Una finestra su Firenze, una finestra sul mondo.
Carica di bellezza e di prestigio si palesa la vista di Firenze e tali sono del resto gli interni e la mise en place del ristorante Borgo San Jacopo, struttura di punta dell’appena rinnovato Lungarno collection. Il servizio si muove con rigore, meticolosità eppure con delicatezza e riguardo verso il cliente; funziona tutto senza alcuna ostentazione, quasi d’incanto. In armonico concerto con la sala opera il sommelier, dinamico e competente, capace di creare abbinamenti al calice mettendo al centro i gusti del cliente.
La cucina dello chef Peter Brunel è perfetto catalizzatore di queste due realtà: raffinata e lussuosa, confezionata per rispettare l’anima internazionale del luogo, ma umile, artigiana ed estrosa come il miglior “made in Italy”. Brillante e ben orchestrata anche l’idea del menu atto a riabilitare un elemento normalmente statico e di estrazione povera come il tubero per eccellenza: percorso battezzato ironicamente dal cuoco “Variazione sul tema patata”.
Assaggiando varie proposte dalla carta, emergono limpidamente tecnica e rigore classico, veicolati da creatività e da una libera sperimentazione, come negli splendidi bottoni di cinghiale in brodo di Cinta Senese; la sorprendente patata pietrificata; il lussurioso piccione al Brunello con tartufo e foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi al vapore; o ancora il sorbetto di patata viola racchiuso tra pepite di cioccolato dorate e caviale Calvisius.
Poesia materica i dolci della bravissima pasticcera Loretta Fanella, cristalline architetture di profumi e texture dalla lodevole leggerezza e dall’ampia gamma aromatica. Un’esperienza che rimarca il successo di questo indirizzo, e che lascia ben presagire per il futuro di Peter Brunel e per la sua squadra fiorentina.
La galleria fotografica:
-
-
Pappa al pomodoro
La pappa al pomodoro è una tipica zuppa contadina a base di pane, pomodoro e olio extravergine, caratteristica della regione Toscana. Leggi.
-
-
Pietrificata: patata ratta colata in argilla con maionese
La maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi al peperone.
-
-
La ribollita
La ribollita è una zuppa toscana invernale a base di pane raffermo, fagioli, ortaggi e verdure. Protagonista vegetale della ricetta è il cavolo nero raccolto dopo la prima gelata. Leggi: classica in pentola di rame con polvere di fagioli.
-
- Il piccione “in gabbia”: piccione alla brace, foie gras al vapore, ravanello, crema di soia e tartufo.
-
-
Gioco di consistenze: riso di patata, maialino, scampo e vermouth
Il vermut, o vermutte, oppure vermouth, in grafia francese e vèrmot in quella piemontese, è un vino liquoroso aromatizzato creato nel 1786 a Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail. Il vermut si beve soprattutto come aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali famoso è il Martini ma... Leggi.