Passione Gourmet Ciciarà - Passione Gourmet

Ciciarà

Trattoria
Piazza Santo Stefano 8, Milano
Chef Michele Mette e Aronne Giorgetti
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

Pregi

  • Una vera trattoria moderna, nel cuore di Milano.

Difetti

  • A locale pieno il servizio va un po’ in affanno.
Visitato il 09-2020

Per la serie: “trattorie 2.0”

Chi l’avrebbe mai (pre)detto che un format gastronomico sensibile alle tradizioni, al prodotto e alle stagioni, il tutto rivisto in chiave contemporanea, sarebbe diventato l’esempio trainante della ristorazione trendy metropolitana? Dopo il case study di Trippa, infatti, Milano si è popolata di locali di ogni genere ma caratterizzati da due assunti imprescindibili: comfort food di qualità e prezzi contenuti. Nessun effetto speciale, quindi, ma tanta immediatezza, sostanza, gusto e semplicità.

Sono quindi nate quelle che a noi piace definire “trattorie 2.0”, in cui la tradizione non può prescindere dalla tecnica di esecuzione (moderna) e dalla ricerca e ostentazione del prodotto di nicchia e del piccolo produttore/fornitore.

Una delle nuovissime insegne milanesi che ripercorre questo apprezzatissimo filone è Ciciarà, in dialetto milanese, “chiacchiericcio”, nata qualche mese fa con l’intento di riportare in tavola la cucina della tradizione con uno spirito conviviale, sebbene, di questi tempi, è meglio limitarsi al primo obiettivo, speranzosi che tutto possa tornare presto come prima. Una vera trattoria moderna, a cominciare dagli ambienti, lineari, con mattoni a vista, bancone da bar, lavagna con i piatti del giorno e pezzi d’arredamento stile shabby chic. Forse all’interno c’è qualche tavolo di troppo ma al momento è anche allestito un dehors esterno, per queste ultime giornate dal clima mite.

Interessantissima anche l’ubicazione, nella tranquilla Piazza Santo Stefano, a poche centinaia di metri dal Duomo.

Brillanti sfumature in piatti semplici, preparati con ottima tecnica

In cucina officiano Michele Mette (uscito dall’ALMA e precedentemente alla Trattoria del Nuovo Macello) e Aronne Giorgetti  (passato dalla scuola di Niko Romito da cui arriva ragguardevole tecnica nelle preparazioni) che realizzano l’importante compito di abbellire di brillanti sfumature piatti semplici, coadiuvando la materia prima protagonista con interessanti contrappunti che ne esaltano prima di tutto la qualità intrinseca. E così, in una già eccellente battuta di toro vengono adagiati dei talli d’aglio che mettono il turbo al piatto, o una trota marinata diventa irresistibile con una insalata di cetrioli, finocchietto e limone che ricorda l’affascinante gusto del gravlax.

Ma anche i primi piatti e i secondi lasciano il segno, come gli spaghettoni con alici e fiori di zucca, in cui tutti i sapori sono ben definiti per un equilibrio complessivo di gran gusto o i ravioli di patate, menta e pecorino con sugo di pomodoro, con la farcia delicata che si sposa a meraviglia con il sapore deciso del pecorino.

C’è anche la tradizione nell’accezione più ampia del termine, con polpette al sugo, caponata e cotoletta di maiale. E per non dimenticare le esigenze di chi vuole fare un semplice aperitivo di qualità, c’è spazio per gli ormai immancabili cocktail e per affettati di una certa ricercatezza.

Il servizio può migliorare con le tempistiche e i vini (tra i quali si registra qualche etichetta interessante) potrebbero avere ricarichi più contenuti, ma non si può avere tutto nella vita. Il nostro invito, quindi, è quello di venire a provare questa interessantissima tavola che ci sentiamo di annoverare tra le migliori (nuove) trattorie contemporanee della città.

Appunto, una “trattoria 2.0”.

La Galleria Fotografica:

1 Commento.

  • * 1 Anonymous24 Settembre 2020

    Una cucina classica all'italiana da far tremare i grandi chef o presunti tali eseguita perfettamente come i grandi chef internazionali,...chapeau

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