Motelombroso

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16,5/20

PREGI
L’affascinante location.
Lo stimolante menu “Habitat” che esplora ogni mese un ingrediente che viene filologicamente declinato in differenti preparazioni.
DIFETTI
L’ingresso al ristorante, un po’ sacrificato.

La frizzante cucina di Nicola Bonora

In un ameno luogo lungo il Naviglio Pavese, lontano dal trambusto della movida milanese, Alessandra Straccamore e Matteo Mazza hanno piantato solidi radici nel loro MotelombrosoRistorante caratterizzato da diversi ambienti tra i quali spicca una bellissima sala da pranzo concepita come una glass house, con affaccio su un giardino zen adornato di bambù che si ergono verso il cielo stellato (quando visibile). Cibo, vino e “otium” sono i tre elementi che dominano quello che è definito come uno spazio olistico in cui affidarsi alle mani di un talentuoso cuoco: Nicola Bonora. Cuoco sardo, già adocchiato qualche anno fa dietro i fornelli dell’intrigante Serica, insegna chiusa definitivamente, ancora giovane, ma con idee già mature, il quale fonda la sua creatività sulle fondamenta della sua regione per addentrarsi in un percorso creativo scevro dal “già visto” o “già mangiato”. Uno di quei cuochi che, in pochissimo tempo, ha dimostrato una evidente progressione a livello di pensiero gastronomico.

Scandagliare l’ingrediente

Bonora si dedica a un meticoloso lavoro di sperimentazione sugli ingredienti, ottenendo risultati aperti a diverse interpretazioni prima di raggiungere una compiutezza che sembra avere ancora margini di perfezionamento. Le influenze asiatiche, sudamericane e finanche mediorientali sono solo accennate tra sapori ben distinti che alternano forti aromaticità, sapidità conferite da elementi acidi e consistenze stimolanti, mantenendo un tocco evocativo in un percorso che sfocia in un gusto confortante, quasi liberatorio – con lo Spaghetto alla bottarga prima e la Tarta de queso basca dopo – ma lontano dai canoni tradizionali. Lo Stracotto di pecorone gigante bergamasco, la Rana pescatrice con acetosella o l’esemplare “sorbetto” Pesca acerba, zucchina trombetta in diverse cotture e acqua di pomodoro denotano un approccio istintivo capace di catturare l’attenzione massima del commensale. Un ulteriore indizio che definisce la caratura del cuoco è poi il focus mensile dedicato ad un singolo ingrediente che fa di “Habitat” (così si chiama) un percorso di degustazione geniale e ardito, che sfida e al contempo celebra le stagioni attraverso lo sviluppo di 12 “habitat” gastronomici. Uno studio attorno ad un ingrediente/elemento chiave, confinato a un contesto specifico che diventa fonte di stimoli, riflessioni e limite stesso, da esplorare tra stratificazione e profondità.

La carta dei vini, con circa 400 etichette, è il regno di Matteo Mazza, che, in sintonia con la cucina, riesce a sorprendere con abbinamenti studiati direttamente durante la creazione del piatto.

IL PIATTO MIGLIORE: Pesca acerba, zucchina trombetta in diverse cotture e acqua di pomodoro

La Galleria Fotografica:

Visited 4 times, 1 visit(s) today
Picture of Leonardo Casaleno

Leonardo Casaleno

Avvocato di professione e appassionato cinefilo, il suo cammino è stato segnato fin dalla giovane età da un sorprendente incontro con una passatina di ceci sulla via di San Vincenzo: un momento che ha acceso in lui un profondo culto per il cibo. Oggi sfugge con entusiasmo alla monotonia quotidiana per andare alla ricerca di tavole tradizionali o innovative che siano, purchè autentiche e capaci di sfamare la sua curiosità gastronomica. Nutre un altro grande amore per i viaggi che si manifesta in modo spontaneo: prenota un ristorante, quindi pianifica l’itinerario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16,5/20

PREGI
L’affascinante location.
Lo stimolante menu “Habitat” che esplora ogni mese un ingrediente che viene filologicamente declinato in differenti preparazioni.
DIFETTI
L’ingresso al ristorante, un po’ sacrificato.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione a 85€, 95€ e 115€

Prezzo medio alla carta 90€

RECENSIONI CORRELATE

Nebbia

Nebbia

Torre

Torre

RECENSIONI CORRELATE

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:31

Mudec – Enrico Bartolini

Classicamente contemporaneo o contemporaneamente classico? Enrico Bartolini, al Mudec, ha la...

Editoriali Visualizzazioni:236

Passione Gourmet 2025

Il manifesto di una nuova linea editoriale Da quando è nato, Passione Gourmet ha sempre...

Wine News Visualizzazioni:17

Campo San Giorgio di Umani Ronchi

Le origini di Campo San Giorgio di Umani Ronchi «Il vino è la poesia della terra.» Così...

Close