Passione Gourmet Un viaggio per le strade di Monte Carlo - Passione Gourmet

Per le strade di Monte Carlo

di Davide Bertellini

Qualità, lusso e nuove aperture: alla scoperta della Monte Carlo gastronomica

Monte Carlo è un luogo unico, dove il tenore della vita, anche gastronomica, può estremamente affascinante… sempre se le disponibilità economiche lo consentono.
Qui convivono da decenni due figure ‘leggendarie’ della ristorazione francese, Alain Ducasse e Joël Robuchon, rispettivamente all’hotel de Paris e all’hotel Metropole. Due grandi ristoranti: il Louis XV appena restylizzato, e dall’altra parte della piazza il ristorante Robuchon. Di charme, elegante più discreto, ma senza dubbio di alto livello.

Ma il Principato offre molto, al di fuori da questi due pezzi da novanta. Partendo dall’estremità orientale (verso l’Italia per intenderci) non possiamo non citare il mitico Monte-Carlo Beach Hotel luogo iconico della Côte d’Azur e della sua “dolce vita”, che da diversi anni vede cimentarsi nelle cucine del ristorante Elsa l’italiano Paolo Sari, insignito di una stella Michelin. Una cucina molto legata al territorio, non statica sui confini geo-politici, ma capace di espandersi verso le altre regioni circostanti come la Liguria e Provenza. Cucina 100% certificata bio (come tutta la struttura) vede l’utilizzo di materia prima possibilmente a chilometro zero. Una vista incantevole sul mare con Monte Carlo dinnanzi ai propri occhi “pieds dans l’eau”.

Contaminazioni orientali e grande cura del prodotto, oltre i confini geografici

Di fianco a questo locale, citiamo anche il ristorante Blue Bay all’interno dell’ “hollywoodiano” Monte-Carlo Bay Hotel, l’ultimo nato circa 11 anni fa a Monaco. Qui fin dagli esordi, lavora lo chef Marcel Ravin della Martinica che è riuscito a prendere la sua prima stella Michelin in un luogo non propriamente facile per chi non esibisce la classica cucina francese. In questi anni il cuoco è riuscito ad affinare il suo stile, migliorando intensità di sapori e profumi: promuovendo una cucina che somma ingredienti, tecniche e spezie dei due continenti senza mai eccedere. Accanto al Monte-Carlo Bay hotel vale una menzione il sempre over-booked Maya Bay ristorante, unico nel suo genere, che propone due cucine differenti sotto lo stesso tetto. Cucina giapponese e tailandese convivono nella medesima location. Ambiente di grande lusso e sfarzo con prezzi altrettanto importanti, per una qualità complessiva medio-alta e una materia prima di ottimo livello. Dalla stessa proprietà aprirà prossimamente un nuovo locale Maya Jay, con una doppia formula di cucina marocchina e indiana.

Meritevole in questa zona anche il Song Qi che prende il nome dalla più importante dinastia cinese, sinonimo di forza e potere. Un ristorante cinese fine dining che propone una serie di piatti interessanti come i dim sum rigorosamente fatti in casa, o i golosi bao bun; o l’imponente anatra laccata alla Pechinese. Cavalcando l’onda orientale di Monte Carlo il giapponese Yoshi (appartenente alla galassia dei ristoranti di Robuchon) è il migliore della costa e premiato con una stella Michelin. Materia prima veramente straordinaria e grande padronanza esecutiva. Da provare assolutamente.

Griglia e carne, senza compromessi

Da pochi mesi ha riaperto lo storico The Grill (by Alain Ducasse) sul roof dell’hotel de Paris ancora in ristrutturazione. Il locale si presenta nel migliore dei modi, con un tetto elettrico apribile in veste ‘decappottabile’ che concede un’esclusiva esperienza di cena sotto le stelle. Protagonista assoluta è ovviamente la griglia.

A Sud di Monte Carlo, nel quartiere di Fontvielle, da segnalare il Beef Bar. Nato a Monaco, questo format sta aprendo in diverse località del mondo da Mykonos a Hong Kong. La carne trattata in cucina viene rintracciata da razze selezionate in ogni angolo del globo: USA, Australia e Giappone su tutti.
In questo momento storico, il Principato può rivelarsi un bel luna park di novità ristorative e una qualità in crescita negli ultimi 5 anni. Unica nota dolente, i prezzi, che si rivelano sempre superiori alla media italiana per un ristorante di pari livello. Come si dice in questi lidi però… “se non puoi permettertelo, non venire a Monte Carlo”.

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