Zunica 1880
Valutazione
Pregi
- La sconfinata passione di Daniele Zunica.
- La colazione per chi si ferma a dormire.
Difetti
- La mise en place nel grottino, un po’ fredda.
- Distante dalle principali direttrici turistiche.
Un oasi del buongusto arroccata sulle colline abruzzesi
Zunica 1880 non è solo un ristorante ma una vera e propria oasi del buongusto e dell’ospitalità, di poco fuori dalle principali rotte turistiche a Civitella del Tronto. Il merito è tutto di Daniele Zunica, un patron illuminato che partendo dallo storico hotel ereditato dal papà, lo ha pian piano adattato alle esigenze della clientela moderna. A lui va anche il merito di essere riuscito ad attrarre e trattenere giovani talenti sia in sala sia in cucina, primo fra tutti Frederik Lasso, Chef di origini slovacche ma cresciuto in terra abruzzese. Da questo originale connubio nasce una cucina molto interessante che si articola su due direttrici, una sperimentale, attraverso la quale lo Chef fonde nei piatti materie prime locali con gusti e sapori dell’Est Europa, e una squisitamente tradizionale in cui Frederik dimostra tanta sensibilità nel reinterpretare le ricette locali impresse nella memoria di Daniele Zunica. Un esempio sono le ScrippellePiatto tipico della cucina teramana, diffuse sempre più in tutto l'Abruzzo. Le scrippelle sono costituite da sottilissime frittatine preparate versando su una padella caldissima una pastella di farina, acqua e uova.... Leggi mbusse, ovvero crespelle arrotolate con ripieno di parmigiano e bagnate da un brodo saporito, ricetta che affonda le radici nella cucina borbonica.
Materie prime locali e sapori dell’Est Europa
Come detto, quasi tutte le creazioni usufruiscono delle materie prime locali, attentamente ricercate da Daniele, dal Cervo, preparato in una saporita battuta con ciliegie fermentate, al classicissimo e perfetto Risotto al tartufo bianco dei Monti Gemelli. Una portata ci ha impressionato particolarmente per il rimando alla terra di origine dello Chef, ma al contempo perfettamente tarato per un palato domestico, la Pasta con pollo, paprika e peperoni, in cui il pennuto è presente sotto forma di un fondo molto denso e il peperone è proposto come gel dal sapore agrodolce. Eccezionale il Piccione con la cipolla, cotto alla perfezione, che al morso rievoca per texture un’altra grande interpretazione di questo volatile, quella di Niko Romito, dove Lasso si è formato per qualche anno. Corretto e goloso il reparto dolci.
La sala è attenta e disponibile, sempre pronta a farsi perdonare qualche distrazione, la carta dei vini è ben strutturata e presenta una profonda selezione di etichette abruzzesi. L’esperienza qui merita di essere approfondita anche con la colazione, di cui serbiamo ancora il ricordo di un eccezionale Maritozzo, oppure con il pranzo domenicale, servito nella grande sala al primo piano dell’hotel.
Zunica si conferma una realtà interessante e in crescita, che vogliamo premiare arrotondando la votazione, certi del talento di Frederik Lasso, forse ancora un po’ timido, ma destinato a sbocciare compiutamente, e della sconfinata passione per il suo lavoro e la sua terra di Daniele Zunica.
IL PIATTO MIGLIORE: Piccione e cipolla.
La galleria fotografica:
Aperitivo di benvenuto. Un’ottima focaccia. Pancetta salata in casa con la senape. Gli ottimi lievitati. Cervo e ciliegia. Rapa e anacardi. Pasta, paprika e pollo. Risotto con tartufo bianco dei Monti Gemelli. Trota, panna e rafano. Piccione e cipolla. Il petto del piccione. Dettaglio della coscetta. Bombolone e Rosa. La piccola pasticceria. La sala dove viene servita la cena nella stagione fredda. L’ottima colazione parte dolce. La colazione salata. L’iconica sala da pranzo dell’hotel. Olive ascolane. Scrippelle mbusse. Cappelletti cacio e ova con peperone. La canaletta: una sorta di zuppa inglese tradizionalmente assemblata nelle forme fatte con i canali di scolo dell’acqua.