L’affascinante proposta di Andrea Zazzara
Matteo Mazza e Alessandra Straccamore hanno trasformato una ex casa cantoniera sul Naviglio Pavese, ristrutturandola con gusto e personalità e facendola diventare, in poco tempo, Motelombroso: uno spazio polifunzionale e soprattutto una meta di indubbio fascino per il caloroso senso di accoglienza, per come hanno sistemato gli interni e lo spazio esterno e per la proposta culinaria affidata al giovane chef, da poco trentenne, Andrea Zazzara.
Andrea vanta trascorsi importanti da Nerua a Bilbao e con Matias Perdomo al Contraste tanto che si sentiva, inizialmente, l’influenza di Perdomo e del suo approccio ludico, ancora presente ma assolutamente non più preponderante. Lo Chef, infatti, sta sempre più lavorando su una sua proposta di cucina: personale, minimalista, essenziale; una cucina prevalentemente “rotonda”, con toni più marcati sulla dolcezza, anche se iniziano a esserci interessanti spinte sulle acidità, in ponderato controllo.
Una “delicatezza intensa”
Il modo migliore per comprendere il mondo di Andrea Zazzara è quello di affidarsi al percorso degustazione più completo, di nove portate, alla cieca. Colpisce un approccio che è apparentemente ossimorico, di “delicatezza intensa”, con piatti che rivelano avere note di interessante lunghezza e aromaticità al palato ma proposte non come prorompenti o eccessive, al contrario sottili ed eleganti. Paradigmatico “Otello”, un piatto che è già diventato un piccolo “cult”: riso integrale nero, aglio nero, limone salato e levistico, bello da vedere e da scoprire piano piano nelle varie gradazioni di gusto. Intrigante il gioco fra la doppia grassezza della razza avvolta nel lardo, la salsa di mandorle fermentata e il limone a chiudere.
C’è anche una grande attenzione a tenere gli ingredienti il più possibile in purezza, per renderli chiaramente percepibili e “puliti”. È il caso dello sgombro marinato e leggermente affumicato con cavolo cappuccio all’aceto di lamponi e riduzione di mandarino e del secreto di Mora Romagnola con la sua cotenna. Entrambi sono valorizzati da accompagnamenti liquidi: per lo sgombro il suo brodo, aromatizzato al dragoncello, per il secreto una kombuchaIl kombucha è una bevanda leggermente effervescente che si ottiene dalla fermentazione del té con una colonia simbiotica di batteri e lieviti. Si tratta di una bevanda molto utilizzata dalle popolazioni asiatiche e da quelle dell’Europa dell’Est, Russia in particolare, dove la kombucha è nota con il nome di “fungo cinese”. Sembra che l’assunzione di questa bevanda sia stata associata alla rilevazione... Leggi di caffè, entrambi intensi ma mai prevalenti.
Una bella spinta sull’acidità arriva invece con la pasta con siero di kefir, brodo di Parmigiano e olio all’elicriso accompagnata, per stemperarne l’impatto, da un cappuccino delizioso di spuma di Parmigiano 40 mesi, polvere di porro bruciato e brodo di pasta infuso nel fieno.
Il percorso è, nel suo complesso, molto gradevole, con dei picchi e con episodi meno incisivi, fra cui sicuramente la parte dolce, un po’ sottotono. Vogliamo comunque nel complesso tenere la valutazione precedente, sempre arrotondata per eccesso, perché le potenzialità ci sono e auspichiamo, soprattutto nel percorso alla cieca, che lo Chef riesca ad alzare sempre più l’asticella della originalità e della incisività su tutte le portate. Non possiamo infine non menzionare la bravura dei due padroni di casa, con il loro peculiare e brillante senso di accoglienza che rende Motelombroso un posto davvero speciale in quel di Milano.
La Galleria Fotografica:
Chips di riso rosso soffiato. Cialda di topinambur, coscia d’oca confit. “Non sono un calamaro”: cipolla bianca, pesce azzurro in saor, salsa al nero di seppia. Sgombro marinato , cavolo cappuccio all’aceto di lamponi, riduzione di mandarino, brodo di sgombro aromatizzato al dragoncello. Tendine di vitello fondente, crema di fagioli bianchi , caviale. Pallotta: cacio e uovo, pecora brasata sfilacciata. Spaghetto, siero di kefir, brodo di parmigiano e olio all’elicriso. “Cappuccino”: spuma di parmigiano 40 mesi, polvere di porro bruciato, brodo di pasta infuso nel fieno. Otello: riso integrale nero, aglio nero, levistico e limone salato. Costoletta di dentice alla milanese, bottarga e tabasco. Razza avvolta nel lardo, salsa di mandorle fermentate, limone. Secreto di Mora Romagnola, il suo fondo, cotenna, crema di topinambur, kombucha al caffè. Carota, arancia, bottarga. Bavarese La Bavarese o crema bavarese è un dessert a base di crema inglese, gelatina o colla di pesce e panna. Sebbene il nome indichi un'origine tedesca, il dolce nasce in Francia nell'800 e si ispira a una bevanda chiamata bavarese a base di tè, latte e liquore. Può essere servita come dolce al cucchiaio o costituire una base o farcitura... Leggi alla frutta secca tostata, cuore di crema inglese
Crema vellutata a base di latte, tuorli, zucchero e vaniglia. Variante della crema pasticcera, da cui differisce per l'assenza di farina, la crema inglese si utilizza principalmente calda in accompagnamento a dolci a temperatura ambiente, oppure nella preparazione di charlotte, bavaresi e nella creme brûlée, nella quale il latte viene sostituito dalla panna liquida. Leggi alla nocciola, biscotto frangipane alle noci, cialda al cacao, gelato al cioccolato e rum
Tartelletta di cioccolato 70%, albicocca sciroppata alla fava Tonka, ganache al cioccolato e caramello salato. Bignè con craquelin alla vaniglia, crema di mascarpone e mostarda di mela cotogna. Dettaglio sala interna. L’esterno.