Valutazione
Pregi
- Un locale alla moda e divertente.
- Una cucina contaminata "spagnola".
Difetti
- Alcune preparazioni ancora da mettere a punto.
Le Baleari a Cervia
Quimérico: ispirato al lavoro decennale del Bocasalina di Formentera, si propone di evocare le esperienze gustative vissute sull’isola.
Questa è la presentazione sul sito di Quimérico, nuova iniziativa imprenditoriale sul lungomare di Cervia da parte di Giampaolo ed Elena Turci. Un luogo polifunzionale, aperto dalle 12.00 alle 23.00 (e oltre al termine del coprifuoco) che è un blend tra un locale per colazioni, un cocktail bar per un aperitivo e un ristorante. Tutto quanto con l’anima personale e caratteristica dei locali delle Isole Baleari, con contaminazioni (ci sono le tostadas per colazione) e un timbro spagnolo ben in evidenza.
Noi, in una sera di fine maggio, abbiamo provato il format “ristorante” e abbiamo trovato il locale pieno e affollato di clienti che accorrono qui per un tapas-aperitivo rinforzato o per una cena al lume di candela, anzi di lampada. Le proposte si suddividono tra antipasti, qui chiamate “al centro del tavolo”, costruiti con lo spirito di condivisione e con contaminazioni intriganti. Potrete scegliere del buon Pata NegraLetteralmente “unghia nera” questo attributo sta a indicare i prosciutti di porcelli spagnoli con quelli a zoccoli scuri. Non tutti i maiali iberici, da cui si ricava il comune jamòn iberico, hanno l’unghia nera né l’unghia nera è un indice incontrovertibile di qualità: sono altre le caratteristiche che distinguono un prosciutto spagnolo di qualità e sono tutte racchiuse in un decreto... Leggi abbinato a pan y tomate da affiancare a una fritturina di calamaretti spillo, ostriche e crudi di mare strutturati (nel nostro caso tonnetto bianco con carciofo). Poi i classici primi e secondi, in un tripudio di fritture di paranza, pesce del giorno, l’immancabile arroz e i tagliolini romagnoli.
La carta dei vini, a prezzi tutto sommato onesti, contempla grandi firme che devono esserci in questa tipologia di ristoranti, affiancati a qualche chicca interessante: abbiamo optato per la Ribolla di Podversic, ma potrete pasteggiare benissimo anche con cocktail o cerveza.
Il ristorante di Quimérico
La nostra cena ha avuto qualche alto e qualche basso, Quimérico è, infatti, ancora in fase di rodaggio ma promette bene e, per questo, abbiamo deciso per una valutazione arrotondata per eccesso. Il giovanissimo cuoco Matteo Vezzoli, appena ventiduenne, ha grandi carte da giocarsi e ampi margini di miglioramento: sul tagliolino, in particolare, che è risultato slegato e non mantecato alla perfezione, così come la piadina – che richiamava un tacosI tacos sono delle tortilla messicane piegate su loro stesse, fatte con farina di mais o di frumento (Nord), contenenti condimenti di vari tipi. Esistono due tipi di taco ben distinti. Il taco tradizionale messicano utilizza tortilla di mais o di frumento morbide, unte nel sugo del ripieno e scaldate brevemente, mentre quelle comuni in altri paesi usano tortillas fritte... Leggi – che era troppo poco “piadina” e troppo poco tacos, poiché difettava in croccantezza e soffriva anche di un lieve eccesso di sapidità. La frittura, ottima e ben asciutta, conteneva interessanti spicchi di arancio fritti che donavano freschezza e aromaticità al piatto. Menzione di merito, invece, per la cheese cake Basca, accompagnata da composta di arancia ed erbe amare. Un piatto tra i più interessanti, certamente, le mazzancolle con fragole e piselli, di pariniana memoria.
Un luogo interessante e per cui vale la pena approfondire le altre proposte, variegate, e da tenere d’occhio nel suo sviluppo.