Le Gabriel

VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
Servizio incredibilmente funzionale.
Filosofia di cucina interessante.
Prezzo molto competitivo per un tristellato parigino.
DIFETTI
Si potrebbe spingere maggiormente su alcuni sapori poco presenti nel menù.

Pranzo nell’ultimo tre stelle di Parigi

Arrivati allo stabilimento di Avenue Gabriel si viene immediatamente condotti attraverso una labirintica serie di corridoi e stanze che pare voler celare al mondo esterno l’ultimo appuntato di casa Michelin a Parigi. Il locale di Banctel da poche settimane insignito della terza stella riesce a reggere le grandi aspettative del caso attraverso un formidabile affiatamento tra brigata di sala e cucina, i ritmi del pranzo sono veloci ma mai affrettati, il personale è cordiale e in sala si può assistere a una cooperazione di tutti i membri dello staff del ristorante che ha dello straordinario, ogni cameriere sembra muoversi in relazione al suo prossimo collega nel modo in cui una corroborata squadra di football sa già dall’inizio della partita in che posizione essere, come e dove spostarsi nello spazio e sa attendere il suo momento per splendere.

Uno Chef gentile

Entrati nel regno di Jérôme Banctel e, dopo aver affrontato l’ardua scelta del menù col quale deliziarsi (la scelta a pranzo può ricadere su tre menù completamente diversi tra loro ma altrettanto interessanti) si viene subito accolti dai bocconi di benvenuto di Banctel, il quale, in maniera decisamente generosa, non lesina sugli ingredienti di lusso di cui fa omaggio ai propri clienti, e dunque eccoci serviti granchio, caviale, ostriche e una sfoglia sottilissima quasi impalpabile di patata. Il primo servizio del menù pranzo (a una cifra incredibile per un tre stelle di Parigi) è anche il piatto più riuscito della giornata, una scossa di energia elettrica percorre tutte le papille gustative una volta portata alla bocca la Carota ripiena del suo purè e condita con abbondante zenzero e cipollotto. Quello che sembra essere il punto focale della cucina di Banctel è la delicatezza di piatti che dalla semplice lista degli ingredienti si direbbero decisamente più astrusi e spigolosi, la proposta del Le Gabriel sembra puntare proprio all’assunto che un piatto, sopratutto un grande piatto è ben più che la somma della materia prima che lo compone. Le salse, come in ogni ristorante di Francia che si rispetti, sono tecnicamente perfette e rimangono memorabili quelle del piatto principale con lo sgombro e quella deliziosa e accattivante con le arachidi servita con diverse tipologie di mango come dessert.

Insomma, una bellissima esperienza, nel cuore di Parigi, a un prezzo – a pranzo – davvero conveniente rispetto all’offerta tristellata de la Ville Lumière.

IL PIATTO MIGLIORE: Carota zenzero e cipollotto.

La Galleria Fotografica:

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
Servizio incredibilmente funzionale.
Filosofia di cucina interessante.
Prezzo molto competitivo per un tristellato parigino.
DIFETTI
Si potrebbe spingere maggiormente su alcuni sapori poco presenti nel menù.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione a 98€, a 148€, a 278€ e a 378€

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