Gioì di San Salvatore 1988

Gioì Extreme di San Salvatore 1988

Le origini del Gioì Extreme

Il Cilento è la terra delle cose belle e buone nonché l’intersezione tra la Costiera Amalfitana a nord e la Calabria a sud. Qui il territorio si lascia ammirare compiaciuto tra i templi, la vegetazione e quella magica e atavica mistura di sale e acqua che è il mare. Da questa poesia tangibile nasce il Gioì Extreme dell’azienda San Salvatore 1988.  Un progetto agricolo collettivo, nato dall’iniziativa di Peppe Pagano e dedicato a suo padre Salvatore. Le sue radici risalgono a Boscoreale negli anni ’50, ma è negli anni ’80, nel prospero Cilento, che prende forma il nuovo capitolo. Nel 2004 si trasforma in una grande azienda agricola, costruita con passione, visione e una forte determinazione.

Il nome

Con un nome che per assonanza ricorda la gioia, questo vino nasce dalla volontà di applicare il Metodo Classico al vitigno simbolo della Campania, l’Aglianico. Si uniscono così la vivacità e l’energia di queste uve all’innata capacità di trasformarsi in spumante, offrendo una combinazione ideale tra raffinatezza produttiva e il legame profondo con il territorio campano.

Il vino

Prodotto a Capaccio-Paestum, nella località Cannito, a 150 metri sul livello del mare e con esposizione sud-ovest, questo spumante viene vinificato con pressatura soffice senza macerazione e fermentazione in serbatoi di acciaio a temperatura controllata.

La maturazione

L’affinamento avviene per 24 mesi in bottiglia con lieviti e ulteriori 3 mesi dopo la sboccatura. Con una gradazione alcolica del 12,5% vol, sono state prodotte 18.000 bottiglie da 750 ml e 800 bottiglie da 1,5 litri.

Degustazione guidata

Alla vista, Gioì si presenta con un colore rosato buccia di cipolla brillante, caratterizzato da una spuma soffice e compatta. Il perlage è sontuoso, con bollicine minuscole e fitte che si accalcano fino all’orlo del bicchiere, creando un effetto visivamente accattivante. Al naso, il bouquet affascina, rivelando profumi fruttati del sottobosco e di fiori freschi, che comunicano una sensazione di gioia e freschezza. In bocca, Gioì Extreme si distingue per un sorso secco, fresco e vivace, ma anche elegante, morbido e avvolgente. La texture è cremosa e sapida, con una carbonica leggera che esalta il retroaroma voluttuoso e persistente. Ottimo con pietanze di mare e latticini. La sua buona persistenza lo rende versatile negli abbinamenti: zuppe di pesce, primi piatti o arrosti di pesce, pizza, torte rustiche e formaggi freschi.

Gioì Extreme e…?

Abbiamo deciso di abbinare questo vino alla Gioia di Vivere di Henri Matisse. I colori vivaci e le forme fluide di questo quadro riflettono la freschezza e la vivacità del Gioì, con un tocco di eleganza e modernità.

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Serena Sparagna

Dopo aver vissuto e viaggiato per il mondo, ha deciso di trasformare la sua passione per il cibo e il vino in una professione. Tornata in Italia, ha scelto di dedicarsi al settore del food & wine, unendo la sua curiosità culturale all'amore per l'enogastronomia.

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