Passione Gourmet Coria, Caltagirone (CT) By Alberto Cauzzi - Passione Gourmet

Coria, Caltagirone (CT) By Alberto Cauzzi

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Recensione ristorante.

Giuseppe Coria, nato a Vittoria nella provincia di Ragusa nel 1930 e scomparso nel 2003, era figlio di una nobile famiglia di viticoltori. Lui amava descriversi ” Vignaiolo ” e ha dedicato grande parte della sua vita allo studio delle tradizioni e del folklore della sua terra, nonché alla gastronomia.


Coria, dicono le cronache, apparteneva ai grandi giornalisti della gastronomia, era membro dell’Accademia Italiana della Cucina, dell’Associazione Nazionale dei Giornalisti Enogastronomi e del turismo e della Federation Internationale de la Presse Gastronomique Vinicole e Touristique. Suo il merito, da pochi conosciuto, di aver portato alla ribalta nazionale il Cerasuolo di Vittoria, anche attraverso il supporto del sua grande amico Gino Veronelli. Da eclettico enogastronomo scrisse anche molti libri, ma l’opera forse più significativa è stata “ Profumi di Sicilia – il libro della cucina Siciliana ”. Un vero e proprio trattato, di Artusiano rimando, che nelle sue 700 pagine non solo ci racconta le ricette e le preparazioni della terra Siciliana ma riporta una serie di informazioni folkloristiche, storiche, sulle tradizioni e gli usi che offorono una chiave di lettura particolare e profonda della Sicilia e del popolo siciliano. Il libro è ormai un classico di se stesso, utile per definire dal punto di vista filologico da dove proviene e cos’è la cultura culinaria siciliana.

E’ a questo punto di riferimento per la cucina siciliana che Domenico Colonnetta e Francesco Patti, i due giovani chef proprietari cresciuti e maturati alla corte del grande Ciccio Sultano, hanno deciso di intitolare il proprio ristorante. Aperto da poco più di un anno a Caltagirone, cittadina della Sicilia centrale famosa per le ceramiche e per aver dato i natali a Don Sturzo e Scelba, è sicuramente un locale che merita attenzione e che, ce lo auguriamo di cuore, potrà crescere e migliorare notevolmente.

I due ragazzi, non ancora trentenni, hanno ancora un sottile cordone ombelicare che li lega al loro maestro. E’ facile, per chi lo conosce bene, riconoscere negli impiatti, nelle preparazioni, in alcune scelte ed abbinamenti l’impronta dello chef Ragusano. Se riusciranno ad imporre una propria personalità, un proprio stile e se miglioreranno e raffineranno le loro preparazioni, oggi ancora a tratti scomposte e scostanti, riusciranno certamente ad ottenere buoni risultati in una zona che, purtroppo, non ha molti punti di riferimento per la cucina d’autore.

La partenza, confortante, è un evidente richiamo ed omaggio, in chiave rivista, al Duomo di Ragusa : salsa di tenerume con ricotta e piccola caponatina di verdure dell’orto. Un benvenuto dalla cucina semplice ma decisamente gustoso ed appagante.

Scegliendo dalla carta ecco arrivare delle buonissime e ben presentate crudità di mare, tra cui spicca un ottimo gambero gobbetto, in accompagnamento ad una millefoglie di polpo con patate e tartufo forse eccessivamente leziosa.

Sul versante terraneo ecco arrivare il pollo ruspante ( in apertura d’articolo ) con salsa allo zafferano e tortino di bieta gratinata in cui il ripieno, impreziosito da riso, mandorle ed interiora del pollo, è decisamente troppo asciutto e stopposo.

Si prosegue con degli ottimi, anche se un pochino grevi, spaghettoni fatti in casa con salsa ai ricci di mare e crudità di seppia per finire con l’agnellino da latte al carbone, crema di cicerchia siciliana e tortino di pecorino e verdure di stagione in cui la cottura s-centrata , ha decisamente pregiudicato l’insieme della preparazione rendendola stopposa e tenace.

Un ottimo sorbetto di rosa canina ci introduce ai dessert : Cannolo di ricotta con zuppa di fichi freschi e sorbetto di agrumi e cannella, omaggio a “Ciccio Sultano” ( così recita la carta ) e sandwich di arancia con salsa al cioccolato fondente, gelato al cioccolato bianco e menta.
Al Coria potete scegliere tra tre menù degustazione, di terra, di mare e creativo e tra una discreta offerta a la carte. La carta dei vini, incentrata principalmente sui prodotti del territorio, ha ricarichi onesti con una scelta non vasta ma ben mirata. Da tenere sotto osservazione, i ragazzi hanno capacità e voglia di far bene. In bocca al lupo !

Antipasti 15 Euro
Primi 15 Euro
Secondi 18 Euro
Dolci 7 Euro

Alcune immagini :

Tenerume con ricotta e piccola caponatina di verdure dell’orto.

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Millefoglie di polpo.

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Spaghettoni fatti in casa con salsa ai ricci di mare e crudità di seppia .

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Agnellino da latte al carbone…

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Sandwich d’arancia con salsa al cioccolato fondente …

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Cannolo di ricotta con zuppa di fichi …

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il pregio : Una interessante e nuova proposta in una zona della Sicilia ancora poco coperta.

il difetto : Una cucina ancora troppo legata a quella del loro mentore.

Ristorante Coria
Via Infermeria, 24
95041 Caltagirone (Sicilia)
Tel. 0933 26596
Sempre aperto, ferie variabili.
Numero coperti : 40
Prezzi: alla carta 40 – 60 euro
Menù degustazione : 45 – 60 euro

http://www.ristorantecoria.it/

Visitato nel Luglio 2009

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Alberto Cauzzi

0 Commenti.

  • Melandroweb26 Agosto 2009

    Che delizie, complimenti.

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