Passione Gourmet Octopus, Chef Fabien Lefebvre, Bèziers (FR) di Norbert - Passione Gourmet

Octopus, Chef Fabien Lefebvre, Bèziers (FR) di Norbert

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

390

Recensione Ristorante

Meilleur ouvrier de France. Posso dire ormai con sicurezza che questo titolo è una garanzia. Nei pressi di Carcassonne dovendo scegliere una tavola tra stelle, macaron e cappelli vari ero in grande imbarazzo.
Allora mi sono ricordato di questa onorificenza assegnata solo ed esclusivamente in modo meritocratico, su base concorsuale e biennale che già mi aveva colpito per la sua attendibilità.
E devo dire che anche in quest’anonima cittadina dell’Hèrault tra Perpignan e Montpellier questo riconoscimento, tutto francese, assegnato nel 2004 a Fabien Lefebvre, è stato per me un faro che mi ha permesso di fare un’esperienza molto soddisfacente.
Come detto, la cittadina è discretamente scialba ed inerte, ma cela nel suo cuore questo ristorante che assolutamente ne giustifica la visita.
La struttura dell’ Octopus contempla una parte bistrot dove consumare pasti veloci e la vera anima rappresentata dalle due salette in tonalità pastello dove viene presentata la vera e propria offerta gastronomica del ristorante.
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L’esercizio è stato aperto nel 2005 dallo chef in società con Olivier Bontemps. Dopo un paio d’anni le loro strade si sono divise : il secondo ha aperto un bistrot omonimo nel paesino di Magalas a poca distanza da Bèziers, mentre al timone dell’Octopus è rimasto Lefebvre.
La cucina è molto semplice ed essenziale volta ad una esaltazione del gusto attraverso la semplicità di pochi tocchi, per lo più mediterranei o provenzali.
Per pochi minuti(non più di cinque) non ci è stato fatto prendere il menù super confiance la cui ultima comanda scade alle 13.15, il che in un primo momento mi ha lasciato molto interdetto. In seguito però, valutando le cose in prospettiva, come si dovrebbe sempre fare, usando il raziocinio e non la pancia, questa apparente rigidità mi è sembrata funzionale ad una ideale organizzazione del lavoro in cui, non essendoci una nutrita brigata, l’ottimizzazione delle tempistiche è essenziale per mantenere il notevole livello di cucina.
Dopo aver scelto il Bèzigon 2006, un pregevole chenin blanc in purezza di JC Garnier,
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si comincia con una deliziosa crema di maccarello, cipolle, erba cipollina, coriandolo
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e si prosegue con una squisita schiuma di patate al curry con cozze ed una crocchetta di patate e formaggio altrettanto buona
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Il menù vero e proprio comincia col Pot au feu, classica ricetta francese corrispondente al nostro bollito ribattezzato dallo chef Croq’n’truffe.
Qui, per una volta, c’è una concessione alla forma: la carne, cotta a lungo, viene ricomposta utilizzando la gelatina della propria cottura in un crocchè rotondo guarnito da pane al tartufo con in cima un tocco di midollo, a completare una salsa al tartufo e verdure stufate tra cui notevole e molto adeguata è la presenza del radicchio. Piatto eccellente e molto più leggero di quel che si possa pensare.
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La spigola cotta con brandade di merluzzo e tartufo, porri ed interiora del merluzzo, salsa bordolese è un vademecum di sapori e tecniche di cottura
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allo stesso modo della ghiotta triglia con splendida salsa aioli,foie,fagioli bianchi, cipolle ed un pizzico di sapiente e sgrassante aceto invecchiato
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Come si può vedere ogni elemento grasso è tenuto a bada da un contrappunto tale da non renderlo mai pesante( e ruffiano): idee chiare ed assolutamente funzionali all’esaltazione del gusto, concetto che viene sottolineato meno dalla peraltro considerevole ed importante pernice in due cotture con petto cotto a bassa temperatura farcito di foie e la coscia caramellata accompagnate da fico al limone e funghi porcini. Silenzio, parla Lefebvre
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Dopo una alquanto spartana ma essenziale selezione di formaggi tra cui un ottimo vaccino di Colombier,
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preceduto da un opportuno gelato al limone di concentrazione significativa e cedro caramellato con nougatine,
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ecco il Montblanc con gelato di prugna e noci pralinate a chiudere molto gradevolmente un pasto di ragguardevole interesse.
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Quando ci si alza da una tavola con l’idea di tornarci con piacere, magari ad assaggiare altri piatti, si è di fronte ad una semplice ed indubitabile cartina di tornasole del valore di un ristorante.
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Il pregio:La cucina essenziale di un autorevole “Artigiano” del gusto

Il difetto:Un servizio molto essenziale (e poco sorridente).

Restaurant Octopus
Rue Boieldieu 12 Bèziers
Tel 0033 (0)467499000
Chiusura domenica e lunedì.
Menù degustazione mini confiance quattro portate 40 euro, confiance sei portate a 55 euro, super confiance otto portate a 75 euro. Alla carta circa 70 euro

www.restaurant-octopus.com

Visitato nel mese di Novembre 2010
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Norbert

6 Commenti.

  • fabrizio4 Gennaio 2011

    MOF è un'istituzione che elegge il miglior operatore in vai campi, dal cuoco al falegname, dall'affinatore di formaggi al calzolaio. Devo dire anch'io non mi sono mai trovato male con gli chef MOF (anche lo chef del Montecristo a Le Castellet ha questo titolo).

  • Il Guardiano del Faro4 Gennaio 2011

    Bravo, ma anche se sei al sud ricordati di arrivare sempre alle 12,30 , ovunque, anzi, alle 12.25 , anche solo per vedere se sono pronti ;-)

  • norbert5 Gennaio 2011

    Terro' presente. Tutta esperienza. Per me le 13.20 è già presto. Pensavo che l'influenza della Spagna riguardo abitudini ed orari fosse più forte......

  • Il Guardiano del Faro5 Gennaio 2011

    La Francia in effetti sente poco l'influenza delle abitudini spagnole, a pranzo la regola delle 12.30 è rispettata praticamente in tutto l'esagono, mentre è curioso che proprio in Spagna, dove gli innovativi propongono i menù più lunghi hanno però mantenuto la tradizione dell'apertura alle 13.15 /13.30 . In Francia menù oltre le dieci portate se ve vedono molto raramente, però non amano fare tardi ... Le abitudini spagnole sono più simili a quelle tue parti. In Europa è proprio l'Italia che ha " i fusi orari" del pranzo più diversi, dalle 12.00 dell'Alto Adige , come in Svizzera e Germania, fino alle 13.30 del centro sud. La sera è ancora più diverso, se è vero che in Svizzera o Germania ci si può accomodare a cena anche alle 18.30 . Insomma, la domanda : a che ora, non è un di più, ma una regola che molti posso permettersi di far rispettare, quelli che hanno quasi sempre il ristorante pieno. Sono stato rimbalzato anch'io ad Arles, Rabanel alle 13.45 non mi ha aspettato, maledizione alla festa dei cavalli della Camargue. Vabbè, comunque da questo intrigante Lefebvre ci passerò, alle 12.30 :D

  • alberto beda5 Gennaio 2011

    In effetti, all'Atelier di Jean-Luc Rabanel, per stile e modalità di cucina, l'orario, piuttosto tassativo, ha una sua razionalità. In tanti altri casi, è meno facilmente comprensibile, se non in termini di abitudini e comodità.

  • fat pippo18 Novembre 2011

    Ci ho cenato il 6/11 con menu "confiance" in sei portate ed abinamento "mets et vins" Sono rimasto un po deluso a primo impatto dal servizio, in effetti chi mi ha accolto puzzava parecchio ma fortunatamente ho avuto un altro cameriere. Globalmente, i piatti sono curati ma preparati con parecchio anticipo ed il risultato e' una qualita irregolare tra i piatti. il souffle e' arrivato tiepido mentre il bicchiere era rovente. Resta un indirizzo molto valido ma il 17/20 richiede piu di impegno. Per quanto mi riguarda solo 3 dei 6 piatti che ho preso lo meritavano. Saluti

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