La Siriola

La Siriola Armentarola

VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
Una grande cucina neo-classica.
Una carta dei vini strepitosa a buoni prezzi.
Un servizio accogliente e ben strutturato.
DIFETTI
I prezzi.

La famiglia Wieser con La Siriola è ancora una volta la culla di un ottimo talento

L’Albergo Ciasa Salares e La Siriola sono uno dei più limpidi esempi della grande tradizione dell’accoglienza in Alta Val Badia. La famiglia Wieser ha dato lustro a questa valle costruendo una bomboniera accogliente e invitante per i suoi ospiti. Stefan in particolare, gran gourmet e appassionato conoscitore gastronomico, ha lanciato tante iniziative che hanno fatto da apripista in molti altri luoghi dell’Alto Adige, e non solo. È anche stato mecenate di grandi talenti della cucina, dalla Siriola sono passati Corrado Fasolato, Claudio Melis e oggi Matteo Metullio, giovanissimo triestino di nascita ma altoatesino di adozione, che è oggi il più giovane bistellato in carica.

Matteo, che ha preso qualche anno or sono – un pò in corsa a dire il vero – le redini della Siriola, ha dimostrato quanto Stefan abbia l’occhio lungo e il palato ancora di più. In brevissimo tempo ha scalato le classifiche riportando stelle, cappelli e forchette in un luogo che, per costanza e per talento anche della proprietà, merita tutti i riconoscimenti che ha sino a ora raggiunto.

Cucina in punta di fioretto

La cucina di Matteo Metullio la potremmo definire neoclassica, trova spunti intriganti e guizzi di piacevolezza all’interno di una confortante e persistente rotondità d’insieme. Che non disdegna qualche punta di fioretto stilistico con incursioni estere, anche grazie alla curiosità e voglia di apprendere dello chef, come nelle splendide Lumache, coregone affumicato, prezzemolo cocco e curry, quest’ultimo decisivo nell’apporto aromatico. Ci è molto piaciuto anche il Risotto alla puttanesca, davvero ben eseguito, così come il cervo, che vibra in abbinamento all’anguilla e al caviale. Didascalici, didattici e ben eseguiti Carbonaro e piccione, moderni, accattivanti e per niente dolci e moto rinfrescanti i dessert. Una cucina fatta di ridondanze, di molti ingredienti, pertanto dai difficili equilibri che lo chef raggiunge con il dono dei corretti dosaggi, supportato da un palato molto affinato.

Un luogo d’incanto che ha anche nel servizio, capitanato dal patron Stefan, la sua indiscutibile forza. È stato ed è tuttora un grande selezionatore enologico, troverete pertanto una cantina strepitosa ad accogliervi con un buon rapporto di prezzo, considerando il luogo, e con una grande professionista in grado di consigliarvi al meglio.

Tutto ciò, ma è certamente giusto così, a prezzi che sono proporzionati alla grande qualità espressa, in sala così come in cucina. Bravo Matteo Metullio, bravo davvero, e bravo Stefan Wieser, uno dei patron che ci sta nel cuore. Evviva La Siriola, evviva il Ciasa Salares.

La galleria fotografica:

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

1 Comments

  1. * 1 Anonymous ha detto:

    Non c è che dire solo e semplicemente una parola Bravo allo chef ,…un interpretazione Neo-classica della cucina italiana come anticipa lei Presidente nell’articolo in apertura, piatti bellissimi per presentazione e vista ….bella la pasticceria finale .! (y)

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
Una grande cucina neo-classica.
Una carta dei vini strepitosa a buoni prezzi.
Un servizio accogliente e ben strutturato.
DIFETTI
I prezzi.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: “Betulla” 130€, “Abete” 132€, “Pino” 163€, “Cirmolo” 163€, “Larice” 198€
Alla carta: 150€

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