Passione Gourmet Rantan - Passione Gourmet

Rantan

Trattoria
via Rueglio 39, Trausella (TO)
Chef Francesco Scarrone
Recensito da Antonio Sgobba

Valutazione

Pregi

  • Un progetto davvero autentico e riuscito.
  • La passione dei titolari e la ricerca.

Difetti

  • Si può prenotare solo online con un mese in anticipo.
  • La gestione degli odori della cucina.
Visitato il 09-2023

Una farmhouse nordica in Valchiusella

In Valchiusella, poco distanti da Ivrea, c’è una piccola oasi del buon gusto in cui quasi tutto è auto-prodotto nel rispetto della natura e viene proposto in tavola in maniera solo all’apparenza semplice: Rantan. Artefici di questo progetto sono Francesco Scarrone e Carol Choi, con un passato nel mondo della ristorazione, lui del Canavese e lei newyorkese, si sono conosciuti a Copenaghen nelle cucine di Relae. L’esperienza nel Nord Europa la si ritrova soprattutto nei piatti, concepiti con pochi ingredienti, principalmente vegetali e con l’intento di estrarre ed esaltarne i sapori. Gran parte delle materie prime, anche quelle “esotiche” provengono dai campi che circondano l’abitazione di campagna dove i due giovani vivono tutto l’anno. Stupisce assaggiare un’Insalata di pomodori e aioli dove la varietà più saporita è un pomodoro bianco, originario della Bielorussia, che qui cresce e matura alla perfezione, così come lo shiso oppure il melone coreano.

Una moderna cucina contadina

Da Rantan si può pranzare solo nei weekend perché Francesco è un cuoco contadino che durante la settimana si occupa dei campi e del pollaio. Il pasto si apre con il Pane cotto al forno a legna, fatto con lievito madre e un mix di farine delle vicine valli, da abbinare ad un burro di malga montato, dal gusto intenso. Si prosegue con Acciughe del Cantabrico (da abbinare al pane e burro) e il namul, preparazione di origine coreana, fatta con bietoline marinate nell’olio di sesamo e cipollotto. Stupisce per freschezza e potenza gustativa il Gazpacho verde fatto con cetrioli, aceto di mele ed un trito di levistico. Unico passaggio che non lascia il segno è la Melanzana arrosto, abbinata alle nocciole e ad una robiola di capra che prevale su tutto. Indimenticabile invece la Gallina prima cotta al forno a legna e poi rifinita in padella, accompagnata dalle cime dei cavoletti di Bruxelles e una leggera salsa chimichurri: un piatto dal sapore antico, concepito e impiattato con estrema eleganza. Buona la Pesca “ripiena”, ovvero un bignè ripieno di mascarpone alle mandorle, pesca cotta e composta di pesche, il tutto a creare un dessert che gioca sulle consistenze e riesce ad essere goloso pur mantenendo un livello glicemico contenuto.

Tutto questo va in scena solo per una dozzina di fortunati ospiti che si accomodano ad un unico tavolo conviviale al piano terra della cascina. La carta dei vini è ridotta ma ben costruita e ricca di etichette naturali, sia locali che estere.

IL PIATTO MIGLIORE: Gallina, cime di cavoletti di Bruxelles, chimichurri.

La Galleria Fotografica:

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