Passione Gourmet Marotta, Domenico Marotta, Squille (CE) - Passione Gourmet

Marotta

Ristorante
via Marrochelle 52, 81010, Squille (CE)
Chef Domenico Marotta
Recensito da Fiorello Bianchi

Valutazione

16/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Maestria nell'uso dei vegetali.
  • Eccellente rapporto prezzo qualità.

Difetti

  • Un piatto, la guancia, un po' sotto tono.
Visitato il 08-2020

Il giovane giardiniere del gusto

Un giovane talento sulla scena campana, anzi italiana. I genitori hanno una struttura adibita a eventi e banchetti, lui parte e fa esperienze da Andrea Berton, Eric Frechon, Enrico Crippa e Alain Passard, stage in Belgio e da Ryugin a Tokio, per poi tornare a casa e aprire un ristorante all’interno della struttura dei genitori.

Quattro tavoli per un massimo di venti coperti, un locale elegante e sobrio, quasi zen che rispecchia la natura di Domenico Marotta, chef dal carattere introverso, riservato e sicuramente poco social. Avevamo avuto occasione di conoscerlo durante un suo breve periodo trascorso a Brescia da Bedussi, dove con Francesco Bedussi aveva impostato una proposta di ristorazione, a pranzo, ed eravamo rimasti molto colpiti da un piatto di zucchine alla scapece e un cetriolo in osmosi, sibilo del suo potenziale.  La cura e la passione per il mondo vegetale si ritrovano ovviamente ora in quello che è il suo mondo gastronomico, con i vegetali spesso protagonisti, trattati in modo inusuale con marinature di grande maestria. Sul sito si trova questa bella descrizione della sua proposta culinaria: “una cucina tra radici e innesti, legata al territorio per il rispetto della terra, delle tradizioni e degli ingredienti; che guarda al mondo per tecniche, materie prime, nuove esperienze“.

Radici e innesti

La partenza è assolutamente di livello con una bella varietà di amuse bouche, fra i quali spicca una melanzana in una marinatura che ricorda il carpione piemontese, in zucchero e aceto, poi cotta e  lasciata due settimane a riposare con la buccia che va a colorare la polpa.  Squisite le lumache alla brace e la trippa fritta con polenta e pepe nero, ma tutta la batteria iniziale è davvero notevole. Il menù parte  con un piatto avvincente e convincente che è una insalata nera con gambero rosso di Mazara dove si gioca con la spinta iodata e la carica voluttuosa. Una selezione di insalate, nappate con un dressing di sesamo nero, nero di seppia, alga nori, dashi e una base di anacardi, con il gambero crudo che è complementare ma passa quasi in secondo piano rispetto alla parte vegetale. Lo sgombro e il cetriolo, servito in tre portate, trova il suo perfetto abbinamento nella versione con il latte di cetriolo, di grande intensità e profondità di gusto. I primi spaziano oltre regione e nazionalità con il risotto, caprino, curry verde, erba cipollina e lime e i plin di coniglio all’Ischitana, entrambi gustosi. La guancia di vitello, abbinata al peperone è un po’ sottotono, sia da un punto di vista creativo che di sapidità della carne. Il vegetale torna poi protagonista con la ricciola, foglie di fico e fichi acerbi dove questi, raccolti ancora durissimi, vengono fatti marinare per un mese in una soluzione acida e aromatizzata con spezie che li rende croccanti e acidi, con la consistenza quasi di un’oliva e un sapore decisamente insolito e perfetto come alter-ego alla ricciola.

In questo contesto, si lavora molto sulle profondità e sulle verticalizzazioni di gusto e si finisce con un perfetto emblematico che è il dessert “limone e…” che si ispira alla tarte au citron con una crema al limone sifonata con elementi perfettamente abbinati quali una ganache al coriandolo, mandorle, limone in osmosi a freddo, citronella e lime, a conclusione di una esperienza decisamente originale e intrigante, un percorso interessante che ha solo un piatto sotto tono rispetto al resto.

Un giovane talento che ha maturato grandi basi e tecniche e che cura il suo “giardino gastronomico” come un maestro di bonsai: grande cura e precisione per i dettagli e grande senso estetico, sempre a servizio del gusto e da cui ci aspettiamo una continua evoluzione e progressione verso traguardi sempre più importanti.

La galleria fotografica:

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