Aji Osteria Giapponese

Il ramen comme il faut in quel di Schio

Come mai non proponete il sushi?” “Perché non siamo in Italia.” Lo scambio di battute può risultare straniante ma è la chiave di lettura per comprendere la filosofia che anima Aji, in quel di Schio, Vicenza. Un ristorante che non si pone come anonima appendice delle migliaia di realtà, spesso discutibili, che propongono il noto piatto giapponese. Questa, già dal nome, è un’osteria, un locale, cioè, nel quale trovare una parte di cucina giapponese, facendo seguito alla realtà culinaria nipponica nella quale ogni locale che si rispetti è specializzato in un tipo di preparazione. Qui la specialità è il ramen e quello si trova, in versioni modulate sulle richieste della clientela ma non per questo snaturate della loro natura identitaria e primigenia. Altre piccole proposte completano il quadro ma il messaggio è chiaro: se cercate un locale dove abbuffarvi di sushi, spesso dalla discutibile qualità, avete sbagliato posto. Quindi Giulio Grotto, in cucina, e Francesca Iachetta in sala, forti delle loro preparazioni professionali avute nel Sol Levante, organizzano il pasteggiamento mettendo a loro agio i commensali in un locale dalle dimensioni ridotte ma ben arredato, atto a restituire parte dell’ospitalità giapponese, senza scadere in pacchianerie di sorta, ma anzi relegando una parte del locale stesso alla vendita di oggetti di artigianato, aggiungendo inoltre la possibilità di esperire una degustazione di sakè.

E non solo…

Ottima la portata principale, il Ramen in versione Tonkotsu, ovvero di maiale, emblema quanto più chiaro del concetto di umami, senza appesantimenti di sorta del taglio di carne (la pancia). Stesso discorso, anche dal punto di vista della presentazione, possiamo dirlo per gli Zensai, gli antipasti, tra i quali spiccano i Gyoza di maiale e, soprattutto, la Tamagoyaki, frittata con uova e mirin servita fredda così da spezzare le note sapide e rilanciare verso una dolcezza coadiuvante del raggiungimento dell’umami di cui scritto sopra. Unico aspetto rivedibile lo abbiamo rilevato nel servizio dell’Ebi fry (gamberi fritti in tempura), la cui ottima panatura è stata smorzata da un accompagnamento da ricalibrare in termini di presentazione e ingredienti. Al netto di ciò, però, possiamo tuttavia dirci soddisfatti dell’esperienza avuta e auguriamo a questa realtà di proseguire con successo lungo la strada intrapresa.

IL PIATTO MIGLIORE: Ramen Tonkotsu

La Galleria Fotografica:

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Gianpietro Miolato

Di formazione letteraria, è affamato di buon cinema e buona cucina. L’avanguardia come obiettivo primario, ma con occhio vigile sulla tradizione. Tempo libero e chilometri sono investiti nella ricerca della tavola che sappia sedurlo più della precedente.

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VALUTAZIONE

Trattoria

Cebolla
PREGI
Rapporto qualità/prezzo.
Le cariche gustative sono ben calibrate.
Il servizio.
DIFETTI
Gli esterni del locale.
Il menù a mano libera è disponibile solo di sabato.
Si può prenotare solo al telefono.

INFORMAZIONI

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PREZZI

Menù degustazione Ramen a 44€ e a mano libera a 55€ (solo il sabato)

Prezzo medio alla carta 35€

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