Valutazione
Pregi
- Il suggestivo paesaggio bucolico montano immerso nel verde.
- Un luogo adatto ad adulti e bambini.
- I tavoli dell’agriturismo sono prenotabili online.
- La possibilità di pernottare, trascorrere una giornata usufruendo della SPA e acquistare i prodotti gastronomici home made.
Difetti
- Durante il weekend c'è un solo menu degustazione.
- C'è una lunga lista di attesa per pranzare durante il weekend.
L’ “agriturismo” ideale dei gourmet e degli influencer
Durante il weekend c’è un tratto di strada con una fila di macchine incolonnate che si protrae per una ventina di minuti alle porte di San Pellegrino Terme, subito dopo Bergamo, prima di raggiungere Lenna, nel cuore della Val Brembana. Poi, parcheggiata l’auto si percorre un piccolo ponticello sul fiume Brembo e, finalmente, si accede nel regno di Ferdy. Agriturismo curatissimo in cui la bellezza del luogo viaggia pari passu con la qualità del cibo proposto.
Un posto che è lì dal 1989 ma è da poco tempo che ha iniziato a far clamore con un tam tam mediatico da fare invidia alle migliori tavole d’Italia. Merito – oltreché dei Ferragnez (al secolo la coppia Chiara Ferragni e Fedez), estimatori del Ferdy – anche del cambio generazionale, Nicolò che è il patron e responsabile di sala, che è stato in grado di valorizzare tutto ciò che ruotava attorno all’agriturismo di famiglia, rendendolo un luogo di semplice e misurata eleganza.
Ferdy oggi è l’espressione più nitida dell’idea di agriturismo “evoluto” in cui il rapporto simbiotico tra natura, animali, montagna, cibo e territorio non prescinde da specifici elementi quali amenità e cucina – che non disdegna passaggi sofisticati atti a salvaguardare il gusto di una ottima materia prima locale – anch’essi ripensati nel loro concetto più comune e calato perfettamente nel contesto bucolico-familiare dell’agriturismo. Non è un caso la lunga lista d’attesa di oltre tre mesi per prenotare un tavolo durante il weekend.
L’autoctono e il kilometro zero autentici …
Qui vengono allevati animali autoctoni come la Bruna Alpina e la Capra Orobica dalle quali vengono autoprodotte prelibatezze gastronomiche a metro zero e basso impatto ambientale. Si predilige un percorso enogastronomico che valorizza in cucina l’ingrediente, innestato tra i sapori stagionali di montagna, nel quale anche le erbe spontanee (trasformate con processi di lavorazione naturali per la tavola – infusi – e per la cosmetica) hanno un ruolo di prim’ordine. E, ancor prima di addentrarsi nella cucina, merita assoluta attenzione menzionare il lavoro fatto per portare a tavola meravigliosi formaggi, salumi di qualità e la ricerca di piccoli vignaioli che svolgono, sperimentando, un interessantissimo lavoro con i vitigni lombardi.
Il retaggio dell’agriturismo viene qui filtrato nella sua essenza: si resta soddisfatti da una cucina di prodotto e territorio in sorprendete evoluzione e al passo coi tempi, avvantaggiata da tutte le attività collaterali che una tavola di montagna ricercata oggi richiede (foragingLetteralmente, l’andar per campi e boschi alla ricerca di erbe spontanee e frutti spontanei, da utilizzare in cucina. La pratica, riportata in auge dagli chef scandinavi in perlustrazione delle spiagge dei mari del Nord, in Italia ha trovato una sua teorizzazione grazie a Valeria Mosca, anima di Wood*ing – wild food lab, che ha creato un laboratorio di ricerca sulla raccolta, la conservazione... Leggi, su tutte) e che completano il quadro della preziosa materia prima utilizzata nelle preparazioni.
Una partenza rassicurante con “pa, formai e salam” e una fantastica giardiniera e sott’aceti, un meraviglioso burro e qualche assaggio tecnicamente più audace sono il giusto preambolo per introdurre i piatti principali che si concedono tocchi moderni e lavorazioni tecniche volte ad alleggerire le ricette della tradizione.
È un peccato che durante weekend e festivi, a pranzo, venga servito soltanto un menù fisso con piatti più tradizionali rispetto a quelli presenti in carta che abbiamo provato e apprezzato maggiormente in altre visite come La cruda Alpina Original – battuta di Bruna Alpina, essenza di rapa rossa, rais dulcia, primule – o l’evocativo La me Aca, riso al latte, salsa di romiceIl romice, altrimenti chiamato lapazio, è una pianta spontanea molto comune che cresce spontaneamente nei campi coltivati o ai loro margini, ma anche negli orti e nei frutteti. Non è tra le infestanti più frequenti, ma nei primi anni di coltivazione di un terreno precedentemente incolto o mantenuto come prato, la sua presenza può essere piuttosto intensa. Si tratta di una... Leggi, fondo brunoI fondi bruni sono preparati con ossa e carni rosse o scure arrostite al forno. I succhi ottenuti dalla tostatura in forno vengono sfumati (spesso con una componente alcolica) e fatti ridurre in casseruola fino alla densità desiderata ed ottenere così il fondo bruno.... Leggi e cacao in purezza. Piatti di tenore e di levatura differente ma con l’impiego di ingredienti sempre il più possibile autoctoni e di qualità eccelsa.
Suggellano l’esperienza una carta dei vini strutturata e ricercatissima che privilegia, come detto, produttori ed etichette di nicchia e naturali, poche stanze in cui sostare, un piccolo centro benessere, un piccolo maneggio e gli animali, alcuni dei quali a libero pascolo. Un luogo ideale per famiglie e bambini.