Valutazione
Pregi
- Una vista molto suggestiva.
- La selezione dei lievitati.
Difetti
- Una carta dei vini sbilanciata sulle grandi etichette.
Alta cucina in una dimora affaciata sul lago di Garda
Inoltrandosi sulla riva Veronese del Lago di Garda, dove la strada inizia ad inerpicarsi si giunge a La Casa degli Spiriti, un casolare del XVIII secolo finemente ristrutturato e gestito dalla famiglia Chignola. Due le proposte, una più semplice a caratterizzare l’offerta diurna al bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi e una gourmet che si può assaggiare al ristorante La Veranda. Quest’ultimo, come si intuisce dal nome, è situato al piano inferiore e affaccia direttamente sul lago, precisamente sul golfo di Salò; le ampie vetrate permettono di godere in tutte le stagioni di questo bellissimo panorama.
La cucina è, da poco, nelle mani di Federico Chignola, Chef dalla solida tecnica, che propone una cucina di impronta classica in cui colpisce la sensibilità nel trattare il vegetale in tutte le sue declinazioni. Da qualche tempo, dopo una lunga gavetta nell’alta ristorazione, si è unito alla brigata il figlio Filippo. A La Veranda è assente una carta in favore di tre percorsi degustazioni che raccontano il territorio circostante, il mare oppure l’orto e sono proposti anche in versione ridotta.
Una cucina del territorio, interpretata con passione dalla famiglia Chignola
Il menù territoriale si apre con un interessante Carciofo che viene cotto a bassa temperatura e impreziosito da una spuma di parmigiano, datteri e nocciole. Ammirevole la bravura con cui Chignola affronta la Faraona, proposta in terrina, che ricorda più una samosa dai sapori mediterranei in cui il volatile si conserva morbido e saporito; a completare il piatto un gel di mela che sgrassa e resetta il palato. Non mancano passaggi più golosi come lo Gnocco ripieno di stracchino o gli Agnolotti ripieni di oca confit, che avremmo preferito dal sapore più deciso. Perfettamente eseguito il Piccione, accompagnato da un insolito ma azzeccatissimo carosello di rape e zucca. Tanta cura nella panificazione e nel reparto dolci, dove spicca un eccellente versione del Pandoro in formato ridotto. Vasta la carta dei vini con molti blasoni e una ristretta ma affatto scontata selezione di piccoli produttori; la cantina de La Veranda è gestita da Lorenzo Chignola, altro figlio dello Chef. Il servizio è professionale e disponibile. Sebbene la votazione non sia piena, crediamo, per il futuro, di poter riporre la fiducia nel nuovo Chef che ha mostrato, in diversi passaggi, una solida mano.
IL PIATTO MIGLIORE: Terrina di faraona, mela Granny Smith, aneto e castagne.