Passione Gourmet Best of... Veneto Wines 2024 (prima parte) - Passione Gourmet

Best of… Veneto Wines 2024 (prima parte)

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Vol I

Questo Best of propone una selezione dei vini più rappresentativi che ho degustato nelle due settimane con la Guida del Gambero Rosso per le selezioni 2025. Nelle degustazioni sono stati quasi 900 i campioni testati a testimoniare la vitalità e forza di questa regione, autentico motore del vino italiano, il Veneto.

I vini del Veneto affondano le loro radici nell’epoca preromana, quando la coltivazione della vite era già praticata nella regione. Durante la Repubblica di Venezia, i mercanti veneti cominciarono a diffondere nel mondo i vini locali e a importare nella regione alcune barbatelle di vitigni internazionali. Dopo un periodo di declino dovuto a diverse malattie che colpirono i vigneti italiani, la viticoltura veneta è rinata, arrivando fino ai giorni nostri: il Veneto è oggi la regione più produttiva d’Italia in termini di quantità e spesso anche di qualità dei vini, senza sacrificare la varietà.


La produzione di vini veneti rappresenta l’eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano: il Veneto, da solo, conta ben 14 vini DOCG, 30 DOC e 10 IGT. Questo risultato è possibile grazie a diversi fattori: l’ampia gamma di vitigni, la grande abilità enologica degli uomini e la diversità del territorio vitivinicolo della regione. In Veneto, infatti, ci sono sia aree montuose che collinari e pianeggianti, con terreni che vanno da vulcanici ad alluvionali. Il clima varia dal mediterraneo al continentale, grazie anche alla presenza del Lago di Garda che rende le temperature più miti. La particolare posizione geografica fa sì che in Veneto la produzione vitivinicola sia di altissima qualità e estremamente diversificata, con risultati apprezzati da tutti.

Dividendo in più parti la degustazione partirei dalla zona che produce dei vini tipicamente estivi, da bere con semplicità e spensieratezza, la zona gardesana. La presenza della vite sulle colline del Garda è segnalata già dall’età del bronzo. Nei siti preistorici di Peschiera, Pacengo, Cisano e Bardolino sono stati rinvenuti numerosi vinaccioli. I romani producevano vino nelle varie ville rurali i cui resti sono stati rinvenuti in varie zone del lago. La produzione di vino in Veneto, assieme a quella dell’olio continuò con il medioevo, nei monasteri che sorsero attorno al lago.

Il Bardolino è il vino più rappresentativo del Lago di Garda. Viene prodotto con uve Corvina, Rondinella e Molinara, coltivate sulle colline della costa orientale. Il terreno e il clima del lago rendono il Bardolino un vino rosso fresco e piacevole. Fu insignito della DOC nel 1968, primo tra i vini del Veneto. Accanto al Bardolino c’è la versione in rosa, il Chiaretto di Bardolino, con la variante spumante, leggeri, sapidi, dotati di buona acidità, ottimi per piatti a base di pesce, verdure, specialmente i primi piatti. Quindi in una ipotetica scelta per un pranzo o cena i vini della zona del Garda offrono una proposta che va dall’aperitivo per finire con rossi che possono stare sia con la carne, ma bevuti anche freschi con del pesce saporito. Tutti provengono dall’annata 2023, quindi vini freschi, fragranti, immediati.

Pink is better….negli ultimi dieci anni, l’industria del vino rosato ha visto un’ascesa notevole. In base alle informazioni raccolte dall’Observatoire Mondiale du Rosé, una bottiglia di vino su dieci venduta globalmente appartiene a questa categoria. Ciò è emerso prendendo in considerazione i dati e le statistiche sulla produzione e il consumo di vino in ben 45 mercati a livello globale. Questa tendenza è guidata principalmente dalla Francia, responsabile di oltre un terzo della produzione mondiale, più precisamente il 35%. La popolarità del vino rosé non mostra segni di rallentamento. Dati recenti rivelano che il consumo di vino rosé a livello mondiale ha registrato un aumento impressionante del 40% tra il 2002 e il 2018. E non si ferma qui: le previsioni indicano un ulteriore aumento del 50% entro il 2035. Questa crescente tendenza si riflette anche nei dati dell’Italia che ha una produzione annuale di oltre 2 milioni di ettolitri.

