Passione Gourmet La Peca, chef Nicola Portinari, Lonigo (VI) di Luca Canessa

La Peca

Ristorante
via Alberto Giovannelli 2, Lonigo (VI)
Chef Nicola Portinari
Recensito da Roberto Bentivegna

Valutazione

18/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • Uno dei grandi ristoranti italiani.
  • Il servizio di sala.

Difetti

  • Ricarichi importanti sulle grandi bottiglie.
Visitato il 11-2019

Elogio del grande ristorante italiano

“Bistrot, cucina del giorno, locale multifunzionale, no tovaglia, no menu alla carta, ingredienti poveri, tavoli vicini, no prenotazioni, sì cantina (15 etichette)…”

Si può sintetizzare così, in poche parole, la linea della ristorazione degli ultimi 15/20 anni? Ovviamente no, il nostro è solo un gioco, e la rivoluzione che ha portato a privilegiare la cucina a scapito di tutto quello che, a torto o ragione, è considerato “accessorio”, ha avuto i suoi indubbi meriti. Eppure, passare qualche ora a La Peca, aiuta a non scordare quali emozioni può regalare il grande ristorante. Inclusivi da sempre, noi di Passione Gourmet amiamo tanto la cucina senza fronzoli quanto le sale dei grandi ristoranti del mondo, convinti che nel mondo della gastronomia ci sia posto per tanti e c’è bisogno di tutti.

Per fortuna, i grandi ristoranti non sono scomparsi dalla faccia dalla terra, ci sono fulgidi esempi anche in terra italica di grandi Case che hanno segnato e continuano a segnare la storia della grande alta cucina e del ristorante di “lusso”. Ma c’è una caratteristica che rende La Peca diverso da tutti gli altri grandi ristoranti e che lo fa balzare di netto fra le migliori soste che possiate fare in Italia: il senso di familiarità, la valorizzazione della “casa” e la capacità di far sentire qualunque cliente come avvolto in una nuvola di comfort. Il lusso spogliato della altezzosità e portato al livello della vera eleganza. E tutto nella maniera più spontanea possibile.

La cura del dettaglio

Fuori stress, velocità, rumore; entrare qui dentro è come entrare in una realtà parallela dove abitano tutti gli ingredienti per passare una grande serata. Ovviamente, la cucina: centrata, gustosa, tecnica ma facilmente godibile. Maestosa in alcuni passaggi, come nei garganelli con astice, porcini e tartufo nero, indiscutibilmente fra i 5 migliori piatti di pasta mai mangiati.

Un servizio del vino fuori dall’ordinario: pur in una carta con ricarichi importanti sulle grandi bottiglie, la presenza di 2 fuoriclasse in sala continua a fare la differenza. Pierluigi Portinari, ovviamente, ma anche Matteo Bressan: un uomo di sala e cantina che non serve le etichette ma il vino, appunto. Lo capisci quando, a fine pasto, in abbinamento a una lepre memorabile non ti porta un Grand Cru di Borgogna ma un fantastico Tai Rosso prodotto a pochi km dal ristorante.  Le persone fanno la differenza, sempre.

Infine, un ristorante confortevole, con tutti dettagli al posto giusto: dai tavoli ampi, ben illuminati e distanziati fino alla sala per fumatori, dove ritrovare il godimento di un distillato o di un buon sigaro.

Il ristorante completo, dalla A alla Z, preciso in tutti i fondamentali. Per questo la Peca è uno dei migliori locali d’Italia.

Il grande ristorante è morto? No, è più vivo che mai.

La Galleria Fotografica:

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