La Speranzina

VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
Luogo d’incanto.
DIFETTI
Menù degustazione dalle porzioni abbondanti.

La vista suggestiva e la cucina di Fabrizio Molteni

La Perla del Garda, resa eterna dal poeta latino Catullo, ha in sé un altro gioiello che si affaccia sulle acque del lago. È una vista incantevole quella che si gode dal dehors e dalla sala, circondata da ampie vetrate, de La Speranzina. In estate, nel grazioso giardinetto, che introduce alla residenza con quattro suite di grandi dimensioni, prendono posto tredici tavoli apparecchiati con eleganza e impreziositi dal panorama a bordo del lago. Se piove? Speculare, rispetto alla sala principale a piano terra, il piano inferiore del ristorante, con pareti scandite da oblò strategici, che lasciano intravvedere il livello del lago, è in grado di dare un confortevole riparo, in caso di maltempo, a tutti gli ospiti che avrebbero voluto cenare all’aperto.  

Arredi e tovagliame bianchi si sposano a meraviglia con l’azzurro cangiante del lago e del cielo che le luminose vetrate fanno risaltare. L’ambiente è raffinato e romantico: fiori freschi sono su tutti i tavoli. L’accoglienza del proprietario Stefano Giordani e del personale di servizio è di grande gentilezza e professionalità. L’apparenza qui non inganna. In cucina c’è tutta la solidità e l’esperienza di Fabrizio Molteni, autentico “Marchesi boy”, che ha governato i fornelli de L’Albereta, in cui era entrato come commis tra il 1994 e il 1995, per sette anni (dal 2004 al 2011). Nel mezzo, varie incursioni nelle capitali d’Europa, nei locali aperti dal Maestro.

Tra edonismo e superbe cotture

Chi non sceglie alla carta può optare per uno dei tre percorsi disponibili, dalle porzioni sorprendentemente generose: “A mano libera…” (7 portate inedite a 110 euro), “La nostra storia…” (5 piatti a 90 euro) e “Vegetariano” (5 portate a 80 euro). Colpisce, di Molteni, la maniacalità nella scelta della materia prima: non si tratta di una posizione aprioristica, ma della conseguenza diretta dal suo approccio edonistico alla tavola e della sua ineccepibile capacità di riservare a ciascun ingrediente la cottura più idonea per evidenziarne le qualità intrinseche. La mano classica e l’ispirazione che attinge dal mondo si concretizzano in piatti dai sapori integri e bilanciatissimi che, tra l’altro, Stefano Graziani riesce a raccontare con sintetica e leggiadra efficacia al tavolo.

Così il morone del Mar Ligure in salamandra, frutti del mare, salsa di curry e cocco unisce all’esotismo del condimento una texture ineditamente compatta del pesce (noto per la polpa collagenosa), che Molteni riesce ad ottenere grazie a una cottura violenta. Nell’anguilla arrosto, salsa Shogayaki e cipollotti, l’umami è in primo piano ma vivacizzato da fresche note di zenzero e cipolla che si sprigionano dalla salsa nipponica che, con felice intuizione, qui è accostata al pesce e non al maiale come in genere è in uso in Giappone. Sontuoso il cannellone chiuso, coda di manzo brasata, salsa Soubise e tartufo nero.

Cucina e servizio di livello si specchiano in una cantina ricca di referenze prestigiose, ben gestite da Andrea Borini cui ci si può serenamente affidare, sia per un consiglio, sia per un eventuale percorso enoico che assecondi, con pertinenza e soddisfazione, le proposte della cucina.

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Andrea Grignaffini

Andrea Grignaffini nasce a Parma nel 1963. Dal 1990 inizia a collaborare con Gino Veronelli scrivendo la guida “Buone Cose d’Italia” e articoli sull’Etichetta. Diventa quindi condirettore del bimestrale Spirito diVino, inoltre ha insegnato Metodologia di Degustazione critica presso vari atenei (Parma, San Raffaele, IULM) nei Corsi di Laurea in Scienze Gastronomiche. E’ membro della direzione esecutiva della Guida Ristoranti dell’Espresso e consulente enogastronomico di ALMA dalla sua nascita e dallo studio di fattibilità. E’ co-curatore della Guida Espresso Vini e della Guida Espresso salumi, è stato coautore dell’Enciclopedia del Vino (Dalai Editore). Con libro Nella Dispensa di Don Camillo (Tommasi Editore) si aggiudica il secondo posto al Premio Bancarella Cucina, vince il premio Luigi Veronelli come miglior giornalista, è finalista dell’Oscar del vino 2010. Ha partecipato numerose volte a programmi televisivi in veste di giurato o di opinionista come La Prova del Cuoco, Matrix, Masterchef, Cuochi e Fiamme. Inoltre ha collaborato come aiuto-sceneggiatore con Taodue nella serie televisiva “Benvenuti a Tavola”. Nel 2012 ha curato e ideato il premio Best Italian Wine Awards con Luca Gardini. E nello stesso anno vince il Prix du Sommelier dell'Académie Internationale de la Gastronomie. Collabora con Gazzetta di Parma, Gazzetta dello Sport. E’ finalista premio Bancarella 2016 con il libro Edito da Marsilio il Cuoco Universale. E’ fondatore di Future Cooking Lab spin-off dell’Università di Parma.

1 Comments

  1. Nelly Diacciati ha detto:

    Pranzato alla Speranzina… Eccellente per posizione e cucina!! Favoloso!!

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
Luogo d’incanto.
DIFETTI
Menù degustazione dalle porzioni abbondanti.

INFORMAZIONI

PREZZI

Tre menù degustazione: “Vegetariano” a 80€; “La nostra storia” a 90€; “A mano libera” a 110€
Prezzo medio alla carta 110€

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