Passione Gourmet Graticciaia di Vallone - Passione Gourmet

Graticciaia di Vallone

Vino
Recensito da Passione Gourmet

Il Salento IGT Graticciaia di Vallone

Con la complicità di Partesa for Wine, nella persona del suo istrionico National Category Manger Wine, Alessandro Rossi, i nostri esperti Orazio Vagnozzi e Leila Salimbeni si sono prestati ad assaggiare le novità in listino, da nord a sud Italia, dalla Francia alla Napa Vallley.

Ne è sortito un gioco tra appassionati in cui ciascuno ha messo alla prova la propria capacità analitica, la propria memoria o, in alternativa, la propria fantasia.

Le origini del Graticciaia Rosso I.G.P. Salento

In Puglia, in quel suggestivo lembo azzurro e verde che è il Salento, la Tenuta Vallone vi si estende per 500 ettari suddivisi in tre tenute. Un gioco di sponde tra i comuni di San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Carovigno. L’attività vitivinicola dell’azienda risale alla seconda metà del 1800, quando il Commendatore Vincenzo De Marco iniziò con successo la produzione e la commercializzazione di vini sfusi, esportandoli in Francia e in Toscana da San Pietro Vernotico. L’azienda agraria nacque dall’unione dei terreni del Professore Donato Vallone con quelli dati in dote dal Commendatore De Marco alla figlia Maria. L’atto di matrimonio del 1934 sancì la fusione delle due realtà agricole: la Tenuta Flaminio di Brindisi e la Tenuta Iore di San Pancrazio Salentino. Successivamente, alla fine degli anni ’60, si aggiunse alla proprietà la splendida tenuta Castel Serranova, ampliando ulteriormente il patrimonio vitivinicolo dell’azienda.

 

Il nome

Il nome di Graticciaia deriva dalla struttura dove sono disposte le stuoie leggere intrecciate con canne e vimini per conservare la frutta. Un omaggio al processo di appassimento sui graticci. Proprio su queste stuoie, gli acini vengono lasciati ad essiccare prima di essere pronti per la vinificazione.

Il vino

Nato da un’intuizione che riscopre un’antica tecnica vitivinicola, l’esperimento di appassimento delle uve Negroamaro del vigneto ‘Caragnuli’, un alberello pugliese di 80 anni situato a San Pancrazio Salentino, iniziò nel 1980 grazie all’enologo Severino Garofano. Dopo sei anni di sperimentazioni, nel 1986 nacque la prima annata di ‘Graticciaia’. Questo vino, frutto di una selezione accurata delle uve e un leggero appassimento, viene affinato per 12 mesi in barrique di rovere francese e poi in vasche di cemento prima dell’imbottigliamento. Da allora, ‘Graticciaia’ è diventato un simbolo della nobiltà del Negroamaro.

La maturazione

Una volta completato il processo di appassimento, le uve passano alla fase di vinificazione. Grazie ai processi fisiologici che avvengono nell’acino e alla fermentazione del mosto in autunno avanzato, quando le temperature sono più basse, si ottiene un profilo aromatico e un carattere del tutto unici rispetto alla vinificazione tradizionale. La temperatura del mosto è attentamente controllata durante l’intero processo di fermentazione lenta, e la prima fase di affinamento avviene in piccole botti di legno.

Degustazione guidata

Il Graticciaia Rosso è un vino dotato di una forte personalità che mantiene la sua integrità nel corso degli anni grazie a quell’invecchiamento in bottiglia che contribuisce a migliorarlo nel tempo, garantendo che le sue qualità perdurino a lungo. Ha un bel colore rosso rubino scuro con riflessi granata, brillante e vivace. Al naso si presenta complesso e sincero, con un’attrattiva nota eterea arricchita da sentori di frutti appassiti, liquirizia e una piacevole speziatura. La struttura è ben definita, calda ed elegante, con delicate note di tabacco, frutta secca e vaniglia. In bocca si evolve con grande piacevolezza, mostrando sapori che si esprimono con eleganza e equilibrio. È perfetto con formaggi stagionati, brasati, arrosti di carni rosse, selvaggina, agnello alla griglia, piatti a base di fegato d’oca, cucina tartufata e anche cioccolato.

Graticciaia e…?

Un vino che è risultato dell’unione di due realtà differenti, abbiniamo il Graticciaia Rosso I.G.P. salentino ad una canzone che trae ispirazione dalla leggenda del Gargano di Cristalda e Pizzomunno.

La copertina della canzone “La Leggenda Di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè

* Si ringrazia per aver messo a disposizione gli spazi della propria cantina il Magna Pars L’ Hotel À Parfum di Milano.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *