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I vini di Château Rayas

Vino
Recensito da Orazio Vagnozzi

Degustazione verticale di 4 annate di Rayas rosso e non solo

Appuntamento alla Compagnia del Taglio – enoteca con cucina nel centro di Modena – per una degustazione verticale del vino di punta di Château Rayas, il Rayas rosso, nelle annate 2008, 2007, 2006 e 2001: un’eccezionale degustazione, degnamente introdotta dagli altri due grandi vini rossi dell’azienda – Pignan e Fonsalette – nella loro vendemmia 2008.  

Château Rayas è una delle aziende leggendarie dello Chateauneuf du Pape ed è opinione diffusa che ne rappresenti il miglior produttore, forse insieme a Château de Beaucastel. L’azienda appartiene dal 1880 alla famiglia Reynaud, che la guida da allora. Emmanuel Reynaud – attuale proprietario – ne ha preso il testimone nel 1997 dal leggendario Jacques Reynaud, il quale ha avuto il merito di portare i vini di Château Rayas a straordinari livelli qualitativi.

L’azienda possiede 23 ettari vitati in totale, 13 dei quali situati nell’area di Chateauneuf du Pape e prevalentemente coltivati a Grenache. La superficie vitata totale è suddivisa in 11 ettari dedicati alla produzione di vino rosso, 2 ettari alla produzione di vino bianco e circa 10 ettari di vigne in Côtes du Rhône (Château de Fonsalette).

Il suolo di Château Rayas è composto da sabbia, atipico rispetto ai tradizionali terreni di Châteauneuf caratterizzati invece dai famosi “galets”. La sabbia contribuisce a mantenere fresco il terreno, mentre la notevole quantità di argilla mescolata ad essa aiuta a trattenere l’umidità. Le parcelle sono di dimensioni ristrette, disposte su un pianoro o su deboli pendenze. Sono esposte verso nord, divise da piccole pinete che proteggono i vigneti dal vento creando così un microclima unico. Il clima fresco e l’esposizione dei vigneti a nord consentono di evitare la maturazione precoce e quindi incompleta delle uve e portano a ottenere caratterizzati da livelli di alcool non eccessivi, freschezza e purezza di frutto.

Rayas è il vino principale dell’azienda, prodotto al 100% con Granache, uno dei 13 vitigni che secondo il disciplinare dello Chateauneuf du Pape possono concorrere alla composizione dei suoi vini bianchi e rossi. Viene prodotto con una resa per ettaro bassissima, che varia da 12 a 20 ettolitri. Niente temperature controllate né tecniche moderne di vinificazione: il grappolo viene pressato intero e i raspi mantenuti, così da delineare il carattere territoriale del suo succo. Fermenta in vasche di cemento e affina in vecchie botti, per la precisione in una combinazione di demi-muid (botte da 600 litri) e fuodre (1000 litri) per una media di 16 mesi prima dell’imbottigliamento. Le botti utilizzate sono centenarie e l’uso della botte nuova è assente. Il vino che ne deriva ha un che di magico, ricco di personalità, intenso e sensuale, senza spigoli, con note di lampone, petali di rosa e un inconfondibile aroma esotico.

Tra gli altri vini prodotti ci sono ulteriori due Chateauneuf du Pape, il Pignan, anch’esso prodotto con uva Grenache proveniente da una parcella situata più al nord rispetto a Château Rayas, e il Rayas bianco, un blend di Grenache bianca e Clairette in percentuali pressoché eque. Da non dimenticare un Côtes du Rhône, il Fonsalette, vino prodotto nell’omonimo Château: un blend di 50% Grenache, 35% Cinsault e 15% Syrah.

Pignan 2008

Si presenta di colore rosso rubino chiaro, limpido. Il naso è intenso e piacevole, definito nelle sfumature di lampone, petali di rosa e pepe bianco. Per quanto un po’ esile di struttura, è un vino fine e setoso che mantiene in bocca le promesse del naso. Il finale è lungo con un retrogusto pepe bianco e kirsch (voto 92).

Fonsalette 2008

Dal colore rosso rubino chiaro, il vino ha un profumo di prugna, arancia sanguinella, bergamotto e liquirizia. In bocca è morbido ma sostenuto da un’acidità agrumata che lo rende accattivante. Di medio corpo, dai tannini fini forse un tantino polverosi. Il finale è lungo, con un retrogusto di cannella e liquirizia (voto 91).

Rayas 2008

Limpido e dal colore rosso rubino chiaro, è un vino che profuma di petali di rosa, lampone, amarena, spezie dolci accompagnate da una nota affumicata. Il sorso si rivela di medio corpo, polposo, rotondo e seducente. Il finale è persistente con un retrogusto di liquirizia, per un vino che pur nella difficilissima annata risulta di eccezionale finezza (voto 94).

Rayas 2007

Dal colore rosso rubino brillante ha un profumo intenso con note di lampone, fragoline di bosco, petali di rosa, spezie dolci e cannella. In bocca il vino è ricco, di pieno corpo, perfettamente equilibrato da un’acidità snella che lo rende fresco, teso e dotato di una finezza che comunque prevale sulla potenza. Il finale è lunghissimo su note affumicate e di cannella. Gran vino (voto 99).

Rayas 2006

Si presenta brillante nella tonalità rosso rubino scarico con lievi riflessi granati. Al naso, su uno sfondo di spezie dolci, permangono note fruttate di lampone e fragoline di bosco, insieme a petali di rosa, anice e una nota affumicata. Di medio corpo, in bocca il vino è succoso e ben bilanciato da una fresca acidità che rende il vino vibrante. Il finale è lunghissimo. Un vino che si fa ricordare per la sua finezza e che lascia nel retro-palato note di liquirizia e lavanda (voto 97).

Rayas 2001

Dal colore rosso rubino tendente al granato, ha un naso di rosa appassita, marasca, fragoline di bosco, foglie secche, goudron, liquirizia e spezie dolci. L’attacco è denso, ma ben sostenuto dall’acidità che dona una certa freschezza. La media bocca è seta pura: un vino di grande finezza e finale persistente sul retrogusto di liquirizia. Appena evoluto al naso, ma in bocca è strepitoso (voto 95).

 

 

 

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