Passione Gourmet La Fontanina - Passione Gourmet

La Fontanina

Ristorante
portichetti Fontanelle 3, 37100, Verona
Chef Nicola Tapparini
Recensito da Giovanni Gagliardi

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • La professionalità di Marta in sala.
  • Gli sfarzosi e originalissimi interni.

Difetti

  • L’impostazione della cucina un po' datata.
  • Dessert davvero basici.
Visitato il 07-2020

Cucina di pesce “terragna” all’ombra dell’Arena

Un locale storico di singolare bellezza ed eleganza. Questa è l’Osteria Fontanina a Verona, a pochi metri dal suggestivo scenario di Ponte Pietra. In posizione un po’ defilata rispetto al centro città , ma poco importa.

È questa una delle mete favorite di una clientela – in gran parte straniera – che qui ritorna sempre, incantata dal lusso di un’accoglienza elegantemente informale, di una cucina italiana e di territorio non priva però di un tocco internazionale, di una carta dei vini con oltre 700 etichette con cui, senza badare a spese, ci si può divertire assai.

Bellissimi gli interni, sfarzosi, dove i tavoli sono separati da bottiglie e casse di vino, specchi, sculture, quadri e addirittura arazzi posizionati un po’ dovunque in un disordine perfettamente studiato. Tutto trasmette un’idea di lusso ma anche di “casa”. L’effetto è po’ quello di mangiare a casa di un ricco, disordinato signore, appassionato di antiquariato. In estate, poi, è possibile mangiare sotto un bel pergolato con vista su uno degli angoli più pittoreschi della città.

L’Osteria è gestita dalla stessa famiglia, i Tapparini, da quasi 40 anni. Oggi il timone della cucina è nelle mani di Nicola, in sala la moglie, Marta, perfetta nell’accoglienza informale ma inappuntabile.

Nonostante i grandi classici della Fontanina siano il brasato all’Amarone, il Nuvola ’99 (tecnicamente un uovo croccante al tartufo ndr.) o gli agnolotti, piatti in carta ormai da 20 anni che la clientela più affezionata desidera sempre ritrovare, la grande passione di Tapparini è il pesce al quale è dedicato un percorso di degustazione.

Sapori compositi di terra e di mare

Piatti in cui la materia prima non è quasi mai presentata in purezza o esaltata come ingrediente assoluto a rievocare il gusto del mare ma è sempre accompagnata da ingredienti di terra che ne diventano co-protagonisti.

Si veda – per fare qualche esempio – l’uovo di quaglia nel Sandwich veneziano, un piatto interessante che ha il solo limite di non essere tecnicamente agevole da mangiare. E poi la frutta fresca e secca che accompagna le capesante, la crema di broccoli che accompagna un delicatissimo baccalà: tutti piatti di impostazione molto classica, costruiti più sulle assonanze che sui contrasti.

Una cucina che ha il pregio, insomma, della concretezza ma che ci è sembrata di impostazione un po’ datata, a cui senz’altro gioverebbero un pizzico di freschezza e di acidità in più e una maggiore attenzione per l’ingrediente, a volte non adeguatamente valorizzato a causa di una certa ridondanza.

La Galleria Fotografica:

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *