Pian di Stio di San Salvatore 1988
Le origini del Pian di Stio di San Salvatore 1988
Rivoluzionario, carismatico, vulcanico.
Una sequela di aggettivi che descrivono tanto il vino quanto il carattere di Giuseppe Pagano. È proprio questo spirito indomito che ha guidato la nascita di San Salvatore, un progetto che si radica profondamente nel Cilento, dove la natura e la tradizione vinicola si incontrano in un equilibrio perfetto. Qui, Pagano ha scelto di investire, trasformando la sua visione in realtà attraverso un’agricoltura biologica e un’interpretazione rispettosa del terroir. La tenuta, che si estende su oltre 100 ettari, distribuiti tra Stio, Paestum e Giungano, è il cuore pulsante di un’azienda che unisce passione, innovazione e il rispetto per il territorio.
Il nome
Pian di Stio richiama l’omonimo altopiano situato nel cuore del Cilento, a circa 650 metri sul livello del mare. Questa altitudine, insieme al clima fresco e all’escursione termica tra il giorno e la notte, favorisce una maturazione lenta e graduale delle uve, conferendo al vino la sua peculiare finezza aromatica. Stio, una località con una lunga storia agricola, è da sempre al centro di una tradizione vitivinicola che si intreccia con il lavoro dei vigneron locali, i quali, da generazioni, coltivano la terra con dedizione.
Le condizioni climatiche ideali e l’esperienza consolidata nel tempo sono ciò che permette di ottenere frutti di qualità superiore, che si riflettono nei vini che nascono da queste terre.
Il vino
Questa etichetta è un Fiano in purezza che si distingue per la sua espressione fresca e vibrante. Le uve, coltivate, raccolte e vinificate seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La fermentazione avviene a temperatura controllata, per preservare l’integrità degli aromi e valorizzare le caratteristiche varietali del vitigno. Il risultato è un vino che esprime con eleganza e precisione il territorio di origine.
La maturazione
L’affinamento avviene esclusivamente in acciaio, con un prolungato contatto con le fecce fini, pratica che contribuisce a donare maggiore complessità e struttura al vino. Questo processo esalta la purezza espressiva del fiano, mantenendo intatta la sua freschezza e il profilo aromatico che lo contraddistingue.
Degustazione guidata
Alla vista, Pian di Stio si presenta con un colore giallo paglierino luminoso, con riflessi dorati. Il bouquet olfattivo è raffinato e articolato, con note di agrumi, mela verde e fiori bianchi, accompagnati da sfumature minerali che richiamano la pietra bagnata dal mare. Al palato, il vino si distingue per la sua tensione gustativa, sostenuta da una vibrante acidità e da una sottile sapidità che ne allunga la persistenza. La chiusura è pulita ed elegante, con un ritorno di sensazioni fresche e agrumate.
Pian di Stio e…?
Pian di Stio richiama senza ombra di dubbio la potenza visiva e simbolica di La grande onda di Kanagawa di Hokusai. Come nell’iconica xilografia, in cui la forza della natura si manifesta con un equilibrio perfetto tra movimento e armonia, questo vino esprime una tensione vibrante tra freschezza e struttura. La sua mineralità affilata e la purezza aromatica emergono con la stessa incisività delle linee dell’opera, creando un’esperienza sensoriale che combina energia e leggerezza in un sorso dinamico e avvolgente.
