Brilli Bistrot
Valutazione
Pregi
- La simpatia, la passione e la competenza della proprietaria.
Difetti
- La location che, soprattutto all’esterno, non entusiasma.
Fare ristorazione di qualità è difficile.
Lo è ancor di più in provincia, dove uscire dall’appiattimento dell’offerta per portare avanti la propria idea di cucina è sicuramente più impegnativo.
Ristoranti “meteore” che aprono e chiudono senza neanche il tempo di farsi conoscere, gestioni anonime che si succedono stravolgendo i locali e spiazzando gli avventori, poche idee, un’irresistibile tendenza al conformismo e molta improvvisazione.
Poi, per fortuna, ci sono le eccezioni.
A Santa Maria degli Angeli, alle porte di Assisi, in un contesto in cui inevitabilmente è il turismo religioso, con le sue peculiarità, a farla da padrone, il Brilli BistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi da 22 anni propone con coerenza e continuità l’idea di ristorazione della proprietaria, Franca Brilli.
Un’idea semplice, fondata principalmente sul piacere di scoprire, acquistare e proporre ai propri clienti materie prime, prodotti e vini in primo luogo vicini al proprio sentire senza troppo preoccuparsi di inseguire le mode gastronomiche del momento.
Parlare del Bistrot è parlare di Franca, della sua storia, della sua passione.
Una storia che inizia in Lussemburgo dove nasce da genitori italiani e dove fin da piccola si trova a respirare l’aria della cucina nel ristorante di famiglia, lo “Chez-nous”, frequenta l’alberghiero di Diekirch e a soli 19 anni apre il suo primo ristorante da sola.
Poi il rientro in Italia, una parentesi lavorativa in tutt’altro settore e infine il ritorno al primo amore, la ristorazione, con l’apertura del Bistrot.
A chi le rimprovera la scelta di una location a dire il vero non particolarmente suggestiva, sotto un condominio, lungo un viale di scorrimento con antistante parcheggio, Franca risponde che ancora oggi le piace questa posizione, scelta a suo tempo sulla scorta di quanto abituata a vedere per locali simili nel nord Europa.
Carattere e coerenza anche in questo.
L’ambiente è informale, come ci si aspetta da un locale del genere.
Il sorriso e l’affabilità della proprietaria accolgono e mettono a proprio agio gli ospiti mentre in cucina la coppia di chef Katsuhiro Ota e Federico Migliosi, entrambi con esperienze “stellate” alle spalle, è artefice di una proposta piuttosto articolata che si muove, senza azzardi eccessivi, tra la tradizione gastronomica francese e quella italiana con l’apporto di un’importante contaminazione orientale (all’interno del menu troviamo salsa di soia, wasabiEutrema japonicum, conosciuta comunemente come wasabi o anche con il nome di ravanello giapponese, è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota. Dal rizoma di Eutrema japonicum si ottiene una pasta di... Leggi, sushi, tempura
La tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio.... Leggi, ecc.).
Un punto fermo del locale sono da sempre le tartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi: di tonno, di salmone o di chianina
Razza bovina molto pregiata dal manto bianco porcellana, inizialmente usata come capo da mezzadria, che deve il suo nome "chianina" alla Val di Chiana. La carne presenta gusto sapido e delicato al tempo stesso, ricco di sfumature vegetali nei tagli più magri.... Leggi, preparate direttamente al tavolo dall’eclettica gerente. Improponibile sedersi e non provarle.
Una cucina dai sapori netti e decisi, ma nel complesso abbastanza equilibrati. Piatti se vogliamo anche semplici nella loro concezione ma eseguiti con buona tecnica e nel rispetto delle materie prime. Qualche incertezza in un paio di passaggi non compromette la generale sensazione di appagamento che si ha lasciando la tavola. Torneremo.
L’amuse bouche: terrina di maiale con ravanelli.
Seppie pugliesi grigliate, passata di ceci, scorzone: una maggior caramellizzazione delle seppie e una punta di acidità avrebbero giovato all’equilibrio del piatto spostato verso un’eccessiva tendenza dolce.
Preparazione “live” della Tartare di chianina con capperi, prezzemolo e cipolla rossa, pane tostato e burro salato…
…nel piatto si presenta speziata e piccante quanto basta per renderne difficoltoso l’abbinamento con il vino ma senz’altro “tipica” e gustosa (siamo in Umbria e l’olio abbonda…).
Trenette al sugo di crostacei con astice: perfetta la cottura della pasta, equilibrato il gusto.
Umbricelli con ragù bianco di piccione, nocciole e bietoline: piatto strutturato e complesso, dal sapore deciso, non particolarmente elegante al palato ma piacevole
Capocollo di maiale umbro laccato al miele e peperoncino, purea di fave secche e cicoria, cotognata: perfetta la cottura, un filo eccessiva la speziatura
Agnello e finocchi delle nostre terre: Coscio senapato, flan di finocchi caramellato, Costina impanata, finocchi crudi e arance, maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi di alici, Spalla brasata, purè di finocchi, Coratella
Coratella è il termine con il quale si indicano parti delle interiora degli animali di piccola taglia come agnello, coniglio o pollame. È il diminutivo di corata, che ha il medesimo significato per le interiora degli animali di grossa taglia. Anticamente, corata e coratella definivano il solo complesso di cuore, fegato e polmoni. Attualmente, oltre a queste parti, si intendono... Leggi su crostino: panatura della costina rivedibile, per il resto una buona esecuzione quanto a cotture delle carni e salse di accompagnamento.
In chiusura due dessert rinfrescanti: Lastre di meringa al limone, zuppetta di ananas alla menta, salsa al lime, gelato al cocco…
…e Sabbiato al cacao Ashanti 67%, spuma di yogurt e cioccolato bianco Opalys, sorbetto ai frutti rossi, lamponi freschi
I cioccolatini artigianali: ottimi ma, va detto, non realizzati in casa.
Ad accompagnare il pasto, al netto di una bollicina da pinot noir scelta da noi, una selezione di chicche proposte dalla proprietaria…