Retrobottega

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina coerente in ogni parte.
La possibilità di sedersi a qualunque ora del giorno.
DIFETTI
Il tavolo (sociale) nella prima sala esposto ai capricci dei numerosi ingressi.

Retro, “uno e trino”

Erano tre, tutti “Retro” (-vino, -pasta, -bottega), ed è diventato uno: ma la creatura di Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, anche in questa nuova formula e anzi, se possibile, ancora di più, è più in forma che mai, e difatti continua ad accogliere su grandi tavole condivise ogni avventore, con o senza prenotazione, a ciclo pressoché continuo.

Tavole, queste, su cui va in scena una cucina democratica e ispirata che fa un uso oculato degli elementi animali, e che si diverte facendo divertire giocando con le consistenze – vedi le lenticchie soffiate della Torta di verza – e le erbe aromatiche, come nell’agreste brodo di finocchietto e menta per i Bottoni di pecora. Ed è una cucina precisa e rigorosa ma non anaffettiva, anzi, devota al piacere – dichiaratissimo nel Katsusando di cavolo rosso – e che gratifica a cominciare dal pane e dalle focacce, che del resto ancora si può entrare a prendere solo caffè e brioche da Retrobottega, che ha mantenuto fieramente la sua vocazione ibrida e libera mutuata dal concetto di “retro”, da intendersi come “retrocucina”, al punto che, qualora non si volesse optare per il Sabotage – percorsi fuori menù da tre o cinque portate – si può comunque contare sulla sportività di una brigata in grado di scombinare la sintassi del pasto cucendosi attorno alle volontà o ai capricci del cliente.

Tornando ai piatti da evidenziare alcune peculiarità finora solo accennate. La ricorrente componente aromatica, ricercata con erbe aromatiche o essenze come la Chartreuse nella succitata torta di verza, l’ibisco nella maionese del katsusando o l’aglio nero nella Crema di topinambur coi funghi arrosto, è sempre molto presente, così come quella amarotica, che ricorre a dare profondità e, soprattutto, originalità a ogni piatto e questo anche se, come detto, ci muoviamo sempre in un registro di rotondità del gusto, che è pertanto sempre molto accomodante oltre che rassicurante.

Per questo motivo, lo confessiamo, è forse la prima volta che ci troviamo in difficoltà circa l’attribuzione del valore “oro” – da noi dato alla cucina classica – e “rosso” – che riserviamo invece a quella d’avanguardia. Data la sportività della proposta, la libertà nella sequenza dei piatti e anche per ragioni di continuità col passato, optiamo per il rosso ma, dobbiamo ammetterlo, con riserva. Perché l’esperienza di Retrobottega ci insegna che la cucina più evoluta e più consapevole è quella che non si incasella, e che libera e fonde tra loro tutte le categorie istituite dall’uomo al fine di comprenderla.

IL PIATTO MIGLIORE: Torta di verza, lenticchie soffiate, salsa Chartreuse.

La Galleria Fotografica:

Visited 4 times, 1 visit(s) today
Picture of Leila Salimbeni

Leila Salimbeni

In famiglia si ritiene che abbia ereditato il palato del nonno Adorno, col quale ha imparato ad amare il vino e a fare colazione con pane, burro e pasta d'acciughe. Perfino le sue prime parole furono parole di gusto: precisamente, il rifiuto di mangiare i biscotti inzuppati nel latte, di cui detestava la consistenza. Una presa di posizione sul mondo, commestibile e non, che dopo una laurea in linguistica la porta a Bologna dove, con una tesi specialistica, decide di applicare la Semiotica Strutturalista alla cucina di Massimo Bottura. Correva l'anno 2010: da allora, non ha mai smesso di scriverne.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina coerente in ogni parte.
La possibilità di sedersi a qualunque ora del giorno.
DIFETTI
Il tavolo (sociale) nella prima sala esposto ai capricci dei numerosi ingressi.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione da 60 euro (5 portate, solo a pranzo) e 115 (8 portate).
Alla carta sugli 80 euro.

RECENSIONI CORRELATE

Visite PRECEDENTi

RetroVino

RetroVino

RECENSIONI CORRELATE

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:257

Ausa

Ausa, ristorante dei giovani Anisia Cafiero e Pasquale De Biase, propone una cucina dal concreto...

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:364

Mudec – Enrico Bartolini

Enrico Bartolini, al Mudec, ha la propria casa, l’epicentro e il fulcro del suo mondo. Qui si...

Editoriali Visualizzazioni:312

Passione Gourmet 2025

Una nuova linea editoriale di trasparenza e selezione: queste le importanti novità di Passione...

Close