Le origini del Bansionensi
Situata nel cuore della Valle della Marna, la casa Taillet ha iniziato a commercializzare le sue prime bottiglie nel 1961. Oggi, guidata da Eric Taillet, rappresentante della quarta generazione, l’azienda si distingue per il suo impegno a lavorare le vigne in pieno rispetto dell’ambiente e in perfetta sintonia con la natura. Per Eric Taillet, la missione è chiara: produrre vendemmie eccezionali per uno champagne altrettanto unico. Con un approccio perfezionista, si impegna a conservare in ogni bottiglia una tipicità e uno stile immediatamente riconoscibili, che si rivelano già al primo sorso.
Il nome
Bansionensi cattura l’anima del vitigno Meunier, rendendogli omaggio con un nome che richiama le sue radici storiche. Il termine deriva dal latino Baslieux-Sous-Châtillon, il nome del pittoresco villaggio situato nella Valle del Belval, dove il Meunier regna incontrastato. Un’etichetta che celebra il legame indissolubile tra tradizione, territorio e qualità.
Il vino
Il segreto della vera essenza del Meunier risiede in una selezione meticolosa di viti secolari, radicate in terreni ricchi di argilla, calcare e selce. Questo connubio unico tra piante storiche e suoli distintivi esalta il carattere autentico del vitigno, offrendo un’esperienza enologica di rara profondità e complessità.
La maturazione
Prodotto esclusivamente con uve 100% Meunier, questo vino nasce dalle parcelle di Bainsonois, conosciute come Les Pierreuses e La Brusse. Qui, i vigneti affondano le loro radici in terreni ricchi di argilla, calcare e selce, che conferiscono al prodotto finale una struttura unica e un’eleganza minerale. L’affinamento avviene per un minimo di 36 mesi, seguendo una pratica tradizionale che utilizza listelli di legno e spighe, completata dal tappo in sughero e dal caratteristico fiocco. Con un dosaggio ridotto a soli 1,5 g/L, questo vino si distingue per la sua straordinaria finezza e autenticità.
Degustazione guidata
Il primo incontro con il Bansionensi è un naso fresco, intenso e ricco di sfumature aromatiche, dove esplodono note di frutta esotica e agrumi, evocando freschezza e vivacità. Al palato, il vino rivela una trama morbida ed elegante, avvolgendo con aromi delicati e un equilibrio perfetto tra freschezza e complessità. Un’esperienza che conquista i sensi con armonia e carattere.
Il Bansionensi e…?
Uno champagne morbido ed elegante, da abbinare a “La Primavera” di Sandro Botticelli. La delicatezza e la morbidezza del vino richiamano l’atmosfera eterea e floreale del dipinto, dove i toni luminosi e il dinamismo dei fiori e delle figure allegoriche si fondono in un’armonia visiva che ricorda la cremosità e la finezza del palato. Il tocco floreale bianco e la sensazione di eleganza potente e rotonda si riflettono nel contrasto tra il movimento delle figure e la dolcezza dei colori di Botticelli, creando un accostamento perfetto tra arte e vino.
* Si ringrazia per aver messo a disposizione gli spazi della propria cantina il Magna Pars L’ Hotel À Parfum di Milano