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Prapò di Davide Fregonese

Vino
Recensito da Serena Sparagna

Le origini del Prapò

Ci sono certe tappe che sono obbligate per neofiti del vino, esperti connoisseurs e professionisti. Tra queste, le Langhe: terra di Barolo e di Nebbiolo. Questi sorgono austeri e rupestri disegnando un paesaggio rigato di vigneti che si estendono nelle pianure. Le colline sono puntellate da ordinati filari di viti. Sparsi a manciate, i borghi medievali si alternano a castelli arroccati su speroni rocciosi e a vecchie pievi di campagna. Il risultato è un mosaico di storia e natura perfettamente intrecciati.

Il nome

A Serralunga d’Alba, nella località di Prapò, si respira una tradizione che affonda le radici nella storia piemontese e nella caparbietà di chi ha saputo sfidare le avversità. Davide Fregonese, Il fondatore dell’azienda Bugia Nen, ha voluto onorare questo spirito indomito, prendendo ispirazione dalla celebre battaglia dell’Assietta del 1747. Ossia del momento in cui le truppe austro-piemontesi, in netta inferiorità numerica, sconfissero l’esercito francese grazie alla ferma determinazione del comandante Paolo Federico Novarina, che rifiutò di ritirarsi con la frase: “Noi non ci muoviamo da qui”.

Il vino

Situate a 365 metri sul livello del mare, le viti impiantate nel 2000 godono di un terreno calcareo e di un’esposizione sud-est. Questa è ideale per favorire la maturazione ottimale delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato è la spalliera, con potatura Guyot, un metodo tradizionale che permette di mantenere un perfetto equilibrio tra quantità e qualità del raccolto. Inoltre, la vendemmia, rigorosamente manuale, si svolge a metà ottobre, quando le uve raggiungono il perfetto grado di maturazione.

La maturazione

Dopo la vendemmia, le uve vengono sottoposte a un processo di fermentazione in vasche di cemento. Qui le bucce rimangono a contatto per circa 28 giorni. Durante questo periodo, vengono effettuati rimontaggi giornalieri per favorire l’estrazione delle componenti aromatiche e tanniche, con un délestage a metà del processo per garantire una fermentazione ottimale.

L’affinamento varia dai 18 ai 30 mesi, a seconda dell’annata. Avviene in grandi botti da 25 ettolitri di rovere francese proveniente dalla prestigiosa Foresta di Fontainebleau. Questo lungo periodo di maturazione conferisce al vino struttura e complessità, esaltandone le caratteristiche distintive.

Degustazione guidata

l Barolo DOCG Prapò si sposa magnificamente con piatti ricchi e saporiti, come lo stinco di agnello e il capretto al forno accompagnato da patate. Per un’esperienza ottimale, si consiglia di servire il vino a una temperatura compresa tra i 16°C e i 18°C. Il Prapò presenta un naso imponente, caratterizzato da intensi profumi di frutta e spezie, con note di confetture di more e mirtilli, arricchite da sentori di chiodi di garofano. La sua morbidezza è accompagnata da una notevole struttura e una decisa sapidità, mentre i tannini estremamente fini garantiscono una lunga persistenza al palato, rendendo ogni sorso un’esperienza memorabile

Il Prapò e…?

Per la sua profondità nel gusto e nel colore, lo abbiamo abbinato a “La cura” di Franco Battiato. La sua melodia avvolgente e i testi profondi si sposano bene con la complessità e la ricchezza del Prapò, creando un’atmosfera di riflessione e apprezzamento.

* Si ringrazia per aver messo a disposizione gli spazi della propria cantina il Magna Pars L’ Hotel À Parfum di Milano

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