Virtuoso Gourmet – Tenuta le tre virtù

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
La carta dei vini prettamente incentrata sul territorio.
La bella veranda affacciata sulle colline circostanti.
DIFETTI
Visto il livello tecnico sulla parte salata, sarebbe auspicabile di riflesso aumentare anche quello del capitolo dessert.

Le virtù del Mugello

Se parlassimo di tre virtù, spaziare in un viaggio tra letteratura e testi antichi, potrebbe essere logico e diretto. Eppure, dato il contesto di cui raccontiamo, Tenuta le Tre virtù e il suo Virtuoso Gourmet sono l’omonimo agriturismo, con annesso ristorante, locato nell’incantevole e spesso sconosciuta bellezza collinare del Mugello. Formula… di prima classe, visto il vicino circuito, per questa realtà che sin dalla sua giovane fondazione si è prefissata come obiettivo quello di fondere la piacevolezza del luogo con il calore e la cura del personale che vi opera. Nella nostra esperienza al Virtuoso Gourmet, il gioiello gastronomico di questa tenuta, guidato dall’abile Antonello Sardi al pass, da Valentina Sabatini in sala insieme al promettente sommelier Stefano Dreoni, che con la sua verve enoica ha saputo presentarci chicche locali di assoluto pregio.

Sul frangente della cucina, si diceva, Antonello Sardi, di scuola bartoliniana, sa come catalizzare l’attenzione del suo avventore inanellando una sequenza di successo, in cui l’umiltà di taluni ingredienti e la sontuosità di altri si sposano, dando vita a piacevoli scoperte. Tra tutti, ve ne raccontiamo con piacere due. Il risotto con peperone, erborinato di capra, caffè e colatura di alici, un piatto che nella sua ambiziosa audacia riesce a domare la sfrontatezza gustativa di elementi così forti e facilmente in conflitto tra loro, portando a un allineamento umamico perfetto; la seconda è la rapa con caprino e biscotto al pepe nero: vero colpo da maestro, splendida declinazione di diverse tecniche di cottura del tubero che, nelle sue diverse parti, esprime croccantezza e pungenza speziata.

Meno articolata, invece, la crème brûlée di pistacchio e lampone che, al netto della sua intrinseca correttezza, non vanta certo l’ispirazione estetica né la padronanza tecnica delle altre portate.

Le tre virtù di un’insegna, dunque, come questa? Prodotto, curiosità e fascino. Ovvero, un bel ritratto di quanto l’Italia, paesaggistica e gastronomica, sappia offrire ai suoi più golosi visitatori, che troveranno qui una cucina intrigante e una  sala fresca, precisa e dinamica.

La Galleria Fotografica:

 

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Giacomo Bullo

Prima come cuoco, annoverando esperienze nel campo gastronomico fino al foraging nostrano, oggi come narratore amante del buon cibo in tutte le sue forme ed espressioni. E’ convinto sostenitore dell’esistenza, in qualche dizionario sconosciuto, della gastrofilia: nei suoi racconti, il tentativo di definirla. Let’s do it!

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
La carta dei vini prettamente incentrata sul territorio.
La bella veranda affacciata sulle colline circostanti.
DIFETTI
Visto il livello tecnico sulla parte salata, sarebbe auspicabile di riflesso aumentare anche quello del capitolo dessert.

INFORMAZIONI

PREZZI

Tre menu degustazione: 105€, 130€, 150€

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