Ci piace, la Valtellina. Ci piace per il suo sole, per gli straordinari prodotti che offre, spesso non conosciuti quanto meritino, per l’inconfondibile piega che prende il Nebbiolo da queste parti, tanto da esigere un nome differente. Ci piace anche perché si riescono ancora a trovare posti come questo, che senza tradire fino in fondo l’insegna riesce a proporre a prezzi onesti una cucina che guardi sia alle tradizioni valligiane che a ciò che si trova oltre questa valle chiusa dalle montagne e dall’acqua. Anche se siamo solo a Delebio, e cioè ancora a ridosso del Lario, praticamente al livello del mare, i tratti della cucina tradizionale sono gli stessi che potremmo trovare risalendo le molte decine di chilometri che ci separano dalle zone di vera montagna. All’Osteria del Benedet abbiamo trovato una cucina che, al di là delle buone materie prime, ci ha colpito con antipasti e primi, proponendo anche secondi in media di buon livello ma che abbiamo trovato un po’ in difficoltà sui dolci. In carta, oltre a una varia scelta di piatti di terra e dall’acqua, dolce e no, sono presenti due convenienti percorsi a 29 e 33 euro, dedicati rispettivamente ai piatti della tradizione valligiana ed al pesce di lago. Ottima la cantina, per varietà e ricarichi. Oltretutto prossimamente l’Osteria si allargherà ospitando un’enoteca con vineria ai piani sottostanti (la sala è collocata al secondo piano dell’antica costruzione). Dopo aver stappato un nostro vecchio amico,
procediamo all’assaggio dei discreti pani
e dell’ottimo filetto di maiale affumicato di cui veniamo gentilmente omaggiati.
Iniziamo ad avvertire il manico in cucina non certo grazie alle immancabilmente notevoli bresaole,
quanto per merito dell’ottimo strudel di verdure su fonduta di formaggi di valle, piatto che riesce a dispetto degli ingredienti a mantenere una notevole leggerezza,
così come i pizzoccherosi cannelloni di grano saraceno farciti con taroz, collocati su una fonduta di Bitto.
In questa stagione vietato negarsi un assaggio di funghi.
Fra i secondi, contrariamente a quello che ci saremmo potuti attendere, ci ha colpito molto favorevolmente l’esotico tonno in crosta di pistacchi su salsa al frutto della passione (la foto alle patate è per risvegliare l’attenzione del lettore), elegante nell’equilibrio dolce-acido-sapido,
mentre è risultata poco gradevole la cottura dell’arrostino di galletto con guanciale affumicato e verdure grigliate (peraltro le stesse che contornavano il tonno), quasi lesso e con la pelle di consistenza molliccia.
Molto gradevole, invece, il filetto di maiale ripieno di ricotta d’alpe ed ortiche in crosta di mandorle (foto NP).
Come dicevo all’inizio dolci parecchio sottotono. Lodevole eccezione per il babà con gelato (sorbetto, crediamo) al mojito.
Monotona per consistenze e poco definita nella salsa la bavareseLa Bavarese o crema bavarese è un dessert a base di crema inglese, gelatina o colla di pesce e panna. Sebbene il nome indichi un'origine tedesca, il dolce nasce in Francia nell'800 e si ispira a una bevanda chiamata bavarese a base di tè, latte e liquore. Può essere servita come dolce al cucchiaio o costituire una base o farcitura... Leggi al mango su salsa di menta,
presentata un po’ vintage così come il dolcissimo semifreddo all’amaretto con spuma di latte di mandorla.
Buoni invece, non sappiamo se autoprodotti ma dalla lievitazione del babà diremmo di sì i dolci offerti a corredo del caffè.
In sostanza, con dolci al livello degli altri piatti, un luogo dall’eccellente rapporto qualità prezzo in cui passare una serata o un mezzogiorno rilassato in compagnia di buoni piatti ed ottimi vini.
Osteria del Benedet

VALUTAZIONE
Cucina Classica
13/20
13/20
PREGI
La cantina.
DIFETTI
VALUTAZIONE
Cucina Classica
13/20
13/20
PREGI
La cantina.
DIFETTI
PREZZI
- Prezzo Massimo: 40€
- Prezzo Minimo: 25€
Menù 29-33 euri
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“Gentili Signore, Cari Signori! Quello di cui vi parleremo sarà l’emotività e la verità che rimarrà sulla tavola prima che ci portino via le briciole. Sarà la persistenza dell’ultima goccia di vino prima che la bottiglia sia vuota. Ciò che leggerete sarà il frutto maturato dalla pianta della passione che questi giovani hanno coltivato per anni.”
Il Presidente, 20 Luglio 2009.
4 Comments
Va bene il Benedet, però…
In Valtellina ci sono tre stellati e ancora ve ne manca uno cribbio 🙂
Allergici a Livigno?
PS: comunque un complimento per le sempre belle parole sulla mia bistrattata Valle.
Giacomo
eh Livigno…credo che se solo mostrassi a mia moglie la strada per raggiungerla riceverei una vanga in testa…l’unica sarebbe narcotizzarla prima.
Per Mattias forse vale la pena narcotizzarla sul serio 😉
…il mio secondo di alcuni anni fa arrivava dal del Benedet…mi ha insegnato un sacco di cose 🙂