Passione Gourmet Cristal 2014 - Passione Gourmet

Cristal 2014

Vino
Recensito da Vania Valentini

Precisione e perfezionismo

Cristal, lo champagne che da oltre un secolo sa distinguersi oltre che per l’eleganza, la straordinaria longevità, è stato presentato, in diretta Zoom, nella sua ultima annata, la 2014.  

Una bottiglia iconica, creata da Louis Roederer II nel 1876 su richiesta dello zar Alessandro II e che, con quest’ultima edizione, consolida ancora una volta la reputazione e l’immensa statura stilistica della prestigiosa Maison di Reims, in mano alla stessa famiglia dal 1776. Sempre indipendente, la Maison Louis Roederer è oggi diretta dal figlio di Jean-Claude, Frédéric Rouzaud, esponente della settima generazione della dinastia, che dirige la tenuta di oltre 240 ettari situata nei Grands e Premiers Crus de la Marne.

Qui l’eccellenza non può mai essere affidata al caso e dentro a questa bottiglia di “cristallo” si nasconde in realtà un universo fatto di precisione e perfezionismo, di pazienza e di silenzio e si conclude con la complicità del tempo: gli anni in cui riposa nelle cantine sotterranee della Louis Roederer

Blend, vintage e natura

Cristal 2014 trae luce dalla freschezza dello Chardonnay di Mesnil-sur-Oger, si miscela alla cremosità di quello raccolto a Cramant e Avize, per poi poggiarsi sulla solida base vinosa portata in dote dal Pinot noir di Ay, Verzy, Verzenay, Mareuil-sur-Aÿ e Beaumont-sur-Vesle. 39 parcelle del “Domaine Cristal” (sulle 45 che lo compongono) dal 2012 tutte a regime biodinamico e che danno origine a vini di rara finezza e precisione, conferendo a Cristal quel carattere unico e prezioso che gli ha valso la sua straordinaria reputazione.

I vini hanno fermentato in contenitori di acciaio termocondizionati e in legni tronco conici per il 32%, la malolattica non è stata svolta, infine, le bottiglie hanno affinato circa 6 anni sui lieviti e riposato ulteriori 8 mesi dopo la sboccatura. Per un’annata, la 2014, non certo semplice, che Jean-Baptiste Lécaillon, Chef de Cave della Maison, ci racconta così: “L’annata 2014 si è caratterizzata da un valzer climatico a tre tempi, con contrasti forti, netti e determinanti! Una primavera splendida e asciutta che sfocia in un giugno torrido; un’estate autunnale, fresca e piovosa; un settembre caldo, soleggiato e molto secco… degno di un mese di agosto. La “chiave” del millesimo sta nel terreno e nel lavoro dei viticoltori: il gesso, premiante perché più drenante, nella zona medio-bassa dalla collina, ha permesso di eliminare gli eccessi d’acqua dell’estate e di limitarne i ristagni… fondamentali le nostre pratiche viticole, sempre più virtuose, che permettono di spingerci oltre nella ricerca dell’equilibrio delle uve e della maturazione.”

La viticoltura alla Louis Roederer è, da sempre, massimamente rispettosa della natura: dei 240 ettari di proprietà, 115 sono certificati AB e 127 sono certificati HVE e VDC. La Maison pratica la selezione massale e possiede il primo semenzaio privato della Champagne, inoltre, la vendemmia è sempre effettuata al massimo grado di maturazione delle uve e mai al di sotto dei 10,5 gradi potenziali (nel caso del Cristal 2014 oltre l’11% di alcol potenziali). Un’imperitura passione per la tecnica ma anche per il territorio, quella di Jean-Baptiste Lécaillon che, tanto in vigna quanto in cantina, non sembra essere mai pago nella costante ricerca della perfezione e a cui va certamente il merito della crescita costante qualitativa e stilistica negli anni della Louis Roederer.

La degustazione

Così, dopo un 2013 intenso e raffinato, perfetta sintesi dei due millesimi precedenti, il 2008 e il 2012, ecco un 2014 che stupisce per espressività, potenza, energia. Semplicemente impressionante già al naso per l’intensità e l’incisività delle sue sensazioni aromatiche – agrumi gialli, polvere di gesso, pietra focaia, note di caffè con l’evoluzione – e per la sua opulenza in bocca, l’ampiezza, la freschezza dirompente che solleva, muove restituendo tutte le sensazioni percepite al naso. Un sorso dritto, cristallino, pervaso da una sontuosa mineralità iodata e di un finale lunghissimo di meravigliosa purezza salmastro-agrumata. Nonostante sia già di spiazzante espressività, possiede grande potenziale evolutivo. 97/100

Cristal 2014 è composto da 60% Pinot noir, 40% Chardonnay.  La 2014 è la prima annata di Cristal prodotta con il jetting dopo il dégorgement e il dosaggio. 

* Cristal e tutti gli champagne di Louis Roederer sono importati, in Italia, da Sagna S.p.A.

2 Commenti.

  • Gabriele13 Novembre 2023

    Ma entro quanto al massimo si può degustare? Essendo un 2014?

  • Vania30 Novembre 2023

    Buongiorno Gabriele. In realtà Cristal viene proprio concepito con l'obiettivo di evolvere nel tempo, e per tempo intendo anche tantissimi anni. Ci sono Cristal con una trentina di anni è più alle spalle che oggi sanno regalare sensazioni indescrivibili. Semmai, il problema qui è all'opposto: il consumatore meno 'esperto' potrebbe trovare il 2014 un po' troppo teso, o 'acido', come mi è stato riportato proprio ieri da qualcuno. È, solo, ancora all'inizio di un lunghissimo percorso. Io consiglio sempre di aspettare queste grandi Cuvée de Prestige, Cristal soprattutto, almeno un anno o due dall'immissione sul mercato (o dalla sboccatura). Allora sì che si potrà cominciare a intravederne la vera grandezza. Quindi, niente timore: Cristal è uno di quegli champagne che si dovrebbero dimenticare in cantina; l'unico rischio che si corre, è quello di rimproverarsi di aver bevuto le altre troppo presto! (qualcuno lo definisce 'infanticidio'...)

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