Il Concorso Mondiale di Lione non ha fatto altro che confermare queste tendenza, ho visto in entrambi le giornate di giudizio decine di tavoli che avevano in batteria vini rosati, personalmente a me sono capitati quelli provenienti dalle denominazioni Cotes du Rhone,  Cotes de Provence, Languedoc, Méditerrenée, Bordeaux, Béarn, Cote de Gascogne a testimoniare come in Francia si punti molto su questa tipologia di vino,  sempre raffinati, freschi, salini da consumare con semplicità, con i cibi più differenti.

Per il Chiaretto nella tipologia Spumante si procede con la pressatura soffice delle uve provenienti dai vitigni autoctoni del Veneto, Corvina nella quasi totalità, con piccole percentuali di Rondinella e Molinara mediante una breve macerazione a contatto con le bucce (in modo da estrarre solo una parte delle sostanze coloranti naturali delle uve),  ed un processo di lenta fermentazione (idoneo ad esaltare le fragranze aromatiche delle uve d’origine), viene successivamente avviato alla spumantizzazione che avviene in tino chiuso, secondo il metodo Martinotti.

La degustazione

Chiaretto di Bardolino doc Spumante Brut Biologico Voluttà, Le Tende

Fine e garbato all’olfatto con piccoli frutti rossi, lamponi, ribes, floreale di rosa, tocco vanigliato. Bocca densa, morbida, in ingresso, salvo poi virare su freschezza e mineralità.

Chiaretto di Bardolino doc Spumante Brut, Righetti Enzo                      

Corredo aromatico di clementina, frutti rossi, mela rossa, bocciolo di rosa. Equilibrato e gustoso al palato, beva intensa e salina. Invita al secondo calice.

Chiaretto di Bardolino doc Spumante Brut, Raval                            

Intense le sensazioni al naso di ciliegia, mandarino, mela rossa, erbe aromatiche.  Bocca intensa, ricca, piacevole e finale rifrescante.

Un po’ di storia

Il primo documento storico che menziona il termine Chiaretto, riferito specificamente al territorio veronese, è l’edizione del 1806 del Vocabolario della Lingua Italiana dell’Accademia della Crusca. In epoca romana, l’area circostante il Lago di Garda faceva parte della Gallia Cisalpina: in quel territorio, lo sviluppo della viticoltura fu facilitato dall’uso del torchio, che non prevedeva la macerazione delle bucce, ottenendo così un vino rosa invece che rosso. Lo stesso metodo di vinificazione venne introdotto dai Romani anche nella Gallia Transalpina, l’attuale Provenza: perciò, si può dire che l’origine storica del Chiaretto sia identica a quella dei vini rosé della Provenza.

La zona di produzione include, totalmente o parzialmente, il territorio di 16 comuni della riviera veneta del lago di Garda e del suo entroterra, con Bardolino in primo piano. Viene prodotto principalmente dall’uva autoctona corvina veronese, e dalla vendemmia del 2019 la percentuale di utilizzo della corvina è arrivata fino al 95%. Il Chiaretto è ottenuto tramite pressatura soffice delle uve, con tempi di macerazione piuttosto brevi (da 3-4 fino a 12 ore). Non viene più impiegata la tecnica del salasso, che era più comune un tempo, ed è stata completamente abolita la pratica dell’appassimento delle uve: quindi, il Chiaretto deve essere prodotto esclusivamente con uve fresche.

Chiaretto di Bardolino Classico 2023 Vigne Alte, Zeni             

Arioso e piacevole al naso, esprime intense note di fragola, lampone, melograno, arancio, fiori rossi e un soffio minerale. Un assaggio concreto e di sostanza, mostra un bel corpo ma sa chiudere con una buona scia minerale e sapida.

