Passione Gourmet Kaltern - Passione Gourmet

Kaltern

Vino
Recensito da Thomas Coccolini Haertl

I nuovi Quintessenz

Un pranzo dedicato alla degustazione delle nuove annate di Kaltern Quintessenz. Siamo a Bologna all’interno della piccola elegante sala del Benso, ristorante nel cuore dell’antico ghetto ebraico, accompagnati dalle preparazioni dello Chef Corrado Parisi.

Kellerei Kaltern

Terre di vini da secoli, quelle dell’Alto Adige, dove il clima è favorevole, a partire proprio dalla valle dell’Adige con le sue grandi cantine e salendo di quota, fino ai più piccoli masi con pochi filari di vigna. In particolare lungo la strada del vino, passando da Termeno/Tramin si raggiunge la zona del lago di Caldaro, Kalterer See appunto, che potremmo definire il luogo geometrico dei punti in cui qui si coltivano le principali uve del Sud Tirolo. La cantina Kaltern, fondata esattamente nel 1900, nonostante le vicissitudini della guerra e in particolare di questi territori separati dall’Austria, è andata avanti fra varie fusioni e soci conferitori, passando prima dal nuovo fabbricato del 1925 e decennio dopo decennio è arrivata al 2016, anno di fusione fra le cantine Erste+Neue e Kellerei Kaltern. Nel ventunesimo secolo è diventata una cooperativa vitivinicola traguardando circa 600 soci su 450 ettari di vigneti.

Quintessenz è la linea superiore della cantina, nata nel 2018 proprio per valorizzare il territorio, le uve e i vigneti più rappresentativi; può vantare per la terza volta il Tre Bicchieri del Gambero Rosso per Kalterersee Classico Superiore 2022 e i 95 punti di Doctor Wine, alias Daniele Cernilli per il Cabernet Sauvignon Riserva 2020, entrambi in degustazione a Bologna, in compagnia di Christoph Fischer, Direttore vendite e Thomas Scarizuola, enolgo Kellermeister.

La degustazione

L’apertura è con il Kaltern Metodo Classico Brut Nature 2018 in accompagnamento ai saluti di rito, con appetizer molto sfiziosi.

Kaltern Pinot Bianco 2021

Millefoglie di alici marinate, peperoni confit, croccante di olive nere e vinaigrette al cipollotto balsamico sono gli ingredienti del piatto in abbinamento al primo vino, giovane nel colore, ma già pronto grazie anche all’affinamento di circa un anno in botti grandi. 13,5% Vol. all’olfatto questo Pinot Bianco è un vino sincero, territoriale, con piacevoli note di mela gialla, erbe d’alpeggio e latenze minerali, efficaci anche al palato che rimane teso con una buona persistenza per un finale sapido, livemente riverberato da echi di grafite e memorie retrolfattive di anice stellato. 91/100

Quintessenz Sauvignon 2021

Baccalà mantecato, pop corn di cotica, crema di cipolla bruciata e caciofo di Gerusalemme alla brace accompagnano la seconda etichetta, un Sauvignon con un colore che riflette ancora note verdognole, mentre all’olfatto trasmette sensazioni subito calde che ritroveremo anche al palato, complici i suoi 14% Vol. Ma la prevalenza è sempre la freschezza, prima al naso con ampi dettagli fruttati di pesca e di mela, poi erbe di campo complementari alle tipiche note di idrocarburo, mai invandenti nel complesso. Palato che si riempie bene, in equilibrio fra freschezza e rotondità alcolica aggiungendo ancora sentori di frutta gialla in armonica con il finale acido sapido. 93/100

Quintessenz Kalterersee Classico Superiore 2022

Il rosso in degustazione è una delle espressioni più tipiche del territorio, da uve Schiava o Vernatsch come viene chiamata in Alto Adige. Riso al basilico, aglio orsino mantecato con provola affumicata, polvere di capperi, cozze e limone candito è il piatto in abbinamento, in grado di dimostrare la perfetta versatilità di questo rosso. Un vino moderno, facile ma non scontato, mai pesante, lontano dai vini rossi concentrati che a tavola richiedono preparazioni molto ricche. 13% Vol. il Kalterersee si presenta di colore rosso rubino anche luminescente; viene affinato in cemento e legno per un periodo non prolungato, proprio per lasciare libera la parte fruttata e fresca, rispetto al vigore e alla tannicità. In rilievo le note di ciliegia selvatica e susina, dettagli che ritroveremo anche a fine persistenza, passando sempre da una gentile freschezza con una spalla solo relativamente tannica. 92/100

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva 2020

Quando gli abbinamenti si rivelano perfetti: Lombata di coniglio al cuore di gambero rosso di Sicilia, la sua coscia alla stimpirata, cicoria e il suo fegato in rocher di cipolle. Un rosso quasi impenetrabile, 14% Vol. rivela la sosta di 18 mesi in barrique attraverso un bouquet complesso, carico di inebrianti note di frutta rossa matura, ciliegia, mora e prugna disidratata fortemente mediate dal terziario in evidenza, con colori di cioccolato e spezie orientali, tabacco Virginia e finale di liquirizia. 93/100

Quintessenz 2019

Una ingannevole forma di pomodoro, come un pomodoro appunto, Bavarese di ricotta, amarene e pistacchio è il dolce che ci rivela la forza del Passito di Moscato Giallo. 12,5% Vol. ha un colore giallo dorato con nuance di oro antico, olfatto subito fragrante, rivela il frutto tropicale maturo, l’albicocca disidratata, dettagli balsamici con armonie di miele e riflessi agrumati. Al palato arriva anche la rotondità scaturita dai 24 mesi in tonneau. Persino con dettagli finali fra l’affumicato e l’amarognolo, sempre complementari alla freschezza che concede bevibilità per un retrogusto ancora agrumato. 92/100

L’emozione di questi vini è anche nel prezzo, ovvero poter scoprire che qualità, selezione e gusto si possano ritrovare in etichette come queste, Quintessenz di Kaltern dal costo assolutamente corretto. Merito dell’Alto Adige che da anni è sininimo di qualità, ormai lontano da quei primi anni ’90 in cui la ristorazione e il consumatore cercavano solo Müller Thurgau e Pinot Grigio, mentre ora possiamo felicemente perderci fra Schiava, Lagrein, BlauBurgunder (Pinot Nero), oltre a Kerner, Sylvaner e perché no, anche Grüner Vertliner. Ma l’elenco potrebbe continuare. Dalle storiche cantine di Novacella/Neustift ai più giovani e ricercati vignaioli che coltivano l’uva fino a quote al limite, l’Alto Adige perpetua la tradizione in evidente sintonia con le esigenze imprenditoriali di oggi.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *