Motelombroso

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
L’affascinante location: un luogo bucolico sul naviglio pavese.
L’ottima accoglienza dei padroni di casa Alessandra Straccamore e Matteo Mazza.
DIFETTI
Il coperto e l’acqua si pagano benché vi sia, come unica scelta, il menù degustazione.

Un talento lungo le sponde del Naviglio Pavese

Alessandra Straccamore e Matteo Mazza compongono una coppia affiatata, proprietaria di Motelombroso, una ex stazione di posta alle porte di Milano, lungo l’alzaia Naviglio Pavese, sistemata e ristrutturata con gusto e delicatezza. Entrambi appassionati di enogastronomia hanno chiamato nelle loro cucine quel talento nitido e cristallino di Andrea Zazzara che, dopo una partenza lampo, abbiamo perso di vista per via del periodo, non certo facile. Non avevamo grossi dubbi circa il talento di Andrea, ciò che temevamo era la continuità e la capacità di alzare l’asticella dopo il primo passaggio, e il primo menù, che invero ci aveva già piacevolmente stupito a suo tempo.

Invece Andrea ha saputo continuare nel solco tracciato, creando nuove preparazioni in cui la sua personalità e il suo talento sono stati confermati da nuovi piatti ancora più intensi e vibranti dei precedenti. Certo, come per tutti noi anche qui c’è bisogno di continuità e di costanza lavorativa, elementi che se raggiunti permetteranno a Motelombroso di diventare una delle più splendenti e interessanti realtà sulla piazza milanese. Fucina di una cucina, dicevamo, personale, in cui il fil rouge è la morbidezza e la rotondità – non ci sono eccessivi contrasti – luogo di discrete cremosità, scioglievolezze e grassezze, tutte ben integrate e talmente eleganti e dosate da farne già ora un punto di riferimento.

L’arte della morbidezza

Tensioni grasso-cremose, con piccoli e impercettibili innesti contrastati, che allungano tremendamente un gusto che si veste da sera, con eleganza e profondità. Come nel carciofo, un pezzo antologico in cui tecnica e cura si posano nella sapiente lavorazione di un mono prodotto qui proposto in crema, in cuore e in cialda con la sua acqua e finanche in polvere disidratata: una esplosione. Altro pezzo da 90 i bottoni di caprino con zucca, zafferano e uova di salmone. Queste ultime, assieme al caprino, donano un insieme sapido a ingredienti dolci, con un bilanciamento davvero perfetto, senza aggiunta di sale (ecco il tocco del palato dello chef) che avrebbe reso troppo invadente le salinità.

Splendido il secreto di mora romagnola, sdrucciolevolmente grasso, e splendida la rivisitazione del bonet. Un plauso vero va poi a Mauro e Alessandra che, in sala, vi delizieranno con percorsi enologici intriganti e con una attenzione premurosa, che solo passione e competenza possono forgiare.

Una squadra dunque che ci sentiamo di premiare con una valutazione lievemente arrotondata per eccesso, ma che il gruppo merita, e che ci auguriamo ci ripaghi con la continuità e la crescita costante che già ora ci pregustiamo.

La Galleria Fotografica:

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
L’affascinante location: un luogo bucolico sul naviglio pavese.
L’ottima accoglienza dei padroni di casa Alessandra Straccamore e Matteo Mazza.
DIFETTI
Il coperto e l’acqua si pagano benché vi sia, come unica scelta, il menù degustazione.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione 5 portate 65€ e 7 portate 80€

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