Chiaretto di Bardolino 2023, Tenuta la Presa                                  

Profuma di frutti rossi succosi e croccanti, tocco floreale di bocciolo di rosa, rintocchi speziati, di erbe aromatiche e di buccia d’arancia. Bocca perfetta, intensa, sul frutto, di materia, vino dinamico e piacevole, grande spinta fresco-sapida.

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Valetti                                   

Olfatto ricco ed espressivo che si sviluppa su note di mela rossa, ciliegia, melograno, erbe aromatiche. Il sorso è impattante, ingresso materico, ricco, cremoso, presente, piacevole, tutto giocato sulla finezza

Chiaretto di Bardolino Classico rosa dei Casaretti  2023, Casaretti    

Bagaglio olfattivo piacevole, regala profumi floreali di bocciolo di rosa, fruttato di mela, pesca, succo d’arancio, soffio minerale e speziato di pepe rosa. Sul palato è un vino che regala energia, più teso che largo, fresco, vibrante, piacevole, bella la sensazione fresco sapida

Chiaretto di Bardolino 2023, Gorgo                                                    

Regala note fragranti e fini di  fragolina di bosco, pesca, bocciolo di rosa, succo d’arancia, buccia di mandarino, erbe aromatiche. Bocca fresca ma succosa, una materia presente ma garbata abbraccia freschezza e salinità per un assaggio fine, intenso e piacevole.

Chiaretto di Bardolino Classico 2023 Decus, Lenotti                    

Emana note di pesca, mela rossa, buccia mandarino, rosa, erbe aromatiche, macchia mediterranea. All’assaggio, è vibrante, freschezza e sapidità in prevalenza sul frutto, una amalgama che richiama alla beva.              

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Le Tende                 

Olfatto delicato, fine, polpa di mela rossa, susina, pesca, melone giallo. La bocca è garbata e croccante, la piacevole freschezza conferisce un buono slancio e una chiusura puntuale.

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Villa Cordevigo Villabella

Danzano assieme piccoli frutti rossi, lampone, fragolina, ribes, ciliegia con un deciso tocco floreale di rosa, peonia e un finale sulle spezie come il pepe rosa  e macchia mediterranea a chiudere. Di grande levatura il sorso, ricco e materico, Fresco, fine e saporito, dal deciso allungo fresco salino.

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Raval                       

Naso fragrante dove spiccano note di ciliegia, lampone, agrume, rosa. La fase gustativa è solida e densa, contraddistinta da una buona progressione fresco-sapida.

Chiaretto di Bardolino 2023, Monte del Frà                                     

Naso di sostanza, fragolina di bosco, fragola, susina, mandarino, erbe aromatiche. Bocca densa, carnosa, lungo finale salino.

Chiaretto di Bardolino Rodon 2023, Le Fraghe       

Emerge un naso delicato e fine, piccoli frutti rossi, bocciolo di rosa, mela rossa, melograno, pietra focaia. Bocca delicata, fine, buona progressione fresca e salina.

Chiaretto di Bardolino Classico Keya 2023, Guerrieri Rizzardi

Naso delicato, a rincorrersi sono le note di frutti di bosco, ciliegia e pesca con un finale agrumato e iodato. Bocca intensa, equilibrato e piacevole, freschezza e salinità accompagnano un finale dinamico e persistente.                  

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Marchesini Family

Profuma di melograno, fragolina, ciliegia, mela rossa che lasciano il posto a un tocco floreale di glicine e un soffio iodato. Sul palato è ricco, polposo, mostra volume ma anche mette in mostra la vena fresca, minerale, salina.  

Chiaretto di Bardolino Classico 2023, Righetti Enzo                                

Ampio la naso, tutto sulla polpa di frutta, melograno, mela rossa, pesca, bocciolo di rosa.  Corposo, ricco e denso, pecca un pò sulla freschezza ma ha un buon allungo salino.

Chiaretto di Bardolino 2023 Classico, Cà Bottura                          

Porge note di piccoli frutti rossi, lampone, frogoline, floreale, erbe aromatiche. In bocca dimostra equilibrio, denso, fine, piacevole allungo fresco su toni agrumati.

