Passione Gourmet Friday Five #18

Friday Five #18

di Presidente

(In foto di apertura: Da Muzzicone – Castiglion Fiorentino (AR) )

Diciottesimo appuntamento con il Friday Five! Continuate a mandarci le vostre segnalazioni: brevi, incisive, precise, nel puro stile Friday Five!
Scrivete all’indirizzo fridayfive@passionegourmet.it, vi invieremo le specifiche per la compilazione e il vostro pezzo sarà pubblicato nel Friday Five!

Da Muzzicone

Il ristorante è addossato alla medievale chiesa di San Francesco. La sala è ampia, gli arredi fermi agli anni ‘50-’60, alle pareti tanti “Piatti del Buon Ricordo” e foto d’antan con vedute del paese o di attori intenti a passeggiare per i borghi della zona. Il menù non è degno di nota. Trattasi di cucina classica toscana troppo salata e un pochino imbastardita (perché usare la baguette come supporto del tipico patè di fegato invece del buon pane toscano? Mistero!). Notevole è la braceria, posta in un angolo del ristorante, e la carne, sempre ben frollata e preparata con sapienza. Su tutte le proposte troneggia la fiorentina di chianina. La bisteccona è tagliata al momento, pesata e mostrata al cliente in tutta la sua possenza prima di finire sulle brace. La mia era un chilo e due di sublime bontà.
(Miryam De Rubeis)

P.zza San Francesco, 7, Castiglion Fiorentino (AR)
Tel: +39.0575.658403

L’ottava nota

Finalmente la città di Palermo può vantare un ristorante adeguato, una bella risposta (in prospettiva) ai “campioni siciliani” concentrati soprattutto nel sud-est dell’isola.
Un ristorante di circa 30 coperti che abbina location, qualità delle materie prime (km 0), creatività e tecnica di esecuzione, servizio attento e cordiale.
A due passi dalla Cala, antico porto della città, immerso nel centro storico, L’Ottava Nota ci ha colpito per l’ambiente minimal ma molto coinvolgente, con un gioco di luci che focalizza da subito l’attenzione sui veri protagonisti della serata: i piatti. Il Menù si presenta curato ed incredibilmente ricco di portate, mai banali, sia a base di carne che di pesce: un invito a ripetere l’esperienza. Segnaliamo, tra gli altri, il “Tortino Ottava Nota”: un tortino di riso pilaf speziato su cui svetta uno strato di guacamole e ricci di mare; piatto ben presentato, mix di ingredienti davvero ben integrati da cui deriva una sensazione al palato pulita e netta, insomma un vero e proprio “signature dish”.
Il pescato del giorno presentava, fuori menu, una tartare di “neonata” (novellame di pesce azzurro, tipico della zona): l’essenza del mare, da non perdere. Fra i primi, proposte degne di menzione le tagliatelle con calamari, “tenerumi” (foglie tenere della pianta della zucchina) e ricci nonché i gigli neri con tonno, melanzane, pomodoro fresco e menta.
Lo chef-patron Vladimiro Farina, grazie all’esperienza maturata in Spagna, è riuscito a rivisitare la cucina siciliana in maniera davvero armonica, con uno spartito che va oltre le consuete sette note musicali: e noi l’ “Ottava Nota” l’abbiamo distintamente sentita.
(Marcello Stasi)

Via Butera, 55 – Palermo
Tel: +39.091.6168601

www.ristoranteottavanota.it

Il Centro

Ricevere tante raccomandazioni per lo stesso locale da tante persone diverse, come prima opzione, data un’area geografica decisamente estesa, non è cosa comune. Evidentemente “espressione della tradizione” ovvero “epistemologia dell’alta langa” è sinonimo de “Ristorante il centro” a Priocca in provincia di Cuneo. L’amore della signora Elide per il suo territorio produce antipasti dal potere evocativo unico, primi da estasi culinaria, secondi da manuale di cucina tradizionale. I fritti un capitolo a parte da non prescindere, mai. La cantina è un annuario della viticoltura piemontese degli ultimi 50 anni, a ben cercare i veri amanti possono trovare un vero tesoro. Un ristorante onesto, sincero e vero, la cui storia, come la racconta il sig. Enrico, non ha eguali.
(Emma De Danieli)

via Umberto I, 5 Priocca d’Alba (CN)
Tel. +39.0173.616112
www.ristoranteilcentro.com/it

Osteria Vini D’Italia

Questo posto esiste ormai da sessant’anni. Prima bar, poi vineria e osteria. Le redini della cucina sono da tempo in mano a Irina Steccanella, giovane cuoca dalla mano felice che dopo tanta gavetta inizia a godere delle sue meritate soddisfazioni. Girava voce che le sue tagliatelle fossero le migliori di Bologna e noi, dopo averle assaggiate, non possiamo che confermare. Non mancano però piatti altrettanto succulenti, come i soavi passatelli in brodo di gallina. Costine di Mora Romagnola da sbocconcellare con cura o una bella cotoletta alla Petroniana tra i secondi. I dolci sono buoni, rigorosamente fatti in casa e meravigliosamente ipercalorici. Tra tutti una zuppa inglese da manuale e la tenerina al cioccolato. Carta dei vini discreta e, ci assicurano, in evoluzione. Si spendono, volentieri, tra i 30 e i 35 euro.
(Marco Colognese)

Via Emilia Levante 142, Bologna
Tel.: +39.051.541509
www.osteriaviniditaliabologna.it

Restaurante Central

La recente esperienza all’acclamato Central di Virgilio Martinez ci ha regalato qualche spunto interessante e molte contraddizioni. A una cucina a tratti efficace, ma senza molti picchi di eccellenza, si contrappone un servizio a dir poco catastrofico. Al punto da chiederci se la San Pellegrino che bevono in Sud America abbia un’alta gradazione alcolica. Dopo aver sollecitato più volte la lista dei vini, ne siamo venuti in possesso soltanto ad antipasto terminato. Nessuna spiegazione dei piatti e, al momento dei dessert, si è materializzata al tavolo una coppa di azoto liquido (supponiamo) all’eucalipto per la quale nessuno ci ha fornito istruzioni.
Circa la cucina, tra gli starters, qualche segnale rassicurante ci è giunto con il polpo e lenticchie, una piacevolissima combinazione di consistenze, sapori e colori, grazie al singolare gusto del patè di olive Botija. Tra i piatti principali, la grande esecuzione del Black Corvina con cenere di cipolla e risotto (perfetto!) alle capesante è stata susseguita dallo sconcertante Amazonian Arapaima, dal gusto tragicamente appeso tra il blando e lo stucchevole.
Senza alcun pre-dessert arriviamo ai dolci. Tocchi di formaggio di capra con una granita (un po’ annacquata e dolcissima) di carota e, per finire, una foresta di cacao composta da gelato fondente da abbinare a degli interessanti crumble (ottimo il fiore andino Yuvo). Piccola pasticceria senza infamia e senza lode, tra cui ricordiamo solo la gelatina al Pisco Sour, cocktail-bandiera nazionale.
Considerati i prezzi, decisamente più alti della media cittadina, rimaniamo con un dubbio e il rimpianto che il Central non possa essere tutto qua. Purtroppo per Virgilio Martinez, ma soprattutto per noi, però, non è da tutti i giorni percorrere 10.000 km per prendere una tale cantonata.
(Azzurra Schicchi)

Ca. Santa Isabel 376, Miraflores, Lima – Perú
Tel: +39.[511]242-8515 / [511] 242-8575
www.centralrestaurante.com.pe/en

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(Amazonian Arapaima, un piatto di Virgilio Martinez – Restaurente Central – Lima)

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