Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione Ristorante
Il “crotto” è la più tipica espressione dell’ospitalità valtellinese, e come un autentico valligiano è schivo, addossato alle pareti di roccia se non addirittura in parte scavato in esse, ed al contempo ospitale per i vini potenti e le ricche specialità gastronomiche che vi si possono gustare davanti ad un camino scoppiettante.
La scelta vincente della proprietà è stata quella di mantenere la grande sala tradizionale e di affiancarle una parte totalmente nuova dall’eleganza quasi nordica con pavimento in pietra e legni chiari a rivestire le pareti. Questo connubio di tradizione e modernità lo si ritrova anche nella cucina che offre i piatti della tradizione così come proposte più originali, ma sempre basati su ingredienti prettamente del territorio. L’accoglienza è informale ma sollecita e ci sorprenderà per la puntualità del servizio, malgrado l’alto numero di clienti.
La carta dei vini è un significativo compendio di quanto questa splendida zona vinicola possa offrire e comprende sia i nomi più noti che una serie di nuove realtà che stanno ben lavorando nel rispetto della tipicità con risultati di indubbia qualità. Proviamo un Valtellina Superiore DOCG 2004 Le Strie, dal colore granato profondo e brillante, con bella presenza al naso di frutti rossi cotti, marascheLa marasche sono i frutti del ciliegio canino (Prunus mahaleb), lo stesso genere alla quale appartengono amarene, visciole e ciliegie. Dalla forma simile alle ciliegie, ma più piccole e dal colore rosso-nerastro, per via del gusto amaro e acidulo, vengono consumate previa cottura, nel liquore (Maraschino) o come miele, anche monofloreale in zone con estesa diffusione, come il carso triestino.... Leggi e resina, che si ritrovano con coerenza in bocca, supportati da una buona acidità e persistenza.
Dalla buona scelta di vini al bicchiere scegliamo una delle novità del produttore, la cui cantina è ospitata nella stessa struttura del ristorante, Mamete Prevostini. Si tratta del suo Rosato 2009, delizioso al naso con note di ribes e rose rosa, e piacevolissimo all’assaggio, vinoso e rotondo con un finale austero, quasi salino.
Iniziamo con un tagliere di “violino” di capra dal gusto intenso, quasi tannico, servito con morbidi panini di segale, e da un’intrigante insalata di spinaci freschi, pomodorini ciliegia e granella di frutta secca con scaglie di parmigiano e emulsione di barbabietole, molto delicata e divertente per il gioco di consistenze.
Per la scelta dei primi accettiamo di buon grado la proposta di un bis composto da gnocchetti bianchi di Mese al burro versato e salvia e pizzoccheri della Valtellina con cuori di verze e patate, rispettosi della ricetta classica ma equilibrati nell’uso di aglio, burro e formaggio.
L’altro primo piatto è composto da ravioli ripieni di piccione cotto a bassa temperatura su letto di fagiolini croccanti, davvero notevoli per eleganza del ripieno e per la pasta, perfetta per cottura, spessore e gusto.
Tra le tante proposte di carne decidiamo per il guanciale di vitello brasatoPreparazione di carne cotta lentamente con vino, spezie e brodo. La lunga cottura del brasato privilegia le parti fibrose associate ai muscoli dell’animale, rendendole morbide e succulente.... Leggi allo Sforzato “Albareda” su nido di polenta, che malgrado la scelta di uno dei vini più assertivi della zona risulta quasi dolce e fondente nella consistenza. Per proseguire questo viaggio nelle eccellenze alimentari della Valle degustiamo un piatto di formaggi composto dal morbido Scimudin, a pasta molle, e dei sapidi Casera e Bitto D.O.P. con miele di castagno.
A chiudere ecco un semifreddo di fichi cotti nel Porto su purea di mela verde, affascinante per la poca dolcezza ed una spinta acidità, e il dolce del giorno costituito da una tortina di grano saraceno con mele spadellate alla grappa, frutti di bosco e da un sorbetto all’Amaro “Braulio”, digestivo a base di erbe montane di produzione bormiese.
Il pregio:Vi si possono trovare tutte le specialità gastronomiche ed enologiche del territorio.
Il difetto:Fate ben attenzione alle indicazioni per raggiungerlo.
Il Cortasc
Via Lucchinetti, 63
23020 Mese – So
Tel. 0343/41003
Chiuso lunedì e martedì
Menù 38 euro
Carta 40/50 euro
Visitato nel mese di Dicembre 2010
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Fabrizio Nobili
che bello vedere sul vostro sito foto di locali più volte frequentati e ai quali si è affezionati. tornare al crotasc e nella cantinetta di prevostini è sempre un piacere. Complimenti ps addetti ai lavori del posto mi hanno che solo la produzione del braulio riserva è rimasta nel zona di bormio, il "base" ormai è prodotto verso milano, vi risulta?
Grazie per i complimenti. Non ti so rispondere riguardo al Braulio.