Valutazione
Pregi
- Una cucina diretta, schietta, realizzata con grandi ingredienti.
- Un luogo magico, in una piazza affacciata sul mare.
Difetti
- Il numero di coperti, ridotto, nei mesi invernali.
La Sicilia, il mare, il piatto: la sintesi di un bravo cuoco siciliano
Tante parole abbiamo speso per Joseph Micieli in questi anni. L’abbiamo seguito sin dai suoi esordi qui, a Punta Secca, patria del commissario Montalbano. E l’abbiamo visto nelle sue apparizioni a La Prova del Cuoco e sino a quando la trasmissione ha chiuso i battenti. Rappresentante del sud-est siciliano tra i più autentici, racconta la sua storia di cuoco fondamentalmente autodidatta attraverso piatti che sprigionano energia attraverso un semplice e banale trucco, che trucco non è: la qualità degli ingredienti impiegati.
Eh, sì, perché da Joseph e dal suo Scjabica Cuoco Pescatore sarete inebriati da una pasta con i ricci da antologia, davvero da mettere in bacheca e negli annali come la miglior pasta con i ricci mai degustata. Ottimo anche il resto, in cui spicca nel nostro caso una ventresca laccata al mosto d’uva che ci ha riportato dritti in Giappone, con la sensazione di assaporare una grande taglio di Wagyu beef di qualità eccelsa, con una lieve deriva e nota iodata. Immensa la stra-abusata tartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi di tonno che qui viene costruita con un taglio particolare, che amplifica il gusto, e da 3 parti distinte del tonno – filetto, tarantello e ventresca – che donano sapori, consistenze e profumi molto differenti in bocca.
I dolci, semplici ma non per questo poco intensi – quel gelo di limone si farà ricordare per lungo, lunghissimo tempo – concludono un pasto di livello che ci sentiamo di arrotondare per eccesso nella votazione, nonostante le reiterazioni casearie e una leggera deriva dolce in alcune preparazioni.
Complimenti, insomma, perché il Cuoco Pescatore non si ferma mai, e anzi continua la sua lenta e progressiva crescita.