Valutazione
Pregi
- La piacevolezza di una cucina non banale.
Difetti
- Il gradino “a tradimento” tra l’entrata e la sala di sinistra.
Uno dei meriti maggiori di Paolo Zoppolatti e delle sue frequenti comparsate negli studi di una famosa trasmissione televisiva è certamente quello di aver assunto il ruolo di ambasciatore della sua Cormòns. La “terra di confine”, ricca di cultura non solo enogastronomica, dove gli operatori di telefonia mobile italiani e sloveni duellano dell’aria per una supremazia che vagamente ricorda le battaglie di un passato oramai lontano: oggi qui ci sono rigogliosi vigneti a unire con i loro filari i volti sorridenti di due popoli costretti, dalla storia e dalla follia dell’uomo, a guardarsi in cagnesco per decenni.
Siamo certi che la notorietà mediatica di Paolo non possa essere assunta a tratto distintivo della Trattoria Al Giardinetto, perché la sua storia, e il suo valore, hanno radici molto più antiche.
E’ il 1907 quando Giorgio Zoppolatti, nonno di Paolo, inaugura l’Albergo Al Giardinetto, e tre generazioni dopo i Zoppolatti sono ancora lì a gestire l’attività di famiglia: Paolo in cucina, il fratello Giorgio in sala, l’altro fratello Giovanni nel laboratorio pasticceria, ed il padre Ezio che non fa certo mancare la sua presenza tra il ristorante, l’albergo e la caffetteria, vero punto di riferimento per gli abitanti di Cormòns.
Non sorprende quindi che varcata la soglia della Trattoria si respiri un clima rilassante e familiare: ambienti di sobria eleganza, in perfetta sintonia con l’ospitalità tipica di questo popolo.
La cucina di Paolo Zoppolatti è la sintesi di un’idea gastronomica che si fonda innanzitutto nella tradizione, ben interpretata, con qualche stralcio di modernità privo d’inutili esagerazioni. Il buon equilibrio complessivo delle sue preparazioni dimostra maturità e sicurezza, c’è ricerca e buona tecnica, e anche qualche digressione con prodotti e ricette di chiara ispirazione mitteleuropea.
Un esempio lampante è la “falsa cappasanta” della nostra esperienza, in realtà un piccolo cilindro di sedano rapa scavato all’interno, sbollentato in acqua e Friulano, e riempito di verdure: un gioco simpatico per porre in evidenza uno dei simboli del territorio, il vino.
Una cucina piacevole quindi, mai sopra le righe, come l’indole serafica e sincera di uno chef che vuole raccontare la sua terra, a suo agio davanti a milioni di spettatori, ma forse più felice davanti ai commensali della Trattoria, nell’intimità della “sua” Cormòns.
Prosciutto d’Osvaldo: come al solito strepitoso.
Friulano 2012 dei Produttori di Cormòns
Saluto dalla cucina: gelatina di verdure con valeriana di campo e salsa tonnata.
Tortino di ricotta, pomodoro zerbino, capperi di Pantelleria e olio al limone.
Cappasanta dell’orto al vino Collio Friulano.
Salame scottato, polenta di Trussio, aceto di mele e cipolla di Cavasso.
Vino della Pace 2012 dei Produttori di Cormòns.
Pasta grattata, rosa di Gorizia, noci e speck d’oca.
Zuppa di scarola, stinco di vitello bollito, krenIl kren o cren può avere due significati simili ma differenti. Nel primo caso, indica un particolare vegetale dalla lunga radice commestibile e aromatica - Armoracia rusticana- meglio conosciuta come barbaforte o rafano; nel secondo, con cren ci si riferisce ad una particolare salsa che si ricava dalla stessa pianta. La radice del rafano ha un sapore dolce, leggermente piccante e... Leggi e sale di Pirano.
Cremoso al cioccolato bianco profumato al limone, sedano e olio alla liquerizia.
Gelato alla crema, olio di semi di zucca, maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi all’arancia e kipfel di patate speziati.
Piccola pasticceria.
Cormòns by night: atmosfera molto tranquilla…