Valutazione
Pregi
- Uno spazio informale e giovane.
- Una carta dei vini con referenze molto interessanti.
- Un servizio spigliato.
- La cucina, che può far divertire molto.
Difetti
- La difficoltà di parcheggio in zona.
A Genova un bistrot con cucina interessante e vini mai banali
Genova è una città che, a dispetto di altri capoluoghi italiani, non ha molto da offrire in termini di qualità a tavola. Può sembrar strano, ma è drammaticamente così. Ecco quindi che in un panorama così uniforme si staglia, a dire il vero anche in maniera piuttosto significativa, questo grazioso bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi contemporaneo. L’offerta è varia: piatti semplici e una carta senza distinzione tra primi, secondi e antipasti. Qualche assaggio, tra spuntini gastronomici e stuzzicheria.
A fare da contraltare, una cantina profonda e interessante popolata da vini veri e assai simpatizzante verso il mondo Triple A, una carta dei cocktails e, per finire, una sezione di distillati in grado di accontentare il pubblico più eterogeneo. Del resto, si viene qui attirati dalla prospettiva di uno stuzzichino, una merenda, una buona bottiglia, un aperitivo, un pranzo o una cena. Ma l’aspetto che più intriga è che un locale dalla natura polifunzionale ospiti una cucina che sa anche mettersi in doppiopetto se solo darete mano libera a Fabio Fauraz, chef e patron di questa storia.
Un’insegna di grande appeal oggi; domani, una grande trattoria d’autore
Il nostro giudizio, per l’impostazione del locale e per i prezzi davvero encomiabili, vira verso la grande trattoria d’autore di cui Trippa e Il Ronchettino sono già i prodromi. Ma se chiedete alla cucina di prepararvi qualche piatto a mano libera possono uscire preparazioni che, in taluni casi, strizzano l’occhio ai migliori ristoranti della zona, quelli che hanno delle velleità, per intenderci.
Comunque sia, la rivisitazione dei piatti della tradizione genoveseLa genovese è una ricetta tradizionale della cucina napoletana. Un ragù classico della cultura partenopea, che prevede una lunga cottura di cipolle e carne di manzo in parti uguali (oltre al solito battuto di odori e ritagli di salumi nel fondo). La salsa ottenuta viene usata per condire il tipico formato di pasta 'candele' spezzate (o le 'zite' in una... Leggi trova il suo culmine nella focaccia di calamari, in cui la focaccia di Recco trasfigura in una lieve ed eterea sfoglia di calamari, resa elastica grazie all’albumina presente naturalmente nel cefalopode. Intrigante l’orientalizzazione che ricorda i dim sum dei Ravioli genovesi al vapore e tocco di carne, intensissimo quest’ultimo, in salsa, e la Zeraria di carne, ottimo punto di congiunzione tra la millefoglie e la terrina. Maggiore rifinitura la meritano gli spaghetti, penalizzati dalla cozza, non propriamente espressiva, e dal limone prevaricante. Intrigante invece la Panera Genovese a cui ha dato la svolta un tocco di essenza, così ci piace chiamarlo, di rhum Hampden Estate.
Nel complesso non possiamo che fare un sentito plauso a questa iniziativa!
Fabio Fauraz del Michelaccio...un Genietto dispettoso.
Fabio è un grande. Riesce a trasformare in cibo la sua innata semplicità ed ironia, vestendole di un gusto sontuoso.