Motelombroso

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

17/20

PREGI
Proposta da alto tasso di originalità.
Locale affascinante.
DIFETTI
Parcheggio non in loco.

Instant Crush

“Instant crush” dei Daft Punk è la canzone associata al nuovo menù “Avant Garde”, dello chef Nicola Bonora al Motelombroso, in contrapposizione a “Il sogno di Maria” di Fabrizio De Andrè, associata al menù dei classici della cucina italiana e francese dagli anni ’60 in poi. La particolarità  è quella di poter scegliere fra andare sulla carta, o su un percorso di piatti super classici, come i tortellini panna e prosciutto, la sogliola alla mugnaia, l’anatra all’arancia, la zuppa di cipolle en croute, il filetto al pepe verde, oppure, inoltrarsi nell’ avventura di scoprire gli stessi piatti, reinterpretati, stravolti, scomposti. In Avant Garde le salse diventano assolute protagoniste rispetto alla proteina, ci sono giochi interessanti di temperature e masticazioni, gli “scarti” vengono preferiti alle parti considerate più nobili, ci sono piatti che spiazzano, sfiorando il dis-comfort. Lo chef Nicola Bonora è in grandissima forma e in crescita esponenziale, supportato  dalla coppia (fantastica) di proprietari, Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, bravi, preparati, coinvolgenti e appassionati, che gestiscono con maestria la sala. Diciamo quindi che l’Instant Crush può decisamente avvenire, sia per il posto (stiloso, intrigante, alternativo) sia per la cucina.

Avant Garde

Abbiamo optato per il menù  Avant Garde, partendo con l’Insalata di Mare, una rappresentazione elegante di miniature di  elementi in un gioco di sapori, condimenti  e temperature diverse. Dalla Zuppa di cipolle, con una finta cipolla di buccia di fontina si passa al piatto decisamente più avanguardistico: i Tortellini panna e prosciutto (piatto quasi freddo, con panna alla genziana, con nota amara percepita subito ma che va a stemperarsi), masticazioni diverse, farcia destrutturata e trasformata in liquido e in bottarga per un piatto insolito e intrigante. Nella Sogliola alla Mugnaia della sogliola c’è solo la pelle, vetrificata, mentre decisa protagonista è la salsa, una bernese dove la parte più grassa del pesce porta delle note lattiche e cremose, sostituendo completamente il burro. L’Anatra all’arancia viene servita in due portate: in una c’è il collo ripieno di una bolognese di albedi di agrumi (note amare per un ripieno super gustoso) e, nell’altra, una insalata di arancia con una favoloso fondo d’anatra agli agrumi. Aggressivo e quasi disturbante il Filetto al Pepe Verde, che viene correttamente rinominato Pepe Verde e Filetto, dove la spezia, cotta tre giorni  e poi lavorata come un risotto, spinge oltremodo, con un tenerissimo carpaccio, tagliato alto, di fassona piemontese, a dare masticazione e a placare, solo parzialmente, l’impatto della spezia. Un piatto a cui potrebbe giovare un abbinamento, anche liquido, che resetti il palato, per non aspettare il Coulant al cioccolato caldo, che nasconde una ostrica fredda, kiwi, e artemisia, un piatto che non ci ha convinto fino in fondo, con il cioccolato decisamente coprente e allappante. Finale super interessante con lo Spaghettone, mantecato a freddo, con idrolato di geranio, rose, elicriso e limone. Se ne parla (ancora) poco ma Nicola Bonora ha una cifra stilistica assolutamente personale, una capacità di pensiero e una vis creativa dirompente che, correttamente incanalata, lo può portare sempre più in alto, ma che, già ora, lo posiziona fra le cucine più interessanti di Milano, e non solo.

IL PIATTO MIGLIORE: Arancia all’anatra.

La Galleria Fotografica:

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Fiorello Bianchi

Appassionato viaggiatore e gourmet, alla costante ricerca di esperienze gastronomiche e di piatti superwow, a cui dedica parte del suo tempo libero e dei suoi viaggi. Interessato a scoprire nuovi talenti, amante delle proposte più originali che riescano a stupire e convincere il palato.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

17/20

PREGI
Proposta da alto tasso di originalità.
Locale affascinante.
DIFETTI
Parcheggio non in loco.

INFORMAZIONI

PREZZI

Due degustazione a 95 e 115 euro, alla carta sui 105 euro

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