.
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- TARTE au CITRON ? Ma…. del MIO GIARDINO di LIMONI !! Limoni, Cioccolato Bianco, Gelato allo Squacquerone e Sedano.