Casa Perbellini

VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
L’ambiente molto “cool”.
Servizio perfetto.
Enorme professionalità a tutti i livelli.
DIFETTI
Si può bere molto bene, ma a caro prezzo.
Cucina forse troppo ragionata.

Il palcoscenico di Giancarlo Perbellini a Verona

Nella bella location di Piazza San Zeno a Verona, una piccola porta in legno conduce a un bell’appartamento al piano terra. Ad aprirvi lo chef in persona, che vi dà il benvenuto in Casa Perbellini. Il tavolo viene preparato in un baleno davanti ai vostri occhi, in una sala che è uno spazio unico, dove tutti i tavoli godono il privilegio di essere table du chef.
Sala e cucina (davvero bellissima) in un unico ambiente. La brigata, monocromatica, tutta in gilet e coppola d’ordinanza, si muove armoniosamente sotto l’attenta supervisione di Perbellini (il solo vestito con colori diversi).
Tutto scenograficamente molto bello. E così la cena diventa una sorta di rappresentazione teatrale, nella quale ospiti, cuochi e personale di sala interagiscono perfettamente.

Cucina neo-classica, tecnica, elegante, precisa. Tutto tende alla perfezione

La grande competenza e la lunga esperienza di chef Perbellini colpiscono subito, a partire dagli amuse bouche, non banali ed estremamente articolati.
Ma anche la sala non sbaglia un colpo. Professionalità alta, a cominciare da Barbara Manoni fino al preparatissimo sommelier Marco Matta. Tempi di servizio impeccabili. Carta dei vini d’altissimo livello – soprattutto sul versante francese – e lussuosa, visti i ricarichi, davvero importanti.
Non c’è la Carta, la scelta è tra due menu degustazione.
Sempre presente qualche grande classico come il Wafer al branzino, un grande piatto di pasticceria declinato in veste salata, e la Millefoglie “Strachin”, un dolce davvero dolce che, forse, più del Wafer inizia a sentire il peso del tempo che passa.

Cucina neo-classica, dicevamo, tendenzialmente senza spigoli, piatti rotondi, ricchi come le Mezze maniche, mais e umido di baccalà. Talvolta cogliamo qualche acidità in più rispetto al passato come nell’Astice al latte cagliato al pepe sansho.
Bocconi di grande classe, come il Gelato allo zabaione con caviale affumicato o di grande scuola e impeccabile esecuzione, come il Filetto di manzo e foie gras, si alternano a piatti monocordi quale il Granchio reale in crosta di croccante di amaranto.
Comunque, tutto sembra girare alla perfezione. Addirittura troppo, si potrebbe sostenere. E questo è oggi, a nostro giudizio il limite di Casa Perbellini.

Tutto troppo studiato, troppo ragionato. Una cucina che ci sembra concepita più con la testa che con il cuore. Si sta benissimo e si mangia meglio, ma manca il colpo d’ala. Il piatto nuovo, che non ti aspetti, che ti tramortisce e ti resta dentro. Il piatto che fa la differenza, a certi livelli. E così il voto, che ci sentiamo di confermare, stavolta non è poi così pieno.
Per il resto tutto è molto ricco, forse troppo, come la impegnativa sequenza di ben tre dessert al termine di un menu lungo e appagante. E poi ancora, bon bon di accompagnamento al caffè e una piccola Torta sablè al cioccolato, che diventa proibitivo anche solo assaggiare. Ed è stato un vero peccato!

La galleria fotografica:

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Giovanni Gagliardi

Avvocato gourmet napoletano emigrato a Milano. Seguace del Buono in ogni sua espressione, della stagionalità, del rispetto delle tradizioni e del contesto culturale e territoriale in cui ogni cucina anche d'avanguardia deve esprimersi. Adora le innovazioni purchè siano emozionanti, e l'Alta cucina, ma solo se la A è maiuscola, convinto che per andare oltre la tradizione un cuoco necessiti di tanto talento.

3 Comments

  1. * 1 Anonymous ha detto:

    Mettetevi d’accordo una buona volta x tutte O_O le perfezioni della cucina esistono ragionata o meno che siano,..il peggio era se la cucina era fosse stata pessima a casaccio ..Perbellini ha abitato la gente così ..strada di cucina classica elegante e cara ”( for Money speaking )”,saluti al redattore dell’articolo .

  2. anonimo ha detto:

    Questa recensione è un ossimoro.
    La frase :” Comunque, tutto sembra girare alla perfezione. Addirittura troppo, si potrebbe sostenere. E questo è oggi, a nostro giudizio il limite di Casa Perbellini.”

    Tutto è perfetto e ciò è un limite? Un limite di cosa? Perché?

    Veramente non capisco.

    Ci sono stato circa 2 mesi fa, per ora è uno dei migliori posti visitati da me quest’anno. Meglio di qualche 3 stelle o 50best..

  3. giovanni gagliardi ha detto:

    Ferme restando le diversità di opinioni che sono sempre un elemento di arricchimento per tutti, ed il fatto che 17/20 è per noi oggettivamente un gran voto, mi pareva di aver reso abbastanza l’idea.
    Per declinarla al maschile si potrebbe pensare ad una donna molto bella, priva di imperfezioni fisiche ma che, seppur bellissima, manca di quel quid capace di farti perdere la testa. Quel quid che capita invece di trovare in donne anche meno perfette.

    Ad Majora

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
L’ambiente molto “cool”.
Servizio perfetto.
Enorme professionalità a tutti i livelli.
DIFETTI
Si può bere molto bene, ma a caro prezzo.
Cucina forse troppo ragionata.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: 124€, 149€.
Tre abbinamenti vini: 65€, 100€ e 140€

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