Ora una lista di vini rossi appartenenti alla tipologia “Bardolino DOC” e “Bardolino Classico DOC”,  dotati di grande bevibilità, caratterizzati da un profumo fruttato, in cui si percepiscono note di fragola, lampone, ciliegia, ribes e marasca, affinati in acciaio e proposti quasi sempre dell’ultima annata

Dei Bardolini delle tre Sottozone, generalmente affinati per almeno un anno, e del Bardolino “Superiore”, cui venne assegnata  la DOCG  nel 2001, ne parlo nel prossimo articolo.

Le tipologie di suolo dove viene prodotto il Bardolino, le colline moreniche  di origine glaciale, presentano una grande varietà di composizioni, sabbiose, ghiaiose, argillose, assieme al clima mite permette alla Corvina di esprimersi nelle note primarie di frutto e nella freschezza, tendenza seguita in molte parti del mondo, quella di offrire dei vini rossi semplici ma per questo non complessi, con caratteristiche del rosso ma con la facilità di beva di un vino bianco.

Bardolino Doc 2023, Tenuta la Presa             

Olfatto di buona complessità che esordisce con succo di more e mirtilli, arancio, tocco floreale e speziato di pepe. Sorso dai generosi rivoli freschi e sapidi, equilibrio impeccabile e lunga persistenza di agrumi. Ottimo vino .

Bardolino Classico 2023, Le Tende                 

Olfatto succoso e denso di more, ciliegie, mirtilli, fiori rossi, tocco speziato e floreale. Bocca ricca, densa, fine, ottimo tannino che solletica il palato, persistente.

Bardolino Classico 2023m, Valetti                       

Olfatto che si propone con un  dolce agrumato all’esordio e prosegue con succose note di frutti rossi.  Scorre dinamico al palato con rinfrescante freschezza e sapidità che si supportano a vicenda regalando pulizia e ricordi finali agrumati.

Bardolino Doc 2023, Gorgo                   

Naso attraente per le sue note intense di frutti rossi lampone, ciliegia, mora, soffio  agrumato.  Ottimo l’equilibrio, sostenuto dalla freschezza e soprattutto, da un tannino elegante e non invadente.

Bardolino Doc 2023, Corte Fornello

Olfatto intenso con note di frutti rossi e neri, spezie, floreale, candito di arancio.  Sorso compatto e generoso, il tannino educato e la convinta freschezza aiutano molto la beva.

Bardolino Doc 2023 Le Fontane 23, Corte Gardoni

Esordio agrumato all’olfatto seguito da note di fragole, ciliegia, ribes rosso, tocco floreale. Intensa la beva, sostenuta da una generosa freschezza, si allunga piacevolmente con ricchi ritorni aromatici.         

Bardolino Classico 2023 Cuvée XV, Guerrieri Rizzardi     

All’olfatto sprigione energiche suggestioni di piccoli frutti di bosco, floreale, speziato.  Sorso elegante e dinamico, efficaci le combinazioni fresche, sapide e morbide che regalano equilibrio.   

Bardolino  2023, Villa Medici     

Articolato scenario olfattivo con succose note di arancia sanguinella seguita da piccoli frutti rossi, tocco speziato. Niente di meno il palato, che unisce carnosità fruttata, un tannino finissimo e ottima persistenza. 

Bardolino Classico 2023 Cà de Rocchi, Tinazzi

Naso di grande finezza, esordisce con frutti rossi, ciliegia, lampone, ribes e tocco floreale. Raffinata la tessitura gustativa, freschezza, sapidità e morbidezza si incrociano in un  avvincente equilibrio.

Bardolino Classico 2023, Cà Bottura              

Naso scuro, quasi pizzicante di frutto surmaturo, spezie, tabacco, fumo. Bocca densa, matura, tannino ben equilibrato, persistente.

Bardolino Classico 2023, Caorsa                    

All’attacco olfattivo presenta frutta croccante e fine, spezie, floreale. Fresco, fine, corpo leggero, scorrevole.

Bardolino Classico 2023,  Bigagnoli               

Naso intrigante, che spinge sull’affumicato, spezie, e un fruttato di more e ciliegie. Sul palato, caldo, denso, con un tannino che ancora spinge, persistente.

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